OSELLA, LIGIER, WOLF. SONO SOLO IN ITALIA TUTTE LE SPORT PROTOTIPO CON LE ORIGINI IN FORMULA 1

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La sfida tecnica in atto nel Campionato Italiano Sport Prototipi vede ben tre costruttori ex F.1 oggi in pista con altrettante espressioni telaistiche al vertice della categoria. Un caso unico nella scena internazionale.
Sono marchi che hanno scritto la stessa storia della Formula 1 ed ora sono protagonisti di vertice nel Campionato Italiano Sport Prototipi.

Come nessun altro campionato della scena anche internazionale di categoria, la serie tricolore riservata alle affascinanti Sportscar vede infatti schierate in pista tutte le testimoni più attuali di una origine tecnica comune e nata in Formula 1: Ligier, Wolf ed Osella, in ordine di tempo.

La Ligier debuttò in Formula 1 nel 1976 con il motore Matra V12 per poi impiegare anche propulsori Ford Cosworth, Renault, Judd, BMW-Megatron, Lamborghini ed infine Honda, proprio come l’attuale motorizzazione impiegata nel Campionato Italiano Sport Prototipi. L’ultima stagione è datata 1996 dove conquista la sorprendente vittoria del Gran Premio di Monaco con Olivier Panis (Ligier JS43 Honda-Mugen). Nella storia della Ligier F1 si contano le vittorie di 9 Gran Premi, il secondo posto nella stagione 1980, mentre tra i principali piloti della casa francese si ricordano Jacques Laffite, René Arnoux, Didier Pironi, Andrea de Cesaris, Jacky Ickx e Jean-Pierre Jarier. In foto, in basso a destra, la Ligier JS31 motorizzata Judd del 1988 con Stefan Johansson accanto alla Ligier JS53 motorizzata Honda CN2 di Giorgio Mondini (2015).

Dopo aver affiancato nel 1976 la Williams, in quegli anni presenza assai tribolata in Formula 1, la Wolf debutta come costruttore nel 1977 con il motore Ford Cosworth che avrebbe poi impiegato fino all’ultima stagione datata 1979. Con alla guida Jody Scheckter, la “Walter Wolf Racing”, questa la denominazione utilizzata a suo tempo, ottenne la prima vittoria in F1 al suo Gran Premio d’esordio (Argentina). Un evento rarissimo e che prima si era verificato solo al GP di Francia 1954 con Juan Manuel Fangio alla guida della debuttante Mercedes-Benz W196 e che più tardi si sarebbe registrato con la BrawnGp-Mercedes e Jenson Button nel GP d’Australia 2009. I 3 Gran Premi vinti dalla Wolf sono tutti alla sua prima stagione (1977) e con Jody Scheckter. Gli unici altri piloti sarebbero stati Bobby Rahal e poi James Hunt e Keke Rosberg che si divisero la stagione 1979. Da notare che 3 su 4 piloti della Wolf avevano o avrebbero poi vinto il Mondiale di F1. Jody Scheckter vincerà nel 1979 con la Ferrari e Rosberg nel 1982 con la Williams, mentre Hunt approdò in Wolf già con il titolo iridato 1976 conquistato alla guida della McLaren ed al termine del duello con Niki Lauda (Ferrari), tra l’altro raccontato cinematograficamente da “Rush”. In foto, in alto a sinistra, la Wolf WR3 con Jody Scheckter nel 1978 accanto alla Wolf WB08 motorizzata Honda CN2 di Maurizio Pitorri (2015).

Dopo la brillante stagione 1979 nel Campionato Europeo Formula 2, dove vince tre gare e resta in lotta per il titolo fino all’ultima gara con Eddie Cheever, la Osella debuttò in Formula 1 nel 1980, sempre con il pilota italo-americano. Ford Cosworth, Alfa Romeo, OsellaV8 ed infine ancora Ford Cosworth, le motorizzazioni usate nelle 11 stagioni disputate fino al 1990. Tra i principali piloti della Osella F1 anche Beppe Gabbiani, Jean-Pierre Jarier, Corrado Fabi, Piercarlo Ghinzani, Alex Caffi, Gabriele Tarquini, Nicola Larini, mentre tra i migliori risultati un quarto posto di Jarier ( GP San Marino 1982), un quinto di Ghinzani (GP Dallas 1984) ed un quinto di Gartner (GP Italia 1984). Da segnalare la partecipazione nelle qualifiche del GP di Spagna 1981 per Giorgio Francia, già pilota Osella nelle Sport e papà di Fabio, Campione Italiano Prototipi 2011 proprio con la Osella. Dopo l’ultima stagione 1990, la Osella è rilevata dalla Fondmetal che da sponsor diventa così costruttore fino al 1992 con una monoposto strettamente derivata dalla Osella FA1ME 1991. Proprio due esemplari di Fondmetal F1 appartengono oggi alla collezione privata di Ranieri Randaccio, il gentleman driver specialista del Campionato Italiano Sport Prototipi con la Lucchini della SCI e dal 1994 al 1997 protagonista della Interserie al volante di una Fondmetal GR-01 Ford CanAm . In foto, in basso a sinistra, la Osella FA1F Alfa Romeo V8 dell’austriaco Jo Gartner nel 1984, mentre in alto a destra la Osella PA21 Honda di Davide Uboldi (2015), Campione Italiano in carica.

Anche se le origini dirette provengono dalla Formula 1, in realtà Osella, Ligier e Wolf vantano radici precedenti proprio tra le vetture Sport Prototipo.

Prima della parentesi in Formula 1, la Osella avvia la sua storia di costruttore nelle Sport dapprima in partnership con Abarth ed è proprio una Abarth-Osella a vincere nel 1972, con Arturo Merzario, il Campionato Europeo Marche per Sportscar fino a Due Litri. Il palmares della Osella nelle Sport è straordinariamente ricco e vede tra l’altro la vittoria nel 1976 e 1977 della Coppa FIA 2 Litri nel Campionato Mondiale Marche, precedendo costruttori come Lola, March o Sauber, attualmente impegnata in F1. Sempre nel 1977 è seconda assoluta alle spalle dell’Alfa Romeo.

Meno felici e durature le prime esperienze di Ligier e Wolf tra le Sport. Le prime realizzazioni della casa fondata da Guy Ligier sono del 1969 con la JS1 (in memoria di Jo Schlesser) e proseguono con la JS3 per la 24 Ore di Le Mans e motorizzata Cosworth V8 DFV, sino ad allora utilizzato solo in F1.
Alla Wolf, invece, un progetto Sport parte nel 1977, contemporaneo al debutto in F1 e viene affidato a Gian Paolo Dallara per la realizzazione di una vettura Can Am che sarà guidata solo in quella stagione da Chris Amon e Gilles Villeneuve. Anche alle origini, quindi, la casa fondata da Walter Wolf si è affidata partner tecnici italiani come oggi attraverso la Avelon Formula della famiglia Bellarosa.