Un fine settimana agrodolce per Bierremotorsport-SportAuto Manicardi

Gazzott_2010

Fine settimana con fortune alterne per Bierremotorsport-SportAuto Manicardi: a Como arriva un successo di classe con Grani-Gerussi, a San Polo d’Enza poca fortuna per la Citroen C2 dei i reggiani Gazzotti-Torri, mentre sorridono i modenesi Zanotti-Baranzoni (Peugeot 208).

Il team modenese Bierremotorsport-SportAuto Manicardi manda in archivio un week-end agrodolce. Il rally Trofeo ACI Come, sesta ed ultima tappa del Campionato Italiano WRC, ha visto la presenza della struttura geminiana in qualità di assistenza della macchina del 21enne Lorenzo Grani. Il pilota di Maranello ha conquistato il successo nella classe A6, ma ha visto sfumare la possibilità di conquistare la Coppa Acisport riservata agli Under 25, dovendosi accontentare di un più che onorevole piazza d’onore.

Al Rally Day delle Colline Matildiche, invece, Bierremotorsport-SportAuto Manicardi era presente con le sue due auto di classe R2B. L’impegnativa gara reggiana, resa insidiosa da condizioni meteo mutevoli, si è rivelata avara di soddisfazioni per la compagine di Ivano Berselli e Marcello Manicardi: il pilota di Baiso Virgilio Gazzotti, navigato dal rotegliese Enzo Torri, si sono fermati prima di metà gara per un piccolo problema elettrico occorso alla Citroen C2; l’esperto formiginese Fabio Zanotti, al rientro in gara dopo lungo tempo e con alle note il vignolese Vainer Baranzoni, ha raccolto un piazzamento nelle retrovie a causa di un’uscita ad inizio gara che gli ha fatto perdere qualche minuto. Ma la classifica è bugiarda perché, senza la sbavatura iniziale, la Peugeot 208 avrebbe navigato nelle posizioni nobili della classe R2B.

Il direttore tecnico biancorosso, Marcello Manicardi, inquadra così l’impegnativa tre giorni lombardo-emiliana: “Per quanto riguarda la nostra partecipazione al rally Trofeo ACI Como in qualità di assistenza alla vettura di Lorenzo Grani, non possiamo che fare i complimenti a Lorenzo per come ha lottato nei due giorni di gara, portando a casa il successo di classe nonostante difficoltà ai freni e di assetto. Abbiamo lavorato alacremente per arginare le difficoltà e Lorenzo ne ha beneficiato, anche se non ha potuto sfruttare i miglioramenti a causa dell’annullamento della prova lunga della gara lariana. Il Rally Day delle Colline Matildiche ci ha riservato l’amaro ritiro di Gazzotti-Torri per un piccolo problema elettrico: Virgilio, da pilota intelligente e sensibile, ha preferito fermarsi per evitare possibili danni. Ci spiace molto per questo ko non solo a livello tecnico e sportivo, ma soprattutto sul piano umano, visto che Virgilio è prima di tutto un amico. Nonostante questo, abbiamo archiviato la gara reggiana serbando un’ottima impressione da parte di entrambe gli equipaggi: Gazzotti-Torri stavano riprendendo una buona confidenza con la Citroen C2, che non usavano da quasi un anno, mentre Zanotti-Baranzoni – al di là di una sfortunata digressione sulla prova iniziale che ha fatto perdere loro diversi minuti – hanno palesato costanti progressi. Fabio non aveva mai corso sulla Peugeot 208, eppure ha saputo staccare ottimi tempi, risultando nel finale di gara il più veloce della classe R2B a parte l’inarrivabile Razzini. E dire che, per consentirgli un esordio ottimale, abbiamo corso facendo scelte di assetto e di gomme molto conservative. Quindi complimenti ai nostri due equipaggi che, senza gli episodi sfortunati, avrebbero molto probabilmente occupato i due gradini inferiori del podio di classe”.

Fabio Zanotti saluta il ritorno in gara dopo lungo tempo con soddisfazione: “Ero partito con l’intento di migliorarmi prova dopo prova e così è stato. La Peugeot 208 è una macchina stupenda ed ho apprezzato il modo in cui Bierremotorsport-SportAuto Manicardi l’ha preparata e gestita durante la gara. I tempi ci hanno dato ragione, peccato solo per quell’errore commesso ad inizio gara, altrimenti avremmo lottato subito per il podio. Ma quel che conta è la consapevolezza di esserci migliorati…”.

Il ritiro non scalfisce la serenità di Virgilio Gazzotti: “Quando si è accesa la spia, all’inizio della terza prova, ho preferito fermarmi subito. Cose che capitano: mi spiace non aver finito la gara di casa, ma resta la soddisfazione per come stava rinascendo la confidenza con la Citroen C2: il ritiro credo ci privi di un podio di classe, ma per lo meno abbiamo rotto il ghiaccio dopo un anno d’inattività e sono sicuro che ci rifaremo presto”.