62° Rallye Sanremo – la sfida in prova speciale Coinvolge tutti.

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Sono settanta i concorrenti iscritti al 62° Rallye Sanremo che prenderà al via venerdì prossimo alle ore 12. Tutti con un obiettivo in mente. Oltre alla lotta per il successo assoluto, si avranno sfide accese per il Campionato Italiano Rally categoria Produzione, per il Campionato Italiano Rally categoria Junior, e per il Trofeo Clio R3T, Trofeo Twingo e Suzuki Rally Trophy. Questi i protagonisti.

Il 62° Rallye Sanremo vive le sue ultime ore di attesa. Da ieri, martedì 7 aprile sono iniziate le ricognizioni del percorso; oggi, mercoledì 8 aprile, sono iniziate le verifiche tecniche e domani, giovedì 9, proseguiranno le verifiche ed i concorrenti della gara valevole per il CIR e del Sanremo Leggenda avranno modo di testare le loro vetture dalle 12,30 alle 17,00 in località San Romolo La bandiera tricolore scenderà davanti al primo concorrente del 62° Rallye Sanremo, Alessandro Perico, alle ore 12,00 di venerdì 10 aprile in Piazza Adolfo Rava. L’arrivo del primo concorrente è previsto per le ore 18,30 di sabato 11 aprile. E da quel momento inizieranno i festeggiamenti e le premiazioni dei vincitori del 62° Rallye Sanremo

Fabrizio Jr. Andolfi, #16, Leader Trofeo Clio R3T e del Campionato Italiano Rally categoria Produzione : “Sarò il primo fra i concorrenti del Clio R3T sulle prove speciali del Sanremo, ma ciò non è né un vantaggio, né uno svantaggio e non mi dà particolari emozioni. Ciò che è realmente importante è che siamo solo cinque i concorrenti del Trofeo, ma il livello è elevatissimo. Dello sloveno Aleks Hamark non conosco le potenzialità, ma gli altri li conosco molto bene. Ivan Ferrarotti è un pilota velocissimo e di grande esperienza. Giacomo Scattolon ha dimostrato le sue qualità lo scorso anno avendo ragione di Stefano Albertini. E come se non bastasse, ciliegina sulla torta, c’è anche Luca Rossetti, che ha in carniere tre titoli europei ed uno italiano rally. Il numero non sarà elevato, ma la qualità è altissima”. Il giovane pilota savonese è il primo della serie Clio R3T ed è stato anche il primo in Italia ad usare la Clio R3T, la nuova vettura della Regie lo scorso anno al Rally Due Valli. “Dopo la gara di Verona dell’ottobre scorso, ho guidato vetture diverse, fra le quali una Peugeot S2000 dopo di allora. Al Ciocco ho dovuto abituarmi alla Clio R3T ed ho faticato a trovare il giusto feeling: rispetto alla precedente Clio, essendo spinta da un turbocompressore ha una erogazione del motore diversa ed un assetto che deve essere interpretato. Poi preso il ritmo giusto tutto è andato alla perfezione, ed ora sono pronto alla battaglia”. Alla quarta esperienza al Sanremo Fabrizio Jr Andolfi ha finora sempre visto il traguardo. “Ho in palmares un primo e secondo posto con le Twingo Trofeo lottando contro gente come Michele Tassone e Andrea Crugnola. Il Sanremo mi piace, anche se le prove speciali sono difficili ed impegnative. La Ronde è bellissima ed interessante, anche se l’impegno è notevole, anche a livello fisico. Bisognerà tenere il passo dall’inizio alla fine, gestire la vettura, sopratutto per quanto riguarda i freni, ed infine c’è l’incognita meteo. Passando da una vallata all’altra è possibile, come capitò lo scorso anno, trovare asciutto su un tratto di strada e la pioggia nella vallata successiva, e le gomme sono sempre le stesse. Bisognerà avere fiuto anche per la scelta delle gomme”. L’incognita della Ronde riguarda anche il fatto di correre in notturna. Ed il savonese chiude la questione con una simpatica battuta. “Abbiamo delle stupende fanaliere che fanno luce a giorno davanti alle vetture. Perché non usarle?”

