LA PIOGGIA ROVINA IL WEEK END DI DELLI GUANTI JR.

Il pilota pugliese della Baby Race perde l’occasione di entrare in finale a causa della pioggia
E’ stato un week end lungo e un po’ travagliato quello che ha dovuto affrontare Pietro Delli Guanti nella prima di apertura della WSK Champions Cup che si è disputata questo week end sull’Adria Karting Raceway. Sono stati più di 200 i piloti scesi in pista sul tecnico tracciato veneto con la 60 Mini che ha visto schierarsi al via quasi 80 piloti. Il pilota della Baby Race ha iniziato con il piede giusto il suo week end di gara facendo segnare ottimi tempi nelle prove libere del venerdì con distacchi molto contenuti dai piloti TOP. Sabato, in occasione delle varie sfide incrociate di qualificazione alla Pre Finale in programma Domenica, il pilota pugliese chiudeva le quattro manche ottenendo un nono, due ottavi e un ventunesimo tempo (quest’ultimo su pista bagnata). Proprio la scrosciante pioggia caduta in abbondanza sul tracciato rodigino a partire da Domenica mattina ha rovinato i piani di Pietro Delli Guanti e del suo team i quali, dopo un buon warm up, non riuscivano più a far segnare tempi adeguanti a seguito di un pessimo feeling con il mezzo e con molte difficoltà di trazione. In Pre-finale Delli Guanti veniva anche toccato da un avversario nelle battute iniziali ritrovandosi così a fondo gruppo e dovendo dire subito addio ad ogni speranza di poter accedere alla Finale.
Per il pilota della Baby Race il prossimo appuntamento in pista è ora previsto per week end 4-5-6 Marzo sul circuito 7 Laghi di Castelletto di Branduzzo per la prima prova della WSK Super Master Series.
Pietro Delli Guanti: “Il week end era iniziato abbastanza bene con tempi sul giro non distanti dai migliori. Nella nostra categoria non si può sbagliare nulla e ogni piccolo dettaglio fa un differenza incredibile. Purtroppo la pioggia di domenica ha complicato molto le cose facendoci perdere i riferimenti. Il mio kart sia nella sfida finale eliminatoria sia nella pre finale era in grave difficoltà di assetto e i miei tempi sul giro erano sensibilmente più alti rispetto a quelli fatti segnare nel warm up.”