SI PREVEDONO DUELLI DI ALTO PROFILO, ALLA 7^ RONDE DELLE MINIERE

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Nomi di rilievo, tra i 49 iscritti alla gara, che si prevede particolarmente “calda” per il confronto da podio. Il pilota locale, con la stessa vettura del 2015, proverà a graffiare, dovendo guardarsi da diversi “notabili” come il siciliano Riolo, il reggiano Ferrarotti, il pavese Scattolon, il bresciano Bondioni e l’evergreen Franco Leoni. Con questa gara prende il via anche la Lombardia Ronde Cup e vi sarà anche la validità come secondo atto del Campionato ERMS.

Questo fine settimana, la zona del piacentino sarà particolarmente “calda”. Un caldo dato dalle sfide che si annunciano assai tirate e spettacolari alla 7^ Ronde delle Miniere, organizzato dalla Scuderia Invicta

L’evento, che sarà anche la prima prova della prestigiosa Lombardia Ronde Cup e secondo atto del Campionato ERMS (per le gare di Emilia Romagna, Marche e San Marino oltre a questa gara ritenuta di forte impatto per la serie), ha fissato il plateau di iscritti a 49 equipaggi, tra i quali vi sono diversi “nomi” del panorama nazionale che fanno appunto presagire un confronto sul campo di alto livello.

Tra essi vi sono alcuni piloti pronti a scendere in campo per allenarsi in vista dei loro programmi sportivi ufficiali, segno che la proposta degli organizzatori, il poter correre per quattro occasioni sulla celebre prova speciale di Veleia, che sfiora i quindici chilometri, sotto il profilo puramente tecnico è stata ritenuta di alto livello.

I MOTIVI SPORTIVI: BOSSALINI CERCA L’ALLORO “CASALINGO”.

Un plateau di piloti di grosso cabotaggio, dotati di vetture di alto livello promettono scintille ed allo stesso tempo impediscono un pronostico facile. Su tutti, tra i 49 iscritti, spicca il nome del locale Elia Bossalini, che dopo “l’argento” del 2015 ci riprova per il successo assoluto con la stessa vettura, una performante Citroen C4 WRC con la quale vuole diventare il classico profeta in patria. Non avrà certamente vita facile: a rendergli tutto dannatamente difficile ci penseranno in diversi, a partire dal pluridecorato siciliano Salvatore “Toto” Riolo, al via con una Peugeot 208 R5, deciso a rifarsi della sfortuna sofferta la passata edizione, ma ci penseranno anche il bresciano Ilario Bondioni (Skoda Fabia R5), il reggiano, Campione Italiano “produzione” in carica Ivan Ferrarotti (Renault Clio R3), in allenamento pre-Campionato Italiano ed il giovane pavese Giacomo Scattolon (Campione Italiano Junior 2014), che con la sua Mitsubishi Lancer Evolution Gruppo N, si preparerà per il Campionato Europeo. Attenzione anche al sempreverde Franco Leoni (Ford Fiesta R5), uno abituato a grandi exploit, ed anche ad Alessandro Ghezzi (Ford Fiesta R5).

Sfida a “due ruote motrici” altamente adrenalinica, quella che si profila tra il piacentino Andrea Carella, in allenamento nelle strade amiche per andare poi ad affrontare una nuova stagione nel Campionato Rally francese ed il piemontese Giorgio Bernardi (che si allena invece per il “tricolore”), entrambi con una Peugeot 208 R2. Nel confronto sarà sicuramente deciso ad inserirsi un altro giovane pronto a tuffarsi nelle onde del tricolore, Kevin Gilardoni, con una Renault Clio R3T.

LE NOVITA’: UN NUOVO SHAKEDOWN ED UN NUOVO QUARTIER GENERALE.

A CASTELL’ARQUATO LA CERIMONIA DI PARTENZA.