Giuseppe Testa, #29, leader campionato Junior. L’uomo nuovo del rallismo italiano è uscito fuori prepotentemente dal nulla al Supercorso Federale CSAI dello scorso anno ed ha subito dimostrato che i “professori” del corso hanno avuto il fiuto fine nello scegliere il 21enne pilota nato il giorno di San Valentino. “È due anni che partecipo alle gare del Campionato Italiano Rally con vetture che finora non mi avevano mai dato la possibilità di mettermi in mostra” ma appena salito al volante di una Peugeot 208 R2B al Ciocco del mese scorso ha subito dimostrato il suo valore risultando il migliore fra i giovani conquistadores del Campionato Junior. “È stata una vittoria giunta inaspettata, perché non siamo riusciti ad effettuare nessun test prima della gara e solo allo shake down abbiamo potuto prendere in mano la vettura. Abbiamo apportato qualche miglioria e tutto è andato bene ed anche l’afflosciamento di uno pneumatico quasi a fine Molazzana non ci ha danneggiato. È stato un buon risultato che ci ha rallegrato molto”. Forte di questo successo il molisano si appresta ad affrontare il Sanremo che per lui è praticamente un mistero “Ho partecipato al Sanremo due anni fa ed ho rotto un semiasse nelle prove pomeridiane della prima tappa. Quando è stato ora di partire per la Ronde in notturna si è spezzato un altro semiasse; a quel punto ho girato la vettura e sono tornato in assistenza ritirandomi” commenta Testa allargando le braccia in segno di resa. “Da quello che so è una gara che richiede una costanza di prestazioni dall’inizio alla fine, dove bisogna guidare puliti seguendo le traiettorie ottimali su tutto il percorso. La Ronde sarà una vera sfida nella sfida, e sono curioso di vedere cosa combinerò. In carriera non ho mai superato i 30 chilometri di prova speciale e voglio vedere come me la cavo. Anche di notte ho poca esperienza, se escludiamo qualche prova spettacolo ed una speciale su terra all’Adriatico. Insomma, per me è tutto nuovo, ma tutto ciò rende il Sanremo ancora più elettrizzante”

Giorgio Bernardi, #40, leader trofeo Twingo R2B: “Arrivo a Sanremo rafforzato, sopratutto a livello morale, dal successo del Ciocco. Prima della gara toscana non sapevo dove mi sarei collocato fra i trofeisti, sopratutto perché dovevo confrontarmi con Luca Panzani e Gianandrea Pisani, molto più esperti di me e che giocavano in casa” commenta il non ancora 22enne pilota di Martiniana Po (CN). “Ora sono più tranquillo, grazie alla Gima Autosport, ho più feeling con la Twingo e spero di aver trovato durante i test l’assetto ottimale. Le prove del Sanremo non mi sono molto congeniali. Preferisco le strade tortuose, sporche e viscide, mentre al Sanremo le traiettorie sono molto precise e determinate. Ma mi piace molto la Ronde. Lo scorso anno, alla mia prima esperienza in questa gara, la Ronde notturna fu la prova in cui pagai meno il divario con i miei avversari. È una prova fantastica dove trovi di tutto e devi saper gestito te stesso, la macchina ed i pneumatici. E correre di notte è fantastico”.

Claudio Gubertini, #101, leader del Suzuki Rally Trophy. Il modenese quasi desapericido del mondo dei rally (per un paio di anni ha limitato le sue uscite ad un paio di apparizioni) è tornato a sfidare la concorrenza in un trofeo al rally Il Ciocco, ed ha subito imposto la sua legge. “In questo trofeo c’è gente che va forte ed io al Ciocco sono stato anche fortunato” commenta Gubertini con una modestia grande quanto la sua classe. “Ad un certo punto della gara ha iniziato a piovere ed io sono un pilota che nelle condizioni difficili si trova bene, benissimo. In quelle condizioni sono stato avvantaggiato” commenta il driver di Serramazzoni, quasi che correre nel diluvio fosse la sua seconda natura. “Forse è proprio per questo che il Rallye Sanremo è una gara che mi è poco congeniale. Per mia natura sono irruento ed ho una guida aggressiva e sporca, mentre le strade nell’entroterra del Ponente richiedono una guida pulita, seguendo traiettorie chirurgiche. Ma vederemo come andrà a finire. Non mi do certo per vinto prima di combattere, e qui sta il divertimento”. Nonostante una militanza quasi ventennale nel mondo delle prove speciali Gubertini ha una scarsa conoscenza del Sanremo: “Nel 2006, quando il Sanremo era valevole per l’IRC, mi ritirai alla prima prova speciale. L’ho rifatto nel 2012 e nel 2013, ma ho sempre disputato il Leggenda e mai la gara valevole per il CIR. Perciò non ho mai disputato la Ronde e non ho mai fatto una prova lunga più di 22-23 chilometri. Da quello che ho visto finora, la Ronde è una prova tremenda che mette in crisi i freni fin dal primo tratto anche se è in salita, ma li impegna parecchio. Figuriamoci cosa capiterà nella successiva discesa. Bisognerà essere parecchio tattici per fare risultato. E nonostante la mia naturale irruenza ci proveremo”