Andreucci- Andreussi al via della ronde notturna davanti a tutti.

Alessandro Perico, Mauro Turati (Peugeot 208 R5 #1)

Dopo la sosta per il rifornimento alle vetture che hanno concluso le prime due speciali, il 62esimo Rallye Sanremo è ripartito per le tre prove del pomeriggio che precedono la ronde notturna, gli oltre 45 chilometri da correre alla luce dei fari. Sono Umberto Scandola e Guido D’Amore, su Skoda Fabia, a vincere la terza speciale, la ripetizione della San Romolo, davanti a Giandomenico Basso su Ford Fiesta Ldi e Paolo Andreucci su Peugeot 208. Il pilota toscano, pur staccato di 2 secondi, mantiene la testa della classifica, precedendo di 3”2 Basso e di 7”9 Scandola. Alessandro Perico, quarto dopo la San Romolo, nella quarta speciale, i 7420 metri della Semoigo, è costretto al ritiro per rottura dell’idroguida della sua Peugeot 208. La prova vede il ritorno alla vittoria di Paolo Andreucci che sigla il tempo di 5’13”2, 9 decimi più veloce di Umberto Scandola. Giandomenico Basso è terzo, a 3”7 dal vincitore, e precede sul traguardo parziale Stefano Albertini passato al quarto posto in classifica dopo il ritiro di Alessandro Perico. Paolo Andreucci si ripete anche nel secondo passaggio sulla Bignone e porta a 11”4 il suo vantaggio su Giandomenico Basso, “solo” terzo dopo i quasi 11 chilometri della quinta speciale. Umberto Scandola è secondo, a 2”9 da Andreucci ed entra in assistenza con un distacco da Basso di soli tre decimi. Nei trofei, Guberti-Iaulongo sono al comando tra le Suzuki, Rossetti-Chiarcossi tra le Renault Clio e Panzani-Baldacci tra le Renault Twingo.
Concludono le prime cinque prove del Rallye Sanremo 60 dei 67 equipaggi al via.

Entrato nel vivo anche il 30° Sanremo Rally Storico, uno dei grandi appuntamenti del rallismo d’antan con le vetture che hanno fatto la storia delle prove speciali. Dopo le prime tre prove, le stesse su cui sono precedentemente passati i concorrenti del “moderno”, Lucio Da Zanche e Giuseppe Mancuso su Porsche 911 guidano la classifica provvisoria davanti allo svizzero Marc Balliccioni navigato dalla francese Jossee Marie Cardi su Renault R5 Turbo staccati di 25”7; gradino più basso del provvisorio podio, ad un solo decimo dai secondi, per gli svedesi Mats Myrsell e Esko Junttila su Porsche 911.

ASSOLUTA DOPO PS5: 1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208) in 36’52.9; 2. Basso-Granai (Ford Fiesta Ldi) a 11.4; 3. Scandola-D’Amore (Skoda Fabia) a 11.7; 4. Albertini-Fappani (Peugeot 208) a 33.9; 5. Chardonnet-Vilmot (Ford Fiesta) a 57.3; 6. ‘#NC3’-Farnocchia (Ford Fiesta) a 1’30.0; 7. Baccega-Ottaviani (Ford Fiesta) a 2’32.6; 8. Rossetti-Chiarcossi (Renault Clio) a 3’04.9; 9. Tassone-Michi (Peugeot 208) a 3’09.8; 10. Noberasco-Ferrara (Ford Fiesta) a 3’13.4