Francesco Dracone guarda con ottimismo a Long Beach ed Alabama

Francesco Dracone ha completato metà del suo programma previsto per questo inizio di stagione 2015 nella IndyCar. Due ritiri non esprimono però a pieno l’impegno e la dedizione che il pilota piemontese ha messo in quest’annata di corse che ha visto il suo ritorno in America dopo la parentesi del 2010. Nonostante il nuovo aerokit nei primi test svolti da Francesco a Barber non fosse ancora disponibile, nel primo week-end di gara a St. Petersburg il portacolori Dale Coyne Racing ha dimostrato notevoli passi in avanti nel corso del suo debutto stagionale alla guida della Dallara-Honda salvo ritirarsi nel corso del settantunesimo passaggio per un problema meccanico. Per il secondo appuntamento della stagione a Nola, in Louisiana, Francesco ha dovuto fare i conti con delle condizioni atmosferiche particolarmente avverse, che hanno portato addirittura alla cancellazione delle qualifiche ed alla modifica dell’orario di partenza previsto originariamente. In gara, con la pista in condizioni proibitive, molti piloti sono stati protagonisti di errori e contatti, con Dracone prima tamponato in ripartenza da Castroneves e poi costretto al ritiro per un incidente avvenuto in corsia box. I prossimi appuntamenti saranno a Long Beach, in data 19 aprile, ed il 26 aprile in Alabama.

Francesco Dracone
“Penso che questo mio inizio di stagione in IndyCar sia stata una buona esperienza per me. Sono arrivato negli States con grande umiltà e sto imparando di gara in gara come usare la macchina e come guidare su circuiti che certo sono molto diversi da quelli su cui ho corso sino ad ora. In Louisiana sono stato colpito in fase di ripartenza, condizione che può capitare, mentre sono stato colto totalmente di sorpresa dall’assenza di aderenza che ho trovato al mio rientro in pit-lane. La mia piazzola era totalmente ricoperta d’acqua, e con le gomme slick non ho avuto più modo di controllare la macchina. Ho visto il mio meccanico davanti a me e non sapevo come evitarlo. Ci siamo tutti presi un grande spavento, ma per fortuna Todd (Philips) sta bene e questa è la cosa più importante. Nonostante io sia in America, ho avuto di ritorno informazioni dall’Italia su commenti e affermazioni a mio riguardo non certo degne della professionalità di personaggi che paventano decenni di esperienza in questo sport. Da parte mia resto solo sorpreso di come ci si possa arrogare il diritto di colpevolizzare qualcuno sulle intenzioni, ma purtroppo è parte di quegli atteggiamenti tipicamente italiani che spesso ci vengono rimproverati all’estero”.