Settimo successo di Faggioli sul Bondone

Simone Faggioli Norma M 20 Sc Sport Made in Italy n. 8

Simone Faggioli vince la 65ª edizione della Trento – Bondone stabilendo il nuovo record della corsa, ovvero 9’10”68, dieci secondi in meno del primato che lui stesso aveva fissato nel 2013. Il pilota toscano, alla guida della Norma M20 Fc, si è imposto per la settima volta nella competizione più lunga e più prestigiosa del Civm e del Cem, lasciando a 38”79 il cosentino Domenico Scola (Osella Pa 2000), leader del campionato italiano, e a 40”50 il trentino Christian Merli (Osella Fa 30 Evo). Questi ultimi hanno incontrato problemi tecnici fin dal sabato, che ne hanno frenato la prestazione, anche se il tempo del driver toscano sarebbe stato comunque fuori dalla loro portata. Ancora quarto il velocissimo veronese Federico Liber con la Gloria C8P Evo (9’56”26). Questi i quattro rimasti sotto alla barriera dei 10 minuti. Al quinto posto troviamo il bresciano Paride Macario (Osella Fa 30 Zytek), sesto e settimo ecco due trentini: Diego Degasperi con la Lola B99/50 Evo e Matteo Moratelli con l’Osella Pa 2000. Dopo Achille Lombardi (Osella Pa 21/s Evo), vincitore del gruppo Cn, ecco il quarto dei piloti di casa nella top ten, Adolfo Bottura (Osella Fa 30 Zytek).

Giornata di grazia anche per il driver di casa Tiziano Nones (Citroen C4 Wrc), che si è imposto nel gruppo A, precedendo il rivale di sempre Giorgio De Tisi (Citroen C4 Wrc) di 9 secondi. Il gruppo N è stato appannaggio dell’altoatesino Armin Hafner (Mitsubishi Lancer Evo), mentre nel gruppo Gt ha trionfato il trentino Marco Cristoforetti (Porsche 911 GT3 R) e nel gruppo E1 il bolognese Fulvio Giuliani (Lancia Delta Evo). Fra le vetture storiche, infine, esulta il giovane Francesco Turatello su una Surtees di Formula 2, con un tempo che gli avrebbe garantito il 26° posto assoluto fra le moderne.

La competizione va quindi in archivio con grande soddisfazione della Scuderia Trentina, che è riuscita a portare lungo i 17,3 chilometri del percorso la bellezza di ventimila persone. Numeri che ricordano gli anni ruggenti di questa gara con 90 anni di vita. Il tempo, splendido, ha dato una mano agli organizzatori, che non hanno registrato alcun incidente degno di nota, a conferma della grande sicurezza del percorso.