D.A-D.D. con Cicognini-Brizzolara al traguardo della Ronde di Albenga

cicognini_0802

L’equipaggio femminile, testimonial della campagna sociale di D.A.-D.D., nella gara savonese ha sofferto una serie di problemi con la Peugeot 106 che hanno reso quasi rocambolesca la loro gara. Eppure Monica e Roberta sono arrivate in fondo alle quattro speciali maturando una sola convinzione: non si arrendono davanti alle avversità e torneranno a correre insieme per prendersi la meritata rivincita.

L’importante è finire: parafrasando la canzone di Mina, si può dire che Monica Cicognani e Roberta Brizzolara hanno ottenuto il risultato di concludere la Ronde di Albenga. Senza la caparbietà che ha contraddistinto le due liguri, difficilmente la Peugeot 106 della Thundercar Sport di Acqui Terme sarebbe mai arrivata in fondo, ma le due testimonial di D.A.-D.D. hanno sfidato tutte le disavventure che gli sono successe nella quattro prove speciali in programma e sono comunque giunte al traguardo.

Monica Cicognini, apprezzata navigatrice di Alex Broccoli, è tornata al volante di una macchina da corsa per rivivere le emozioni del debutto nei rally che è datato 1997. Dalla prima apparizione con la Fiat Uno Turbo sono già trascorse 300 gare. Insieme a Roberta Brizzolara ha formato un equipaggio tutto femminile che è diventato testimonial di “Drivers against drug and drunk”, il progetto sociale ideato nel 2007 dalla Creo MSC di Geatano Maria Migliore, per sensibilizzare i giovani ─ dai 13 ai 35 anni di età ─ dai rischi della guida sotto l’effetto di droghe e alcol.

La partecipazione alla gara inguana è nata quasi per gioco fra gli amici di Monica, ma troppo in fretta si è trasformata in un’agonia: già dopo la prima prova speciale la Peugeot 106 ha accusato una perdita d’olio del cambio.
“Si era staccato il tappo – racconta Monica – è così, nonostante il rabbocco di lubrificante, saltava puntualmente la seconda marcia. Questa disavventura è seguita ad una notte in bianco che hanno dovuto fare i meccanici della Thundercar Sport perché si era bruciata la guarnizione della testa il giorno prima della gara. È stata un’agonia, perché la vettura che era stata rilevata dalla squadra solo qualche giorno prima ha rivelato una serie di problemi di gioventù: mi sono venuti i crampi alle braccia per inserirla in curva, ma non mi sono voluta arrendere!”.

La Ronde di Albenga, una speciale da ripetere per quattro volte km per un totale di 48 km cronometrati, è diventata in una vera e propria corsa ad ostacoli: “Durante il terzo tratto cronometrato, dopo circa un chilometro dalla partenza, mi sono trovata ferma in mezzo alla strada la macchina che mi partiva davanti. Ho rallentato, ma ho cercato un varco per passare, dal momento che avevo visto il pilota fuori dall’abitacolo incolume. Pensavo di aver schivato il pericolo quando dietro alla curva ho visto il navigatore in mezzo alla sede stradale che stava raccogliendo dei rottami della sua vettura. Meno male che stavo ancora andando piano, perché Fabio Rasoira era ancora in stato di choc dopo il brutto incidente nel quale era rimasto vittima. L’ho evitato davvero per un pelo”.

Insomma in un solo rally ne sono succede tante quante ne possono accadere in una stagione: “E’ vero – prosegue Monica Cicognini – ma non sono certa una che si arrende in fretta. Sembrava che ogni cosa si fosse messa contro di noi, ma alla fine siamo riuscite ad arrivare al traguardo. Con Roberta ci siamo dette che abbiamo già scontato il nostro debito con la fortuna per cui adesso è ancora maggiore la voglia di riprovarci in un altro appuntamento”.
La voglia è di saggiare le qualità della Peugeot 106 Gruppo N potendo scoprirne i limiti agonistici e non i continui problemi tecnici: “Cercheremo gli aiuti necessari – prosegue la sanremese – ma non ci arrendiamo di fronte alle difficoltà. Ero orgogliosa di avere le scritte di D.A.-D.D. sulla macchina e di essere parte di una campagna sociale nella quale credo: è anche per questo che con Roberta abbiamo già deciso di correre insieme un’altra gara. Vogliamo la nostra rivincita dopo la Ronde di Albenga”.

Roberta Brizzolara supporta l’idea: la bella bionda che è segretaria del Motoclub LIGURBIKE è convinta che la coppia al femminile possa togliersi delle soddisfazioni: “Condividere con Monica questa esperienza è stato davvero incredibile: ecco perché credo sia giusto scoprire dove potremo arrivare una volta risolti tutti i guai che ci hanno afflitto sulla macchina”.

Un ringraziamento agli sponsor e partner di D-A.D-D: UNASP Acli e US Acli, Maverik Rally Team, Gomme & Service Team Brunetti, TP Formula, Torino Motor Sport, MG Racing Promogest srl, 007 Racing, AC Brescia, Event by Renzo D’Andrea con il supporto finanziario di Presticar, Depa Communications, Motorzone, Racegarage, Okrally, Caneva Rally School, Crazybox, RDS Caltanissetta, BCC Banco di Credito Cooperativo, MondoGrafica, Licata & Greutol, Gipicar s.r.l., Creativ, One Shop, MA.CA servizi, Outlet Valmontone, Seven Press, AllRace, Il Fatto Nisseno, Class Driver Club, SGB Rally, Imbrò Sport Racing, Island Motorsport, WRO World Rally Organization, il team Jambo, Racing Press, Racepilot, il magazine Golf People, Assoconsulenza San Giorgio SEIN, Navionics, D’Orta, Provincia di Frosinone, Five Marine, Ina Assitalia Loffredo Assicurazioni Latina, Ferrari Technology, Qui Magazine, Sole Luna Production, Race Academy, speed-live.it.

Franco Nugnes
Ufficio stampa D-A.D-D.
www.dadd.eu