Pedro e Baldaccini vincono il Sanremo Rally Storico 2016

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Massimo “Pedro” Pedretti ed Emanuele Baldaccini, su Lancia Delta Integrale, vincono la 31esima edizione del Sanremo Rally Storico, gara valida per il titolo italiano e per quello europeo di specialità. Il bresciano sale sul gradino più alto del podio al termine di una bella e serrata lotta ingaggiata con Luigi “Lucky” Battistolli e Fabrizia Pons, anche loro su Lancia Delta Integrale. La rimonta del pilota vicentino, impreziosita nel finale di gara da una doppia vittoria, sui 25 chilometri della Bosco di Rezzo e sulla Colle d’Oggia, si ferma a soli diciassette decimi di secondo dal vincitore: un battito di ciglia in una gara durata due giorni e conclusa con un tempo di poco inferiore alle due ore. Terzi e primi del loro Raggruppamento sono i valtellinesi Lucio Da Zanche e Daniele De Luis, a bordo della Porsche 911 Rs. La stessa vettura con cui Matteo Musti e Francesco Granata chiudono al quarto posto, 2″4 più veloci della Lancia Stratos Hf di Erik Comas e Jan Noel Vesperini.

CLASSIFICA DOPO LA PROVA SPECIALE SS 11: 1.Pedro, – Baldaccini,E. (Lancia Delta Integrale) in 1:49’27.5; 2.Lucky, – Pons,F. (Lancia Delta Integrale) a 1.7; 3.Da Zanche,L. – De Luis,D. (Porsche 911 RS) a 53.0; 4.Musti,M. – Granata,F. (Porsche 911 RS) a 1’41.1; 5.Comas,E. – Vesperini, J.n. (Lancia Stratos HF) a 1’43.5; 6.Canzian,R. – Verbicara,D. (Opel Kadett GT/E) a 8’33.0; 7.Rossi,M. – Imerito,R. (Porsche 911 SC) a 9’01.0; 8.Finati,M. – Codotto,M. (Fiat Abarth 124 Rally) a 12’26.7; 9.Rimoldi,R. – Frasson,M. (Porsche SC3000) a 13’06.9; 10.Calvetti,F. – Conti,G. (Porsche 911) a 14’18.5

Sentite all’arrivo

Pedro: “Una battaglia infinita prima con Da Zanche poi con Lucky. Sotto l’acqua e nella nebbia abbiamo cercato il massimo delle prestazioni della mia Delta e siamo riusciti a salire sul gradino più alto del podio. Sanremo è una gara con la G maiuscola e quella di quest’anno è stata veramente dura. Vincere così contro grandi avversari è ancora più bello”.

Lucky: “La nebbia nell’ultima prova non mi ha permesso di giocarmela fino alla fine. Un secondo e sette decimi dopo quasi due ore di gara lasciano l’amaro in bocca. Le gare sono queste”.

Da Zanche: “Sotto l’acqua non abbiamo potuto difendere la posizione. Se avesse smesso un po’ prima avremmo potuto cercare ancora il risultato pieno. Una gara fantastica, di quelle al cardiopalma”.