SUISSEVENT – TROFEO INTERNAZIONALE FP PREDATOR’S – Varano 21.06.2015

Suissevent, un’esibizione svizzera in terra italiana che i piloti
trasformano in gara vera, senza esclusione di colpi, sia di scena che
quelli veri, con tanto di cosiddetto “botto”, che la paziente lettura
di questa cronaca vi renderà conto.
E’ di Maurice Nesurini la prima spallata alla “normalità” di un
campionato che aveva visto sinora in p.p. il duo “senatoriale”
Neri-Spadini, del resto oggi è lui il “padrone di casa” anche se siamo
nella terra del “parmigiano-reggiano” e non “dell’emmenthal”.
Non la consideriamo neanche una sorpresa, abbiamo seguito i progressi
di Maurice in questo suo anno di debutto nella categoria e possiamo
vantarci di avere visto bene che presto avrebbe preteso qualcosa in
più dalle sue esibizioni.
Neri e Spadini sono subito dietro, le gare “estive”, ovvero dell’Est,
riferite a quella che una volta si definiva “oltrecortina” non alla
stagione, peraltro appena cominciata, hanno permesso a Neri di
riaprire il campionato recuperando non poco sul suo rivale diretto.
Lui vuole continuare così e Spadini, per niente d’accordo”, vuole
contenere, almeno matematicamente, l’esuberanza del suo rivale
emiliano. Segue un gruppo misto raccolto in un fazzoletto e abbiamo
già sentore che saranno scintille per accaparrarsi anche solo un
piazzamento. Fiamingo R., Maraviglia e subito due debuttanti assoluti,
Bonfanti e Panizzi, per nulla intimoriti dai “maestri” che li
precedono. I rientranti Rendesi e Bianchini, che prendono alla lettera
il desiderio di animare la corsa al loro rientro. Candio, Montorsi, De
Toffol e Semprini chiudono lo schieramento, posizione che magari li
delude ma l’intenzione non è certo quella di fare turismo e anche loro
si preparano a rendersi protagonisti.
EVENT 1
Schieramento completato con l’assenza di Candio, attardato da una
sdraio sulla spiaggia di Ibiza, semaforo verde e via alla bagarre,
Neri e Spadini si mangiano Nesurini, complice una incertezza in
partenza, e si involano, Mario vuole ripetere la tattica di Rijeka,
Spadini osserva a distanza con un occhio al retrovisore per tenere a
distanza lo svizzero che non riesce a ripetere i tempi delle
qualifiche. Neri è incontenibile, non lascia respiro al cronometro e
agli avversari, allontaniamo lo sguardo da lui certi di rivederlo
sotto la bandiera a scacchi. Il gruppo centrale viaggia come i
pendolari sulla tangenziale di Milano nell’ora di punta, non c’è
corsia che non sia occupata e devi arrivare a casa prima che la pasta
sia fredda. Maraviglia, Fiamingo, Rendesi e Bonfanti si scambiano le
posizioni e qualche colpetto, mai oltre il lecito e sempre con il
sorriso. Poco più indietro fanno lo stesso De Toffol, Montorsi e
Bianchini, quest’ultimo prima di salire in macchina divide la sua età
in due e ne prende solo una parte, onore al merito per l’entusiasmo.
L’altro debuttante Panizzi commette qualche errore e viaggia di
conserva, la giornata è lunga e c’è il secondo evento per provare a
spingere di più. Semprini si lascia doppiare dallo scatenato Neri, la
sua vettura ha un problema al posteriore e lui vuole solo arrivare a
fare più chilometri possibili. Nel frattempo Rendesi e Bonfanti si
iscrivono al club “la gioia dei carrozzieri”, si abbracciano in pista
come alla festa del liscio, qualche danno ma non perdono posizioni. Il
tutto è comunque rimediabile e le vetture saranno pronte ed integre
per event2, dove cercheranno di fare di “meglio”, garantito che ci
riusciranno. Ormai sembra tutto deciso, ci alziamo dalla tribuna e
raccogliamo il cuscinetto che ammorbidisce il contatto tra il ns lato
B e il duro cemento della tribuna, quando un “oh” di meraviglia si
stampa sulla faccia dei presenti.
