Dakar – Aprilia – Duclos punta a Lima

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Ormai rimasto con un solo pilota in gara, il Team Giofil Aprilia Racing ha l’obiettivo di concludere la Dakar con Alain Duclos e accumulare esperienza e dati sulla RXV 4.5. Dopo la giornata di riposo la Dakar ha ripreso il suo cammino verso nord, con l’ottava tappa da Copiapo ad Antofagasta, città mineraria adagiata sull’Oceano Pacifico. In programma la speciale più lunga, ben 477 chilometri, fisicamente molto difficile con ancora passaggi in alta quota. La tappa odierna ha rivoluzionato la classifica assoluta con Coma che ha ripreso la leadership su Despres. Ma un problema al chilometro 11 della speciale, l’attraversamento di un torrente con molto fango dove i primi piloti sono rimasti piantati, ha fatto prendere al direttore di gara la decisione di restituire il tempo perso, visto che dopo i primi problemi gli altri piloti sono stati deviati verso un passaggio migliore.

Ed oggi è ripresa anche la gara di Alain Duclos, l’unico dei piloti Aprilia rimasti in gara dopo il ritiro di Francisco Lopez. Nella tappa antecedente il giorno di riposo, il franco/maliano ha avuto una serie di disavventure, compreso il furto di serbatoio, carena e sella, che lo hanno fatto uscire dalla speciale solo alle due di notte.

Questa mattina è partito da Copiapo in ventiduesima posizione, in virtù della possibilità data dal regolamento di chiedere per due volte di cambiare la propria posizione di partenza, riservata ai piloti “elite”.
Ma in una giornata così dura, caratterizzata da tanto fuoripista, Duclos ha risentito della stanchezza accumulata nella tappa precedente per cui non ha forzato il ritmo ed ha concluso in ventesima posizione, staccato di una mezz’ora dal vincitore Coma.

Senza più alcuna velleità di classifica, Alain e il team Giofil Aprilia Racing stanno comunque proseguendo la gara per provare nuove soluzioni tecniche e raccogliere dati importanti sul comportamento della moto.

Domani è in programma la nona tappa che porterà ad Iquique, zona franca nell’estremo nord del Cile. Speciale divisa in due tronconi, rispettivamente di 340 e 90 chilometri che terminerà con la famosa e lunghissima discesa di sabbia che dalla montagna si getta a capofitto verso il Pacifico.

Alain Duclos: “Ho risentito molto della fatica accumulata nella settima tappa, addirittura nel trasferimento iniziale ho rischiato più volte di addormentarmi. Quella di oggi era una tappa molto dura, soprattutto per il fuoripista molto rovinato e con tante pietre. Per questo non me la sono sentita di forzare, anche perché ormai l’obiettivo primario è quello di arrivare a Lima.”