10 maggio presentazione della Predator’s PC011 Tullio Abbate

predators_1205

La signora del lago….e la signora della terra.
L’occasione è il Tullio Abbate day, consueto appuntamento annuale organizzato dal prestigioso costruttore comasco di “barche”. Un “maestro” dell’acqua che ha voluto e realizzato un incontro, per quanto inconsueto possa sembrare, con un “maestro” dell’asfalto. Sono Tullio Abbate e Corrado Cusi che incrociano i loro sogni, la loro passione, la loro vocazione alla velocità, pur in elementi così diversi, realizzando insieme un prototipo sperimentale di vettura che nasce da filosofie tecniche-costruttive che si sono mirabilmente integrate. Due “matti”, come si sono loro stessi definiti, di sicuro talento, come aggiungiamo e pensiamo noi e quelli che hanno avuto la fortuna di partecipare al progetto e all’evento.
La Predator’s PC011 Tullio Abbate, è un prototipo sperimentale di berlinetta stradale che nasce da questo sodalizio, dove il telaio realizzato dalla Predator’s viene vestito da Tullio Abbate. La vettura, disegnata da Domenico Parrotta (Padodesign), è ancora lontana dalla versione definitiva, infatti quella di presentazione è “work in progess” ma perfettamente funzionante ed ha già subito l’impegnativo collaudo della pista; è dotata di 2 motori: uno di derivazione motociclistica, Suzuki GSX-R 1000 da 185 Cv, ed uno el ettrico da 35 Kw. La sua versatilità permetterà comunque di avere configurazioni di motori e carrozzerie estremamente personalizzate.
Nonostante il notevole peso delle batterie (per ora al piombo per contenere i costi), il peso complessivo della vettura è inferiore ai 600 Kg, il che permette anche prestazioni molto interessanti. Può essere utilizzata in 3 modalità: solo elettrica, per accedere anche ai centri storici, solo benzina, oppure ibrida con entrambi i motori funzionanti in parallelo.
Può essere utilizzata in 3 modalità: solo elettrica, per accedere anche ai centri storici, solo benzina, oppure ibrida con entrambi i motori funzionanti in parallelo.
L’abbiamo definita una signora della terra perché in questa indimenticabile giornata l’incontro è con un’altra signora: Laura, la signora del lago.
Con rispetto della storia e dei ricordi che la seconda rappresenta abbiamo immaginato che le due signore si guardassero e si parlassero, forse anche divertite da quegli uomini e quelle donne che ripongono in esse speranze, passioni, idee, ricordi e sentimenti.
Materiale che acquista non solo una forma ma un’anima e che prende il soppravvento su noi, messi un po’ in disparte pur dopo averle modellate, al quale non resta che ammirarle e desiderarle.
E poi l’una che si inerpica sulle ripide salite per sorvegliare l’altra che si lascia cullare, dopo averle dominate, dalle onde lariane.
Una signora con un elegante vestito rosso ed un cuore che richiama quello della sua prestigiosa antenata, allora un Alfa Romeo 159, oggi un Alfa Romeo V6 2500cc da 170 cv.
Una presenza che porta con se il desiderio di mantenere viva la memoria di un tempo fatto da uomini, cose e stagioni perdutamente ricordati e amati.