Marco Mapelli e Thomas Schöffler vanno a podio, tornando primi nel GT3 Italiano

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L’Audi N°6, terza in una gara incerta, conduce di due punti sulle Ferrari. Dindo Capello ed Emanuele Zonzini recuperano terreno chiudendo in P7

Le Ferrari 458 Italia hanno condotto in testa ogni giro percorso ad Imola ma… in testa al campionato ora c’è di nuovo un’Audi R8 LMS ultra. Dapprima il poleman Alessandro Balzan e Nicola Benucci, poi Luigi Lucchini ed Alessandro Pier Guidi ed infine i vincitori Gigi Ferrara e Marco Magli hanno tutti assaporato il primo posto. La rossa della Scuderia Italia pareva uscirne vincitrice, dopo un discreto numero di colpi di scena, ma si è insabbiata al ventitreesimo giro alle Acque Minerali aprendo la strada a Magli ed a Benucci, in quel momento in lotta per il secondo posto con Thomas Schoeffler. Il tedesco aveva ricevuto l’Audi numero 6 dal compagno Marco Mapelli in sesta posizione. Il lombardo era partito in prima fila, tenendo a bada il leader del campionato e rivale diretto Raffaele Giammaria e Ferrara per dieci giri, quando guidando col coltello tra i denti è andato largo al Tamburello. Ha sì ceduto alle 458, ma contenendo il distacco dal leader Balzan. Schoeffler a sua volta ha stretto i denti chiudendo terzo in scia a Benucci una gara dove era vitale arrivare in fondo: tra i big del GT oggi hanno preso pochi punti o nessuno Barri e Bortolotti, Lucchini e Pier Guidi e Giammaria e Casè, ed il podio lancia Mapelli e Schoeffler al primo posto, due punti davanti a Bonucci e cinque davanti a Giammaria e Casé, arrivati decimi.

I loro compagni di squadra Capello e Zonzini invece hanno litigato tutto il giorno con problemi di basso voltaggio che non hanno certo reso loro più facile una giornata in cui sapevano in anticipo di partire comunque penalizzati al cambio-pilota da dieci secondi di handicap (dovuti al bel podio di Vallelunga). Facendo la tara di questi secondi, all’arrivo si sarebbero giocati il podio coi rivali che l’hanno poi effettivamente conquistato. Una considerazione che aumenta la loro voglia di riprovarci subito domenica mattina in gara due.

HANNO DETTO:
DINDO CAPELLO (pilota Audi R8 LMS ultra N.5): “Oggi sono stato fortunato quando è uscito Barri perché ho visto nello specchietto che stava uscendo e quindi ho fatto la curva seguente con molta attenzione. Ho fatto bene: se avessi fatto la traiettoria normale mi avrebbe preso in pieno. Ma già al primo giro alla Rivazza aveva cominciato ad accendersi la spia che indicava problemi di basso voltaggio, per cui ho fatto praticamente tutto il mio stint sempre in queste condizioni. A parte questo la macchina andava abbastanza bene, anche se l’assetto del mattino in qualifica forse mi piaceva ancora di più”.
EMANUELE ZONZINI (pilota Audi R8 LMS ultra N.5): “E’ stata molto dura. Sono contento perché quando sono rientrato in pista avevo 25″ dai primi e al traguardo ero solo a 12″ dal vincitore. Purtroppo il mio impegno non si è tradotto anche in un bel piazzamento ma più di così (e anche col problema alla batteria) non potevo fare. Ho perfino spento la ventola preferendo guidare con l’abitacolo che è diventato una sauna piuttosto che rischiare di fermarmi…”.
MARCO MAPELLI (pilota Audi R8 LMS ultra N.6): “La macchina mi piaceva molto già in qualifica, e anche in gara ne ero molto contento. Qui a Imola però pativamo molto in spunto di velocità rispetto agli avversari e, come ha visto chi ha seguito la corsa, per tenere dietro le Ferrari e difendere la terza posizione bisognava guidare mettendocela proprio tutta. Thomas a sua volta ha dato tutto quello che aveva ed ora siamo di nuovo primi, anche se di due punticini, decisi a stringere i denti per restare davanti fino a quando sarà necessario”.
THOMAS SCHÖFFLER (pilota Audi R8 LMS ultra N.6): “Non sono mai al 100% soddisfatto delle mie gare, ma oggi lo sono al 99%! Forse avevo anche la possibilità di attaccare la Ferrari 458 di Benucci e Balzan, ma quando gli ero ormai vicino, a metà del mio turno, abbiamo ripreso il gruppo di GT Cup in bagarre e nonostante abbia guidato con molta decisione ho perso qualche decimo. Ma siamo in lotta per il titolo: era meglio perdere qualche decimo che rischiare un incidente con un doppiato e buttare via tutto quanto”.