Il giro più veloce a Buriram non è sufficiente a consolare Gianni Morbidelli per una vittoria sfumata

A Buriram le premesse delle prove lasciavano sperare e prevedere una domenica da protagonista per Gianni Morbidelli. Dopo la brillante pole position di ieri il pilota pesarese era partito davanti a tutti nella quart’ultima corsa del campionato turismo TCR International Series 2015, ma alla sua Honda Civic (di cui in Thailandia è stata schierata una evoluzione) è stata subito comminata una penalità, un drive-through, per essersi mossa in lieve anticipo rispetto al semaforo. Dopo aver transitato nella corsia box cedendo la posizione di leader allo spagnolo Pepe Oriola, il pilota della WestCoast Racing ha quindi solo potuto recuperare qualche posizione per concludere decimo. Il giro più veloce della giornata, messo a segno su un tracciato a lui molto congeniale, non ha consolato più di tanto l’ex-ferrarista. Il miglior pilota Honda all’arrivo è stato così l’americano Kevin Gleason. Nella seconda corsa Morbidelli, stavolta partito molto bene, era terzo e sembrava avere il potenziale per dare alla Honda la prima vittoria per la Civic nuova versione, ma doveva fermarsi al nono passaggio per le temperature del motore salite fino ai livelli di guardia. Per il team svedese della Honda arrivava un altro giro veloce, di Gleason, mentre la vittoria andava allo svizzero Stefano Comini che con Oriola si giocherà il titolo piloti a Macao in una sfida tutta SEAT.

L’OPINIONE DI GIANNI SU BURIRAM

“Ci tenevo molto a regalare una vittoria al mio ingegnere Paul Ridgeway che qui compiva gli anni, lui ed il team hanno fatto un lavoro eccellente sulla macchina e si meritavano un risultato all’altezza del loro impegno. Purtroppo ho fatto un errore grossolano alla partenza di cui sono il primo ad essere deluso. Nella seconda gara la partenza è stata ritardata perché i commissari di pista hanno dovuto togliere dalla griglia la Opel di Hugo Valente e le temperature del mio motore, che già qui a Buriram ci avevano dato qualche preoccupazione nel fine settimana, sono salite alle stelle. Ho fatto qualche giro e sono anche riuscito a risalire al terzo posto quando Oriola ha sbagliato allargando, ma dovevo sempre tenere un occhio sulle temperature. Ho cercato di uscire spesso dalla scia per far prendere aria al motore, ma la lunga attesa fermi in griglia è stata fatale e mi sono fermato a bordo pista”.