Il Rally Marca Trevigiana promuove Bierremotorsport-SportAuto Manicardi
La trasferta veneta, valida per il Campionato Italiano WRC, rilancia il team modenese ed il pilota di Maranello: in una gara resa difficile dalle sempre mutevoli condizioni meteo, il giovane equipaggio va in crescendo e porta la Peugeot 208 a 3” dal podio della R2B.
Se le grandi squadre emergono nei momenti difficili, Bierremotorsport-SportAuto Manicardi ed il suo giovane equipaggio composto dai 21enni Lorenzo Grani e Simone Gerussi (in azione nello scatto di Zortea Foto Rally) confermano di essere una squadra di grande valore: perché al Rally Marca Trevigiana, quarta prova del Campionato Italiano WRC, il clan biancorosso riscatta alla grande la sfortunata parentesi del Rally della Lanterna, chiusasi troppo presto per una leggera uscita di strada. Il rally trevigiano, con le sue prove storiche ed un clima che definire bizzarro è poco, si rivela un banco di prova di quelli perfidamente insidiosi, ma Grani si rivela… granitico nel gestire al meglio le tante difficoltà incontrate nei vari frangenti di gara.
Mettendo in pratica i consigli tecnici e strategici del direttore tecnico Marcello Manicardi, Grani-Gerussi costruiscono una gara giudiziosa e partono senza strafare, ma tenendo comunque sempre un buon passo; nell’ultimo giro di prove, il figlio d’arte si toglie pure lo sfizio di abbassare i propri tempi. Il forcing finale non è sufficiente per acciuffare il terzo posto di classe R2B – sfiorato per soli 3” -, ma certo la quarta posizione finale non fa perdere il sorriso. Il piazzamento ai piedi del podio conferma infatti quanto di buono Grani-Gerussi avevano mostrato a Brescia e, nel contempo, permette a squadra ed equipaggio di fare esperienza con la Peugeot 208 (aspetto cruciale in vista dei prossimi impegni agonistici).
Così, mentre Grani e Gerussi arrivano alla bandiera a scacchi di Valdobbiadente, Marcello Manicardi fotografa con piena soddisfazione la prestazione dei suoi pupilli: “Sono molto contento di come è andata questa due giorni trevigiana. Per quanto riguarda Lorenzo, apprezzo molto la sua crescita: qui è stato un po’ un guerriero, è tornato subito in macchina dopo il contrattempo di Genova e lo ha fatto nel modo migliore, ovvero correndo con il cervello, senza farsi prendere dalla smania del confronto con i rivali di classe (i quali, peraltro, sono tutti piloti molto esperti e che corrono con le rispettive vetture da molto tempo, a differenza del nostro pilota, di fatto alla prima gara vera sulla Peugeot 208). Mi è piaciuto anche constatare come Lorenzo abbia capito dove c’era margine per migliorare i tempi: infatti, nel finale di gara è andato migliorandosi e facendo tempi da podio di classe. Il tutto, pur correndo con pneumatici di mescola morbida: una scelta conservativa, mirata a permettere ai ragazzi di gestire meglio le condizioni molto scivolose dell’asfalto… Quanto alla vettura, abbiamo sensibilmente arricchito il bagaglio di esperienza sulla 208, una macchina decisamente prestazionale e con buoni margini di crescita; siamo felici di avere nel nostro parco-macchine questa 208 e la Citroen C2, in pratica le due auto secondo me più competitive in classe R2B”.
Lorenzo Grani avrebbe preferito lasciare la bella cittadina veneta dal podio, ma le parole con le quali archivia la gara trevigiana evidenziano la maturità del talento di Maranello: “L’obiettivo, qui al Marca, era arrivare e lo abbiamo centrato. Non è stata una passeggiata, a causa della continua variabilità metereologica e delle strade che si sono sporcate e infangate sempre più. Nel finale ho provato anche ad agguantare il podio, ma va bene anche così, perché questa esperienza ci è servita molto per maturare sotto ogni profilo: su questa gara abbiamo posto le basi per continuare a migliorare nelle prossime gare”.