Dichiarazione dell’avvocato Antonio Marasco Presidente di AciSport
In relazione a quanto affermato sul comunicato odierno diramato dalla Regione Sardegna si debbono fare alcune considerazioni. La prima che la prova italiana di campionato del mondo rally è stata assegnata dall’Automobile Club d’Italia alla Sicilia.La seconda è che, come per altro affermato dallo stesso comunicato, sarà la FIA a ratificare il tutto nel prossimo Consiglio Mondiale del 7 dicembre dove, mi ripeto, l’ACI sosterrà il progetto siciliano.
La terza è che pare almeno singolare che dopo anni di ritardi e di non risposte, nell’attuale contesto politico ed economico nazionale, improvvisamente la Regione Sardegna, trovi i milioni di € necessari a coprire sia quanto promesso, deliberato (e quindi dovuto) per il passato che per sostenere una ipotetica edizione 2012 creando una confusione ed un disorientamento che certo non verranno apprezzate da addetti ai lavori e non.
L’alternativa alla Sicilia è la perdita per l’Italia della prova mondiale e questo perché tempi e impegni tecnici non consentono di esplorare ora alternative che dovevano essere manifestate e cauzionate per tempo.
Nulla osta alla regione Sardegna presentare future candidature per ospitare la prova WRC che ricordo prima della Sardegna ha costruito la sua storia sugli asfalti liguri e gli sterrati toscani (rally di Sanremo).
Il Comitato Promotore del Rally d’Italia Sicilia – Targa Florio sta continuando nel suo lavoro e nei suoi incontri, soprattutto a livello FIA, per la messa a punto del progetto definitivo della gara.
A tale comitato, il mio grazie, come sportivo in primis e poi come amministratore ACI, per aver proposto per tempo e con inoppugnabili garanzie una soluzione per mantenere l’Italia nel circuito del campionato del Mondo.
Roma, 23 novembre 2011