63° Sanremo Rallye: dopo tre prove, Andreucci in testa a Gara 2 e rally
Con un giorno di ritardo, la pioggia annunciata è arrivata su Sanremo e la seconda tappa del 63esimo Rallye Sanremo, Gara 2 del Campionato Italiano Rally, riparte in condizioni decisamente bagnate. Seguendo lo stesso ordine di partenza di Gara 1, il primo ad affrontare i 25,92 chilometri della Bosco di Rezzo, la prova più lunga dell’intero rally, è Paolo Andreucci al volante della sua Peugeot 208 T16. Il pilota toscano, assistito alle note da Anna Andreussi, trova un ottimo di ritmo di gara nonostante la fitta nebbia che avvolge tutto e tutti e conclude la prova al comando, con il tempo di 17’02” e un decimo. Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, su Ford Fiesta R5 Ldi alimentata a Gpl,inseguono a 9” e tre passando al comando della classifica assoluta del Rallye Sanremo 2016; terzo tempo per la Škoda Fabia R5 di Umberto Scandola e Guido D’Amore. Andreucci e Andreussi si ripetono sulla Colle d’Oggia, 10,8 chilometri a cronometro al termine dei quali mettano tra loro e Scandola-D’Amore 13,1 secondi, un tempo sufficiente a farli balzare in testa alla classifica della 63esima edizione del Rallye Sanremo. Terzi sul podio di prova sono Alessandro Perico e Mauro Turati su Peugeot 208 R5 davanti all’equipaggio Basso-Granai. La terza prova di giornata prima del riordino vede Paolo Andreucci e Anna Andreussi siglare la tripletta. E’ ancora una volta l’equipaggio della Peugeot il più veloce al termine degli 11,48 chilometri della Vignai e staccano tutti in classifica di Gara 2. Classifica che, al secondo posto vede Alessandro Perico e Mauro Turati, secondi in questa speciale, a 53” e 9 decimi, un gradino sopra a Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, quarti in prova a 29” dai vincitori e dietro a Simone Campedelli e Danilo Fappani, quarti su Peugeot 208 R5. Una violenta toccata fa perdere la posteriore destra alla Škoda Fabia R5 di Umberto Scandola, vincitore ieri notte di Gara 1, che termina la prova, consegna la tabella di marcia e si ritira.
Sentite al riordino dopo PS 9
Paolo Andreucci: “ Sono cambiate le condizioni meteo e con la vettura messa a punto per il bagnato è tutta un’altra storia”.
Giandomenico Basso: “Non va bene. E’ evidente che abbiamo scelto una mescola troppo dura e non ci si aspettava la pioggia”.
Alessandro Perico: “Tanta nebbia che va e viene. Difficilissimo tenere il ritmo e facile sbagliare. Forse la gara più impegnativa della mia carriera”.
Simone Campedelli: “La pioggia ha mescolato un po’ le carte. E’ la prima volta che guido la macchina sulla pioggia e va molto meglio di ieri. Sulla prima prova abbiamo trovato tanta nebbia e non ho voluto rischiare troppo”.
Andrea Nucita: “Un giro da dimenticare: abbiamo fatto tre quarti della prima prova con la nebbia; toccato sulla seconda speciale e aperto leggermente una ruota, mandato in crisi i freni e sbagliato la scelta di gomme”.
CLASSIFICA ASSOLUTA DOPO PS9: 1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16) in 32’35.4; 2. Perico-Turati (Peugeot 208) a 53.9; 3. Basso-Granai (Ford Fiesta GPL) a 1’02.5; 4. Campedelli-Fappani (Peugeot 208) a 1’33.5; 5. Nucita-Nucita (Ford Fiesta) a 2’05.5; 6. Michelini-Perna (Citroen DS3) a 2’24.5; 7. Scandola-D’Amore (Skoda Fabia) a 3’00.3; 8. ‘CIAVA’-Michi (Citroen DS3) a 3’17.3; 9. Panzani-Baldacci (Renault Clio) a 3’59.2; 10. Baccega-Menchini (Ford Fiesta) a 4’08.0