Cambierà la conformazione dello Shakedown, il test con le vetture da gara, che verrà svolto nei primi 2,5 chilometri della prova speciale di Veleia, mentre sarà completamente spostato il quartier generale dell’evento, previsto all’Hotel “Le Ruote” di Roveleto di Cadeo, dove avranno svolgimento le Verifiche Sportive, mentre le verifiche tecniche (oltre che il parco partenza, il riordino notturno e arrivo) saranno presso la ditta M&D Costruzioni Meccaniche a Carpaneto.

Confermata, il sabato sera, rimane la cerimonia di partenza a Castell’arquato (dalle ore 19,30), il bellissimo borgo medioevale e città d’arte, che per l’occasione diverrà fulcro del rally, come l’anno scorso.

La gara si compone di 290.560 chilometri totali dei quali 59.600 di distanza competitiva, suddivisa in quattro passaggi dell’unica prova speciale prevista, qui sotto descritta.

A “VELEIA” SPORT MA ANCHE STORIA

Come innanzi accennato, per lo scenario dell’edizione duemilasedici della gara, tornata l’anno passato dopo un periodo di pausa, è stata scelta la Prova Speciale “Veleia”, 14,900 chilometri dal nome preso in prestito dalla storia, oltre che dal passato sportivo. Vale la pena di conoscere la parte storica della gara, del nome “Veleia”, che arriva dall’omonima frazione conosciuta in tutta Italia per gli importanti rinvenimenti archeologici di età romana, un vero museo a cielo aperto. Oltre allo sport, quindi, sarà interessante sfruttare la trasferta per la gara per accrescere le conoscenze del territorio dell’appennino piacentino e le molte sue bellezze.

Parliamo adesso di sport: si parte appena fuori dall’abitato di Gropparello con un tratto veloce e subito arriva una “staccatona” importante , doveroso avere le gomme in temperatura soprattutto nella prima prova dove i concorrenti nel sottobosco troveranno asfalto umido della notte.

Segue un tratto in leggera salita molto guidato fino al paese di Castellana , poi un falsopiano assai veloce, fino al primo intermedio per poi buttarsi “in apnea” in una discesa da affrontare con attenzione per la presenza di avvallamenti. Spettacolari i tornanti ed il passaggio molto stretto nel piccolo paese di Magnani, cui segue un tratto in salita che porta all’abitato di Velleia.

Appena fuori paese, molto bella é l’inversione che porta a Rustigazzo. Riprendendo una parte del percorso del rally di Cremona di qualche anno fa, si giunge all’abitato di Vicanino con tornanti in discesa che metteranno a dura prova la preparazione atletica dei concorrenti ed i freni delle vetture. Sicuramente qualche appassionato con “i capelli grigi” si ricorderà questo percorso all’epoca del famoso “4 Regioni“, quando era ancora sterrato. L’ultimo tratto presenta un falsopiano veloce con rapide curve in successione.

Per il pubblico la strada sarà chiusa dalle 7.30 alle 18.00 circa con un’apertura dopo ogni passaggio dei concorrenti. Prima zona per il pubblico è prevista alla partenza di Gropparello, dove si può parcheggiare in paese. La seconda zona si trova al primo intermedio arrivando dal paese di Groppovisdomo (previsto punto ristoro).

Terzo accesso al fondo valle tra i paesi di Magnani e Velleia arrivando da Carpaneto (previsto punto ristoro).

Quarto accesso al secondo intermedio con bella inversione: vi si accede dal paese di San Michele e Prato Barbieri (previsto punto ristoro). Sempre da Carpaneto si può arrivare al centro paese di Rustigazzo con comodo parcheggio. Per chi vuole godersi tutta la gara stando seduto comodamente al ristorante assaporando le varie delizie piacentine è consigliato la trattoria “Da Dorino“ situata appena fuori dal paese di Rustigazzo, nel senso della prova.

Ultimo accesso per il pubblico al centro paese di Vicanino al terzo intermedio: si accede dal paese di Antognano. Sconsigliato, invece, il fine prova, per motivi di sicurezza e viabilità la strada verrà chiusa a circa 2 chilometri al bivio Parco Provinciale provenendo da Lugagnano.