UN LIBURNA IN CRESCENDO PER ALOISI

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Nella settima edizione del Liburna Ronde Terra il portacolori di Mach 3 Sport, affiancato da Michele Barison, chiude nella top ten di classe al secondo approccio con gli sterrati.

Continua il bel momento del camaleontico Giovanni Aloisi che, dopo aver vissuto per lungo tempo nelle cronoscalate per poi essere passato ai rally con la piccola Peugeot 106 gruppo A e dopo aver assaggiato il sapore delle storiche, al recente Città di Adria seppur con poca fortuna, ora ci ha preso gusto anche con l’università dei rally ovvero i fondi sterrati.

Sulle strade bianche della settima edizione della Liburna Ronde Terra, che anche quest’anno si articolava sui quattro passaggi della splendida prova speciale di Ulignano, Aloisi ha messo in campo un costante progresso di crescita che gli ha permesso di portare al traguardo la Mitsubishi Lancer Evo VIII di gruppo N, curata da Mach 3 Sport, all’ottavo posto di classe e di gruppo.

Niente male per un pilota che ha affrontato la guida su fondi a scarsa aderenza per la seconda volta, dopo la Ronde Terre del Friuli di inizio stagione, in un contesto altamente competitivo come quello del Raceday.

Affiancato dall’esperienza del polesano Michele Barison alle note il portacolori della scuderia patavina ha riscattato ampiamente le noie patite all’esordio in Friuli mettendo sul campo una prestazione solida e concreta che gli ha permesso di migliorare costantemente i propri parziali.

Dopo aver patito qualche problema di assetto ad inizio giornata Aloisi, assieme allo staff di Mach 3 Sport, è riuscito a cucirsi addosso la trazione integrale di casa Mitsubishi nel modo migliore riuscendo a migliorare di ben 40” dal primo all’ultimo passaggio sui poco più di tredici chilometri che caratterizzavano una prova dura ed impegnativa come quella di Ulignano che fece la fortuna del Sanremo mondiale negli anni d’oro.

“Siamo decisamente soddisfatti per i progressi che Giovanni continua ad ottenere” – racconta Bonfadini (Presidente Mach 3 Sport) – “e parte fondamentale di tale miglioramento è sicuramente il bagaglio di esperienza che Michele Barison porta in abitacolo. Dopo la sfortunata parentesi con la Sierra al Rally Storico Città di Adria ci siamo tuffati nuovamente in un ambiente profondamente diverso ma i risultati non si sono fatti attendere. Nota positiva arriva sicuramente anche dalla nostra Lancer che dal lato tecnico non ha dato il benchè minimo cedimento confermando la bontà del lavoro che abbiamo svolto tra il Friuli e qui. Il risultato ci gratifica del lavoro che stiamo portando avanti assieme a Giovanni ma non c’è tempo per cullarsi sugli allori perchè il prossimo appuntamento ci vedrà tornare sull’asfalto con una rinnovata Peugeot 106 gruppo A”.