Eddie Cheever III mantiene la seconda posizione in campionato a Brands Hatch
Sui saliscendi del leggendario tracciato di Brands Hatch è andato in scena il terzo round della NASCAR Whelen Euro Series, ancora una volta capace di attirare in pista una folla oceanica di appassionati che hanno affollato il paddock e la griglia di partenza della gara domenicale. Eddie Cheever III ha vissuto un weekend dai due volti, con ottime prestazioni che non hanno però restituito i risultati sperati, a causa di alcuni eventi di gara che hanno negato al pilota romano per due volte la possibilità di salire sul podio. Grazie comunque a condotte di gara intelligenti, Cheever è ancora in seconda posizione in campionato, staccato di pochi punti dalla vetta.
Il weekend inglese di Eddie Cheever III è partito subito con il piede giusto, con il romano capace di firmare il miglior crono già nelle prime prove libere e fare sua la prima fila in qualifica. Nella manche del sabato che ha aperto il fine settimana dell’American Speedfest, Cheever, dopo essere stato anche al comando nelle fasi iniziali di gara, aveva la possibilità di chiudere la corsa senza affanni al secondo posto, ma una tamponata subita al restart dopo la safety car, che ha neutralizzato la parte centrale della gara, lo ha costretto ad una rimonta negli ultimi giri di gara. La risalita del pilota romano è terminata con la conquista del quarto posto sotto la bandiera a scacchi, staccato da meno di tre secondi dal vincitore.
Nelle corsa della domenica, caratterizzata dalla pacifica ‘invasione’ di pista da parte di migliaia di tifosi alla caccia di foto ricordo e autografi in griglia di partenza, Cheever si è presentato con un assetto leggermente differente ma più efficace. Partito dalla settima piazzola, il pilota romano è stato abile nel guadagnare subito terreno, installandosi prima in quinta e poi in quarta posizione, alle spalle del campione in carica Kumpen. A metà gara, un contatto di gara dovuto un tentativo di sorpasso sul rivale, costa al pilota della SS #51 un passaggio ai box obbligato e il rientro in pista in coda al gruppone. Grazie anche ad una proddivenziale safety car che ha ricompattato lo schieramento, Cheever si è prodigato in una nuova poderosa rimonta, che gli ha permesso di risalire fino alla nona posizione finale, un piazzamento sotto le aspettative ma importantissimo in chiave campionato.
“E’ stato un weekend tutto sommato positivo, potevamo raccogliere molto di più, ma, un po’ per sfortuna, un po’ per troppa aggressività, abbiamo raccolto meno del previsto. L’importante, però. è aver guadagnato ancora punti preziosi per il campionato, sono ancora secondo in classifica e ora c’è Tours, dove lo scorso anno ho fatto la pole e sono arrivato secondo nella Knauf 75.” ha commentato il pilota romano, rimasto folgorato dalla passione del pubblico inglese “Brands Hatch è sempre uno dei miei appuntamenti preferiti, la pista è favolosa, molto tecnica e affascinante, mai banale. Ma, sopratutto, l’affetto e il calore dei tifosi è qualcosa di imparagonabile, le tribune stracolme e la folla che ha invaso la griglia di partenza con i bambini a caccia di foto e autografi è un qualcosa difficile da spiegare con le parole.”
Ospite d’onore della gara inglese è stato Jeffrey Earndhart, nipote del mitico Dale ‘The Intimidator’ e pilota della NASCAR Xfinity Series. Un’occasione ghiotta per Cheever per conoscere più da vicino il mondo della NASCAR americana, dove a breve farà il suo debutto come premio per aver vinto il Trofeo Junior “Jerome Sarran” 2014: “Avere con noi Jeffrey è stato fantastico, è la dimostrazione di quanto la NASCAR americana segua e supporti quella europea. Ho avuto modo di potermi confrontare con Jeffrey sia in pista che chiaccherando ai box nel fine settimana, è davvero fantastico ciò che Nexteer e la NASCAR Whelen Euro Series stanno facendo per i giovani piloti in Europa con questo campionato e il programma Nexteer Road To Daytona!”
La prossima tappa dell’Euro NASCAR è in programma a fine mese sull’ovale del Tours Speedway, dove lo scorso anno Cheever conquistò la sua prima pole position su un tracciato tipicamente americano e conquistò il secondo posto nella gara del sabato.