FRANCO SCHEPIS ESALTA LA SGB RALLYE AL TORRI SARACENE

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Una gara molto selettiva quella andata in scena Sabato 28 e Domenica 29 Marzo in occasione della seconda edizione del Rally Torri Saracene, che ha visto tra i loro protagonisti, nel bene e nel male anche gli alfieri della Scuderia S.G.B. Rallye.

La Scuderia di San Piero Patti era presente alla gara organizzata dalla CST di Luca Costantino con ben 15 equipaggi, di questi solamente 9 hanno visto il traguardo finale…

Il miglior tra i portacolori della SGB è stato l’esperto Franco Schepis che in coppia con Tonino Scaffidi ha messo in scena una gara da antologia con una prestazione sopra le righe. Infatti il pilota di Raccuia nonostante dieci secondi di penalità ha concluso la sua gara dominando la classe N2 e chiudendo con uno straordinario settimo posto assoluto, facendo anche segnare il quarto tempo assoluto sul primo passaggio della prova di San Piero Patti. Schepis ha saputo sfruttare al meglio la sua Peugeot 106 rally appena aggiornata e rinnovata dalla Scafidi Motor Sport diretta da Pippo Scafidi e Marco Tricoli piazzandosi davanti a vetture ben più performanti della sua come Super1600, gruppo A e Subaru.

“E’ stata una grande gara – questo il commento a caldo di Franco Schepis – siamo partiti nettamente in salita con 10” di penalità, l’interfono guasto e la rottura dell’idroguida. La domenica però siamo andati molto bene, ho attaccato dal primo metro e sulla prova di San Piero specialmente abbiamo costruito il nostro capolavoro. Organizzazione della gara molto efficiente, belle prove molto selettive. Abbiamo combattuto fino all’ultima prova ed alla fine siamo stati premiati, malgrado una toccata nella chicane dell’ultima prova di San Piero. Straordinario il 4° tempo assoluto sempre sulla San Piero al mattino. Un plauso al mio navigatore, è solamente la terza gara insieme ma insieme abbiamo costruito questo splendido risultato. Infine tengo a ringraziare la Scafidi motor per l’ottimo mezzo messomi a disposizione. Non vediamo l’ora di affrontare altre gare sempre valevoli per la Coppa Italia 2015”.

Buona prestazione, sempre in N2, per l’agrigentino Calogero Gero Quaranta che in coppia con Antoni Cibella ha dimostrato di saper andare forte anche lontano dalle strade di casa e ha portato la sua Peugeot 106 rally, gestita dal Team BlueOrange al terzo posto di classe e quindicesimo assoluto e terzo di under 23.

Vittoria sudata ma meritata per Salvatore Calabrò che in coppia con Antonio Cappadona hanno portato la Peugeot 205 rally sul gradino più alto del podio della classe A5, dove al secondo posto si è piazzato il campione siciliano in carica Nicol Ridolfo che in coppia con Antonio Tumeo ha anche vinto ben cinque prove a bordo della Peugeot 106 rally gestita e preparata dall’Autotecnica Racing di Leo Salpietro, conclude invece al quarto posto di classe il giovane Giammarco Foti che in coppia con l’esordiente Alessandro Tascone ha condotto una gara regolare con la sua Peugeot 205 rally.
Vittoria in classe RS4 per il messinese Alessandro Zullo navigato da Karim Atigue su Renault Clio Rs.

Quinto posto in classe A6 per Massimiliano Merendino e Simone La Monica a bordo di una Peugeot 106 rally, settimo posto in un’affollata classe N2 per i giovanissimi Andrea Borrello e Andrea Adamo a bordo di una Peugeot 106 rally.
Sfortunatissimo il preparatore e pilota di sinagra Matteo Salpietro che in coppia con Michele Marturano sono stati costretti ad alzare bandiera bianca sulla seconda prova speciale per un problema di elettronica sulla loro Renault Clio Williams di classe N3.
Ancora più sfortunati i favaresi Giuseppe Fallea e Angelo Costanza costretti al ritiro a causa di un incidente mentre stavano conducendo al primo posto la classe A6, lievi danni ma tali da mettere fuori uso la loro Peugeot 106 Rally.

Amaro ritorno alle corse per Luca Nardo in coppia con l’esperto Alessio Pizzo che deve abbandonare la gara per un problema di frizione alla Peugeot 106 Rally. Ritiro per problemi meccanici anche per Giovanni Scolaro e Davide Notaro traditi dalla loro Peugeot 106 rally e per il giovane Giuseppe Oieni coadiuvato da Vincenzo Pino traditi anche loro dalla Peugeot 106 rally.