Vecchi emerge undicesimo dal caldo torrido della Sardegna
228 chilometri, 160 di prova speciale e un caldo torrido: la prima tappa del Sardegna Rally Race 2015 non è stata una passeggiata, la gara è entrata subito nel vivo con una tappa difficile, sia per la temperatura elevata che per la natura dei terreni sardi, tante pietre e sterrati scivolosissimi.
Partiti alle 8 questa mattina, i piloti si sono subito “infilati” nella prova speciale, dopo soli otto chilometri, trovandosi subito alle prese con tutte le difficoltà che la mente “sadica” di Willy del Vecchio, il tracciatore del SRR, aveva messo in serbo per la prima giornata.
Nella tappa vinta a sorpresa dallo spagnolo Joan Pedrero, si è comportato molto bene Luca Vecchi, undicesimo assoluto al traguardo a cinque minuti dal vincitore. Il pilota umbro è suito entrato in gara con il ritmo giusto e senza commettere errori ha ottenuto un ottimo risultato parziale.
Qualche problema invece per Christian Cucchi, finito in una scarpata attorno al cinquantesimo chilometro. Non riuscendo a tirare fuori la moto ha dovuto attendere l’aiuto di un altro concorrente, ma fortunatamente è uscito illeso ed ha concluso la prova in ventiquattresima posizione.
Meglio di lui ha fatto il manager/pilota Stefano Mandrelli, ventiduesimo al traguardo e felicissimo per il risultato.
Domani la gara lascerà il mare di Pula per dirigersi verso nord, precisamente a Fordongianus con la bellezza di 427 chilometri da percorrere. Due le prove speciali della giornata, entrambe di circa 100 chilometri e l’assistenza posizionata alla tonnara di Porto Paglia. Sarà la tipica giornata dove tutto può succedere e probabilmente è la tappa più lunga e dura da quando il Sardegna è Mondiale.
Luca Vecchi: “Una tappa molto bella con un po’ di tutto, dalla navigazione complessa a tratti veloci, alternati ad altri tecnici, insomma tutte le difficoltà tipiche dei rally erano presenti. E’ stata molto stressante mentalmente, percorrere 160 chilometri mantenendo alta la concentrazione non è facile, sapendo che quelli davanti spingono come i matti.”
Stefano Mandrelli: “Sono veramente soddisfatto della tappa di oggi, mi è proprio piaciuta, anche se a 30 chilometri dalla fine non ne avevo proprio più, ero esausto. Sono contentissimo per il 22° posto, non me lo aspettavo, ma di certo mi servirebbe più preparazione atletica.”