Formula Promotion – Spadini e Battaglia vincono, Pizzola e Sibani festeggiano il titolo.

Atto finale…una sfida infinita! Spadini e Battaglia vincono, Pizzola e Sibani festeggiano il titolo.

Avete mai visto un film dove il colpo di scena finale viene dopo i titoli di coda? Siete già pronti per alzarvi dalla poltrona e venite richiamati dai protagonisti che vi impongono di sedervi per assistere alla scena madre conclusiva. Più o meno è quello che è accaduto nella  prova finale di un campionato incerto, combattuto ed appassionante in pista e… fuori.

Il circuito cremonese ritrova auto e piloti dopo la trasferta serba  che aveva dato i responsi definitivi delle varie classifiche con Mauro  Pizzola, che vince il trofeo italiano ed europeo, e Sebastiano Sibani che si aggiudica, dopo numerosi piazzamenti, il Trofeo Flavio Di Bari.
La gara conclusiva è libera quindi da condizionamenti di classifica e
per questo i piloti sono impegnati a portare a casa il miglior risultato possibile.
La prima notizia positiva riguarda le condizioni meteo, non ha caso si chiama “estate di san Martino”, pista e paddock in condizioni ottimali, sembra un altro pianeta rispetto a quanto è successo sino a qualche ora prima.
Già dalle prime prove è evidente che assisteremo alla continuazione della sfida tra Andrea Giannetta, Mauro Pizzola e Marco Spadini che aveva caratterizzato la prova di settembre sempre su questo circuito.
Giannetta con la sua Maki e Pizzola con la Predator’s si dividono  infatti la prima fila per soli 25/100. Più staccato Spadini affiancato
da Moriggia particolarmente carico per l’imminente arrivo del meritato riposo invernale, ovviamente per quanto riguarda l’attività
agonistica. Seguono Corradi, Sibani che ha il fiato sul collo di
Enrico Battaglia, a 11/100, suo più temibile avversario per la
vittoria di giornata del TDB. E’ poi la volta di Gaetano Oliva al suo
debutto in gara.
Seguono Enrico Rendesi, Silvio Bossi con la Tatuus F.Ford, Alessandro Candio, Oksu Hakan, pilota francese che porta in gara una Predator’s PC008, utilizzata in Francia nelle prove di Formule A e come monoposto nei corsi di guida sportiva nel Circuit de l’Ouest Parisienne.
Chiudono Lorenzo Semprini e Matteo Spinella, svizzero e quindi secondo straniero in gara.
La partenza è regolare, non si schiera Corradi e quindi le tredici
vetture in gara si lanciano al semaforo rosso per gli ultimi chilometri della stagione. Si gira quasi subito Alessandro Candio che però si riprende immediatamente e non perde tanto terreno nei confronti degli avversari più diretti. In testa si forma un quartetto ma piano piano Moriggia non tiene il ritmo e Giannetta, Pizzola e Spadini si alternano al comando scambiandosi le posizioni anche nel corso della stesso giro. La maggiore velocità della Maki vanifica le staccatone dei due Predatori che nelle parti miste riescono a stare
davanti. Dietro si battaglia per “l’onore” ma non per questo le sfide sono meno interessanti . Gaetano Oliva paga lo scotto del debutto con un testa-coda che però non porta conseguenze se non qualche posizione.
Siamo oltre metà gara e Sibani mantiene un vantaggio rassicurante su Battaglia mentre Bossi sfrutta la maggiore esperienza sui giovani
rampanti e guadagna qualche posizione. Glia altri viaggiano di
conserva mentre i tre davanti continuano a divertire il pubblico
presente con sorpassi e contro sorpassi. Ci pensa Oliva a vivacizzare
l’ambiente con un testa coda che questa volta gli riesce meglio del
precedente e si insabbia costringendo la direzione gara all’entrata
della safety car. Qualche giro e poi rientra, nel frattempo il gruppo
si compatta e nell’inevitabile confusione che spesso accompagna queste fasi, si verificano dei sorpassi che saranno regolarmente sanzionati.
Tutto in buona fede, i piloti stessi non si lamenteranno più di tanto
ammettendo la distrazione e classifica ridisegnata a tavolino, troppo
tardi infatti per un drive through. A farne le spese maggiori sono
Giannetta e Pizzola che perdono due posizioni a vantaggio dei senatori Spadini e Moriggia, primo e secondo nell’ordine. Quinto posto a Silvio Bossi, Tatuus Ford, sesto e primo del TDB è Enrico Battaglia, Team Borrelli, e poi Sibani che si deve accontentare anche per un calo di motore che non gli permette di difendere la posizione costruita nel corso della gara. Candio, Rendesi e Semprini precedono di un nonnulla il francese Hakan, terzo nel TDB, e Matteo Spinella. Chiude la sfilata Gaetano Oliva che ovviamente non riesce a recuperare i quattro giri persi nell’episodio citato.
La premiazione conclude la stagione e poi sono solo strette di mano e pacche sulle spalle, ognuno ha il suo motivo per festeggiare, il resto
è come la neve e cade senza fare rumore…arrivederci al 2015, che
sembra lontano ma è subito qui, dietro l’angolo.

GARA SAN MARTINO

1)Marco Spadini Predator’s PC010 13g 22.08.290
2)Nino Moriggia Predator’s PC010 a 1.921
3)Andrea Giannetta Maki FH214 a 4.214

TROFEO ITALIANO

1) Mauro Pizzola Predator’s PC010 p. 119
2) Marco Spadini Predator’s PC010 p. 100
3) Nino Moriggia Predator’s PC010 p. 70

COPPA EUROPA

1) Mauro Pizzola Predator’s PC010 p. 120
2) Nino Moriggia Predator’s PC010 p. 63
3) “Pires” Predator’s PC010 p. 58

TROFEO DI BARI

1) Sebastiano Sibani Predator’s PC008 p. 155
2) Enrico Battaglia Predator’s PC008 p. 50
3) Mario Piunti Predator’s PC008 p. 33