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Il brasiliano Marcos De Moraes porta il Ford Raptor della scuderia italiana sul 3° gradino dl podio al Sea Line Cross Country Rally

E’ appena terminata a Doha In Qatar la terza tappa del mondiale Cross Country Rally, e ancora una volta R team è riuscita a portare sul podio una propria vettura.

Gran parte del merito và sicuramente all’equipaggio brasiliano composto da Marcos De Moraes e Fabio Pedroso che hanno condotto il poderoso Ford Raptor sul podio dopo cinque giorni di gara durissima nel deserto Qatariano.

Il pilota brasiliano, da anni portacolori di R Team nel mondo ha portato per la prima volta nel deserto uno degli imponenti pick-up americani (6200cc e quasi 6mt. di lunghezza), meticolosamente preparati dal Team di Renato Rickler, e i risultati non hanno tardato ad arrivare.

Il nuovo mezzo si è dimostrato fin da subito solido e competitivo, dopo un inizio cauto per conoscere la macchina De Moraes ha spinto fortissimo portando alla fine il Ford Raptor in 12° posizione assoluta e 3° assoluto di T2., riuscendo a vincere anche una speciale delle cinque disputate di circa 400km. cadauna.

Nei 1800km. di durissima gara non ci sono stati inconvenienti meccanici, e l’ equipaggio brasiliano ha lottato fino alla fine per guadagnare la leadership di categoria T2, persa all’ultimo giorno a causa di un canalone in mezzo alle dune che ha vanificato i piani di vittoria, facendo perdere più di due ore al pilota brasiliano per disinsabbiare la propria vettura, e pagando a fine gara un ritardo dal primo classificato di 1h.

Sfortunata invece la gara del secondo Ford Raptor portato in Qatar da R Team, affidato allo sceicco Al-Thani navigato da Feras Allouh, costretto al ritiro durante il primo giorno per un incidente avvenuto in un passaggio molto insidioso su una duna tagliata che ha visto precipitare la vettura per diversi metri prima di piantarsi con il frontale nella sabbia, provocando danni impossibili da riparare. Nello stesso punto un’altra vettura ha subito un cappottamento, e nell’incidente il navigatore ha perso la vita.

Il Team Manager Renato Rickler critica aspramente l’organizzazione che ha coperto tale vicenda invece di mostrare il dolore per la perdita di un amico che è venuto a mancare facendo lo sport che amava di più. “Non sono riuscito a capire le esatte tempistiche fra gli incidenti, ma credo che l’organizzazione non abbia minimamente segnalato un passaggio così complicato sia prima che dopo l’incidente, nel quale anche i nostri piloti hanno seriamente rischiato la propria incolumità fisica uscendone indenni grazie alla possenza del veicolo che conducevano”.

Il prossimo appuntamento sarà il Pharaons Rally in Egitto l’ 8 maggio, dove il nostro pilota, lo sceicco Al-Thani, correrà con l’obiettivo di portare a termine vittorioso il mondiale.