Campionato Italiano Prototipi – SIMONE IAQUINTA, TUTTO OK I TEST DI MONZA.

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Intensa giornata di test ieri per il giovane ex-formulista calabrese in vista del debutto nel Campionato Italiano Sport Prototipi al volante della Norma. La pista del Gran Premio d’Italia di Formula 1 ospiterà il primo appuntamento stagionale.
Sarà la stagione di debutto, ma non vuole alibi da rookie.

Simone Iaquinta guarda al Campionato Italiano Sport Prototipi per essere subito protagonista e dopo essersi preparato al meglio.

Ieri una nuova giornata di test a Monza, dove la sua Norma, prima di raggiungere la Parabolica, ha toccato i 263 km/h di velocità massima.

“Sì sono proprio soddisfatto delle prove, abbiamo compiuto 59 giri utilissimi in vista della prima gara del 19 aprile – ha commentato il 24enne pilota di Castrovillari (CS) – Certo la velocità di punta è un indicatore significativo, ma nel complesso abbiamo ottenuto ottimi riscontri su tutti i fronti. Peraltro ieri c’era un vento fortissimo che ci penalizzava nel rettilineo di partenza (248,2 km/h la velocità di punta, n.d.r.), ma ci lanciava nel rettilineo precedente verso la parabolica. Poi i 263 li ho ottenuti in scia. Quello che conta però sono i tempi sul giro. Non ho avuto difficoltà a portarmi sul 1’49.4 che è un ottimo tempo. Naturalmente non posso paragonarlo alla pole dello scorso anno di Visconti in 1’48” netti perché i 600 giri in meno si sentono”.

Se il limitatore a 8.200 quest’anno vi rallenta, l’estrattore è un vantaggio importante che a quanto pare non bilancia dal punto di vista prestazionale?

“Credo sia presto per dirlo. Abbiamo solo questo raffronto di Monza, ma la pista ieri non era in condizioni ideali. Il tempo peraltro l’ho segnato con gomme usate. A rendermi ottimista è il rapporto con le GT che hanno girato con me, come la Ferrari 458 della AF Corse. Il tempo loro l’hanno fatto con gomme nuove in 1’49 netti. Ovvero a 4 decimi. Direi un distacco molto più stretto del secondo netto che divideva lo scorso anno la pole di Visconti da quella di Bortolotti con la Lamborghini GT3. Comunque girare con 600 giri in meno vuol dire tanto. Si è dovuta impostare una nuova mappatura, adottare rapporti diversi al cambio. L’estrattore invece permette una grande vantaggio. È la prima volta che lo montavo e la differenza in meglio si sente. Al momento non penso invece di installare il cambio al volante. Mi trovo molto bene con il sequenziale Sadev che è già installato, ha una bella leva alta come nelle GT”.

Quali saranno le prossime sessioni di test?

“Il lavoro non manca. Credo di tornare presto a Franciacorta e a Cremona. Ho avversari tutti molto forti, esperti e preparati ed io non voglio sfigurare”.