Circuito Tazio Nuvolari – Racing Test Predator’s –The parade of the Champions

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La giornata è tipicamente autunnale, non fa freddo ma l’argine del grande fiume che circonda il circuito rallenta solo in parte l’umidità che si condensa in pioggerellina. Ci vorrebbe Gianni Brera, uomo di queste terre, che ha saputo fare di queste atmosfere vera poesia. Ma la consapevolezza che siamo infinitamente non degni a tanto cospetto ci impone di stringerci nel giubbotto imbottito e ritornare alla cronaca dell’evento. E’ comunque giornata di festeggiamenti per questa sfilata dei campioni della Formula Promotion ognuno con la sua fidata Predator’s. Ci sono infatti tutti i protagonisti, uomini e mezzi, e questo apre uno squarcio di sole virtuale quando i motori rompono il silenzio risvegliando tutte le emozioni vissute in questa stagione. La pista leggermente bagnata non desta eccessivi pensieri ai piloti, tutt’al più serve ad aumentare il divertimento. Calcisticamente
potremmo definire l’evento una gara amichevole, ma già dalle libere del sabato si vede che chi scende pista non bada certo a questi particolari, qualche meccanico dovrà fare gli straordinari per sistemare la macchina per l’indomani.
La domenica si apre con prove libere che servono ad un’ultima messa a  punto prima che il cronometro dia il suo responso valido per lo schieramento. Poi si comincia a fare sul serio, anche se certo sinora non si è scherzato, e arrivano i primi responsi. Salvatore Liotti mette in fila Maurice Nesurini, Mario Neri e Daniele Tarani, che ha preso il posto di zio Marco Spadini, intento al box a lucidare tutte le coppe messe in bacheca quest’anno. Seguono, ovviamente, tutti gli altri sino al debuttante Giannicola Cividini. Quasi in conclusione del tempo di prova Alessandro Michetti si gioca la partenza in gara con una rovinosa uscita. Insieme a lui non partirà Paolo Marcon che preferisce un ritorno anticipato verso casa a causa di una fastidiosa  faringite.
La gara, se così si può chiamare, non registra grandi scossoni, Liotti parte molto bene e non sarà più raggiungibile, per gli altri saranno gli errori di uno o dell’altro a determinare la posizione finale, così è per Neri e Tarani che superano Nesurini che rimonterà un errore, ma  solo sino ai piedi del podio. Per tutti un netto miglioramento dei tempi,3/4 sec., grazie alla pista sempre più asciutta. Il tempo migliore è, per l’ennesima volta in stagione, di Mario Neri proprio all’ultimo dei giri in programma. E arrivano così i saluti finali, con vinti e vincitori a meditare sul passato e sul futuro, sui trionfi, le vittorie o gli errori, sulla stagione che è stata e quella che verrà e, come diceva Steve McQueen, se la vita è correre e il resto è soltanto attesa al momento accontentiamoci del resto.
A cornice dell’evento sono stati assegnati i riconoscimenti annuali ai piloti della categoria:
Premio Marco Carrillo al pilota più combattivo, Roberto Fiamingo Coppa “il sogno di Flavio”, Andrea Montorsi Memorial Flavio Di Bari, Marco Spadini
Ricordiamo il nome dei vincitori delle classifiche di categoria:
Trofeo Internazionale Formula Promotion, Marco Spadini
Coppa Europa Formula Promotion Predator’s, Marco Spadini
Coppa Italia Formula Promotion Predator’s, Marco Spadini
Coppa Flamax per Team, Ventricini Racing Team
Trofeo Flavio Di Bari Formula Promotion Predator’s, Maurice Nesurini