Cross-Country. Raid Il Ciocco. Luchini-Bosco (Suzuki) in testa a metà gara

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Kilometro “Zero”. Il ristorante bar al centro di Sport Village, epicentro non casuale delle attività di drivEvent, la società di Rudy Briani che ha acceso la miccia della spettacolare Trilogia dell’OffRoad che va in scena al Ciocco. Tre eventi concentrici, due prove finali di Campionato Italiano e una Regolarità “fuori”, che riuniscono auto e moto in una singolare, e non meno eccezionale, manifestazione di fuoristrada. È l’ultima prova dell’Italiano Cross Country Rally delle Auto, e l’ultima del Campionato Italiano Baja delle Moto. Il tracciato è lo stesso, un “anello” di oltre sessanta KM da percorrere tre volte, che i tracciatori di drivEvent hanno ricavato tra le asperità naturali di un’area eccezionalmente adatta alla pratica di questo sport, e semplicemente straordinaria dal punto di vista ambientale e scenografico. Un luogo ideale che è anche la chiave di successo dei due tornei ancora aperti, e avvincenti come non succedeva da anni.

L’Italiano Cross Country è alla settima prova stagionale e si apre sul confronto, tradotto in un duello, tra gli equipaggi delle due Gran Vitara che guidano la provvisoria, e su cui peraltro pesa il risultato sub judice della prova siciliana della Baja Terre del Sole. Alberto Spinetti e Lara Giusti contro Andrea Dalmazzini e Daniele Fiorini, separati da un solo punto, si giocano dunque la corona di un Campionato che conferma una marcata caratterizzazione monomarca Suzuki.

Ovvio che, a metà dell’evento, la situazione è ancora aperta, non ostante i piccoli colpi di scena, come un rifornimento sbagliato, che hanno rischiato di rimescolare pesantemente le carte.

La prima metà della gara assume una fisionomia “bugiarda” al termine delle due “passate” alla Tennis, poco più di venti chilometri di difficile “apnea” nel profondo fuoristrada del Ciocco. Dalmazzini le vince entrambe, Spinetti non riesce ad entrare in gara. Ma la situazione si rovescia. Spinetti ottiene un utile terzo posto nell’ultima frazione cronometrata vinta da Bordonaro e Dalmazzini, vistosamente in ritardo, è solo sesto al termine della terza PS. Non basta. Oltre a cedere la leadership provvisoria della corsa al regolarissimo Luchini, Dalmazzini è anche penalizzato di quattro minuti per il colpo di scena di cui sopra, e il sabato del Ciocco finisce per riflettere fedelmente la situazione di Campionato. Dalmazzini scende al terzo posto e Spinetti, salito al secondo posto, è ancora davanti.

Scandola, Graziano, zio dell’Umberto Campione uscente del Campionato Italiano Rally, vince la prima PS della Baja Il Ciocco FMI, ma è costretto a ritirare il suo Quad nel corso della seconda Prova. In cattedra sale dunque Simone Toro, con un quad Yamaha, che vince le restanti frazioni delle moto e s’installa saldamente al comando della Baja del Ciocco, davanti a Aldo Lami e Ivan Argnani. Tutti quad, alla Baja de il Ciocco. Anzi, c’è anche un motociclista, Manuel Lucchese, che è già Campione Italiano di classe.

Siamo a metà strada. Il tempo tiene. Poca pioggia e umidità diffusa, freddo incombente. Sono, né più né meno, le “caratteristiche” meteo dei contrafforti appennini del Ciocco in questa stagione. Non c’è da meravigliarsi che l’impegno sia intenso, appena mitigato dal “calore” e dall’adrenalina delle posta in gioco. Resta ancora metà della corsa da disputare, domenica pomeriggio i verdetti.