UN CALVARIO IL PIANCAVALLO DI MATTEO LUISE
Un fine settimana denso di problemi di natura tecnica per il pilota di Adria che vede il culmine della trasferta in un’innocua uscita di strada che lo costringe al ritiro.
Che si trattasse di un esordio finalizzato a svezzare una nuova vettura lo si era già messo nei piani della vigilia ma che l’ultimo appuntamento del Campionato Italiano Rally per auto storiche si rivelasse così ostico nessuno lo poteva immaginare.
Il Rally di Piancavallo si è tramutato per Matteo Luise in un vero e proprio calvario che lo ha portato ad un prematuro ritiro, causa uscita di strada sulla prima prova della Domenica, fortunatamente senza nessuna conseguenza.
Dopo aver ultimato la nuovissima Fiat Ritmo 130 gruppo A, iscritta in gara per i colori PR Group, a poche ore dalla partenza verso il Friuli le prime avvisaglie sorgevano già in sede di verifica tecnica con alcune incomprensioni, poi risolte, con i commissari tecnici.
Passate le verifiche tecniche Luise, affiancato nuovamente dal conterraneo Luca Trovò, decideva di provare il mezzo notando un problema alle pompe benzina che tendevano a sporcarsi eccessivamente.
Vista l’impossibilità di pulire a fondo il componente e dato il risicato margine di tempo a disposizione si decideva di prendere comunque il via ma, di li a poco, giungeva la prima doccia fredda.
“Dopo aver rilevato la natura del guasto abbiamo subito capito che non potevamo fare molto” – racconta Luise – “perchè avevamo pochissimo tempo a disposizione prima della partenza. Abbiamo così corso il rischio di prendere il via comunque e lo abbiamo pagato caro dato che, dopo tre o quattro chilometri di trasferimento, la Ritmo si è ammutolita e non c’è stato più nulla da fare. Adesso cerchiamo di sistemare le pompe per puntare a ripartire con il super rally almeno per poter macinare un po’ di chilometri e testare la vettura”.
Lavorando a testa bassa lo staff di Luise, capitanato da Massimo Marangoni, riusciva a sostituire entro i termini di regolamento la pompa benzina consentendo al polesano di condurre la Ritmo in parco chiuso e garantendosi quindi la possibilità di affrontare la seconda giornata di gara che prevedeva due passaggi su Campone e sul mitico Monte Rest.
La seconda doccia gelata arrivava a circa sei chilometri da inizio prova con il driver di Adria che, causa una taratura dell’autobloccante errata, si vece costretto a parcheggiare la propria vettura a bordo strada senza nessuna possibilità di ripartire.
“Che dovessimo patire alcuni problemi di gioventù lo immaginavamo” – sottolinea Luise – “ma non ci aspettavamo un weekend così nero. Sabato è stata una giornataccia che per fortuna siamo riusciti ad arginare. Domenica invece, a pochi chilometri dallo start, siamo purtroppo usciti di strada, senza fare un graffio alla vettura, per una regolazione troppo rigida all’autobloccante che rendeva davvero dura la guida. Peccato perchè ci sarebbe piaciuto avere almeno un riscontro cronometrico con i nostri avversari per capire il nostro passo. Valuteremo ora se organizzare un’altra trasferta prima di fine anno per continuare la messa a punto”