Neri e Semprini, il primo e l’ultimo sono vicini, ci si prepara
all’ennesimo doppiaggio e la diabolica regia regala un ultimo colpo di
scena proprio sui titoli di coda. Neri e Semprini entrano alla prima
esse e ad uscirne sarà solo il secondo, non ci resta che elencare
tutti i luoghi comuni per definire la questione e le responsabilità,
le corse sono così e finiscono sotto la bandiera a scacchi, a passarci
per primo è così un incredulo Marco Spadini. Una vittoria che rinforza
il suo record di categoria e gli consegna matematicamente il primo
trofeo di stagione, la Coppa Italia.
Per i due protagonisti del “malinteso” finisce invece con molto amaro
in bocca per entrambi ed una sportivissima stretta di mano.
Sul podio Nesurini, che aggiunge al piazzamento la vittoria nel Trofeo
Di Bari e Maraviglia al suo primo podio assoluto in categoria.
EVENT 2
Si completa lo schieramento come da classifica Event 1 con il solo
avanzamento di Neri che prende il posto di Maraviglia, lo consente il
regolamento e lo suggerisce la sicurezza. La partenza è fotocopia
della prima, Spadini parte deciso, alla curva Ickx sente però mancare
il freno e deve lasciar passare Nesurini e Neri, poi è lo stesso Neri
a ripetere la tattica di event 1, escludendone ovviamente l’epilogo.
Spadini riguadagna su Nesurini sino a raggiungerlo a metà gara e
riportare le cose a suo desiderio. Per il pilota svizzero rimane
comunque la quinta vittoria consecutiva nel Trofeo Di Bari e pochi
punti alla matematica certezza della vittoria. Al centro la solita
bagarre tra Fiamingo, Bonfanti e Rendesi cui presto si aggiungerà
Maraviglia che recupera la posizione ereditata dal compagno di
squadra. Fiamingo si difende con le unghie e con i denti, non lascia
spazio e quando lo lascia si affretta a chiuderlo subito dopo,
combatte, nel vero senso della parola, e si merita sul campo la coppa
virtuale di combattente di giornata. Noi lo vediamo all’interno della
sua Predator’s che imbraccia il timone come Jack Sparrow sulla Perla
Nera, manca il vessillo piratesco ma il regolamento non lo consente.
Ingaggia un duello con Bonfanti e proprio durante uno scambio di
sciabolate alla nuova variante quest’ultimo si gira e viene centrato
dall’incolpevole Rendesi che seguiva nell’immediato. Per i due gara
finita e ammissione diretta al club “la gioia dei carrozzieri”, vi
avevamo del resto detto che avrebbero fatto di meglio di event 1.
Restano a battersi Fiamingo e Maraviglia, anche per un posto che
comunque vale il podio per il Trofeo Di Bari, qualche scambio di
posizione ed alla fine sarà il comandante della Perla Nera a prevalere.
Non era partito De Toffol che ha raggiunto Candio sulla stessa
spiaggia e restano Panizzi, Montorsi e Bianchini, quest’ultimo
dimentica l’esperienza a casa, non vede una bandiera gialla preso
dalla foga della battaglia, sorpassa Montorsi, sarà squalificato ed
accetta con serenità il giudizio, si è divertito e ha divertito per
lui il resto non conta. Panizzi mette a frutto l’esperienza di event 1
e agguanta un prezioso sesto posto, Montorsi si trova la strada
spianata dalla squalifica di Bianchini e Semprini conclude una
giornata da dimenticare con un onorevole ottavo posto. Per Mario Neri
una vittoria a braccia spiegate, sfoga l’adrenalina accumulata in
event 1 e mantiene la testa della Coppa Europa. Per l’assoluto
diventeranno decisive le gare in Serbia dove l’appuntamento e fissato
per settembre…..buone vacanze a tutti.