Enrico Zandonà mattatore a Vetriolo

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Enrico Zandonà tiene fede ai pronostici della vigilia e sbanca la prima edizione dello Slalom Levico – Vetriolo. Lo specialista veronese della velocità fra i birilli ha conquistato il primo posto nella nuova gara organizzata da Adige Sport con un punteggio che non ammette repliche (125,96), tale da costringere gli avversari a duellare per le posizioni di rincalzo fin dalla prima manche, quella decisiva ai fini della classifica, almeno per il pilota del Funny Team, salito in Valsugana con la rossa Reynard 883. Nella seconda, infatti, si è fatto superare sia dal bresciano Roberto Loda (Lr Vst), capace di fissare il punteggio di 132,07, sia dal piacentino Alessandro Tinaburri (Gloria C8 Evo), fermatosi a 132,47, ma entrambi sono rimasti lontani da Zandonà e alla fine hanno dovuto accontentarsi del secondo e del terzo posto assoluto. Del tutto ininfluente per la compilazione della graduatoria finale la terza manche, dato che è cominciata e terminata sotto una pioggia bettente, che ha rallentato notevolmente tutti i concorrenti in gara e ha indotto molti di essi, quasi tutti quelli alla guida di vetture sport, a non partire. L’unico dei big che ha voluto mettersi alla prova anche sull’acqua è stato lo stesso Zandonà, che si è divertito dopo aver messo al sicuro il successo.
La prima manche è stata anche quella che ha regalato al sorprendente bolognese Manuel Dondi (Fiat X 1/9) il punteggio (si calcola aggiungendo al tempo finale le penalità assegnate in seguito all’eventuale urto di birilli) di 143,03, che gli è valso un soddisfacente quarto posto, davanti al parmigiano Filippo Gennari (Renault Clio Rs), che ha staccato il suo 145,67 nella seconda manche. Per Dondi la soddisfazione di aver vinto il Gruppo Gti, per Gennari quella di aver primeggiato nel Gruppo S. Al sesto posto troviamo una delle vetture più ammirate degli slalom, la potente Fiat 500 Kawasaki del meranese Ronny Marchegger, che precede i primi quattro trentini, ovvero Sante Ostuni (Formula Gloria C8, 148,48 punti), Daniele Cristofaro (Formula Arcobaleno, 149,66 punti), Matteo Togn (Volkswagen Golf, 149,80 punti) e Stefano Nadalini (Fomrula Gloria C8, 150,76 punti). Detto dei primi dieci va ricordato che Giovanni Balbis (Opel Astra Gsi), undicesimo assoluto, si è aggiudicato il successo nel Gruppo A ed Emilio Giovanni Rizzi (X 1/9 Dallara) ha primeggiato senza difficoltà fra le vetture storiche. Il pubblico ha potuto seguire anche le salite di Walter Gottardi (con la fedele GiPi Honda) e Thomas Pedrini (Radical Protosport), che si sono esercitati in vista delle prossime gare in salita. Unica donna in gara Alice Paccagnella (Opel Corsa GSI).
Superate le difficoltà comporta il lancio di una nuova gara, la scuderia Adige Sport può pensare di riproporre anche il prossimo anno questa competizione, che ha il merito di aver riportato i motori su un tratto di strada, quello fra Levico e Vetriolo (del quale sono stati utilizzati tre chilometri), rimasto nel cuore di molti appassionati della salita. Il caso vuole che questa gara sia stata organizzata esattamente 30 anni dopo la prima Levico – Vetriolo , che ebbe luogo proprio il 31 maggio del 1985.

Le interviste
Il vincitore, Enrico Zandonà, è stupito della propria prova: «Fino a quando non ho visto la classifica non immaginavo di aver staccato così tanto gli avversari. Per me è un risultato importante, perché ero reduce da una prestazione sfortunata alla Verzegnis, nel Civm, chiusa con un piccolo incidente» dice. In quanto alla scelta di dare subito il meglio spiega: «Sapevamo che dal primo pomeriggio il tempo sarebbe peggiorato e quindi abbiamo cercato di spingere nelle prime due manche. Nella terza pioveva forte, ma l’ho affrontata lo stesso per fare esperienza, con prudenza». Una gara da riproporre? «Certo, il tracciato mi piace molto, a parte qualche punto un po’ disconnesso, l’organizzazione è stata ottima».
Il secondo, Roberto Loda, non ha rimpianti: «Sono soddisfattissimo del secondo posto, anche se immaginavo di incassare un distacco inferiore da Zandonà: sei secondi sono tanti, se la terza manche si fosse disputata senza pioggia non credo che avrei potuto comunque raggiungerlo». Una buona vettura la Lr Vst… «Soprattutto un’auto che vanta un ottimo rapporto qualità – prezzo: veloce e poco dispondiosa. Spero di poter tornare il prossimo anno, questa gara è bellissima».
Alessandro Tinaburri, terzo assoluto, è sereno, ma non certo raggiante: «Mi aspettavo di raccogliere qualcosa in più del terzo posto, ma i settaggi apportati alla macchina non ci hanno dato ragione, abbiamo sbagliato sicuramente qualcosa. Peccato per la pioggia, perché al secondo posto avremmo potuto puntare dopo aver cambiato setup. Ci riproverò il prossimo anno».