MOLTA EMOZIONE AL PASSAGGIO IN PIEMONTE DELLA SPIRIT OF YVES – CLASSIC RUN 2016
Molta emozione ha suscitato oggi, mercoledì 13 aprile, il passaggio da Biella delle vetture partecipanti alla “Spirit of Yves – Classic Run” 2016, evento per auto storiche in scena questi giorni (12, 13 e 14 aprile) lungo un percorso molto articolato, posto a cavallo fra Italia e Francia.
Una trentina di vetture, alcune anche dei primi decenni del secolo scorso, hanno affrontato ieri un tracciato che le ha portate da Nizza (Francia) a Stresa, con sosta per la notte al Grand Hotel des Iles Borromees. Oggi hanno invece affrontato la lunga trasferta fino a Megeve, con sosta pranzo al Castello di Masino, Domani, giovedì 14, il ritorno in Costa Azzurra, giusto con un ultimo rapido passaggio in Italia, fra il Frejus e il Monginevro.
Fra le vetture più anziane e spettacolari, non ha mancato di farsi notare la splendida Bugatti 40 del 1929 di Mario e Alessandro Casella, come pure la Lancia Astura del 1933 di Ton e Maya Meijer e la mitica Alfa Romeo 8C 2300 del 1932 di Erickson Shirley e Charlene Fuchs. Come dimenticare, però, le numerose Aston Martin, Mercedes Benz, Ferrari e Lancia presenti?
Le vetture, provenienti da Borgosesia, sono entrate in provincia di Biella tramite la strada provinciale 71. Giunte a Pray hanno imboccato la via Valle Fredda per raggiungere Ponzone di Trivero. Dopo un rapido passaggio da Vallemosso e Pettinengo, hanno e attraversato Biella percorrendo le vie Ogliaro, Sella, Cernaia, Carso, Bertodano, Lamarmora e Ivrea. Quindi il passaggio da Occhieppo Inferiore, Mongrando e Zubiena, con l’uscita dalla provincia lungo la Strada della Broglina, sulla Serra.
La “Spirit of Yves” fa parte delle manifestazioni di auto storiche che in questi anni Louis Vuitton, celebre Maison di moda, ha organizzato in giro per il mondo. Non una gara ma un semplice transito, non competitivo, per le vie e le città italiane; appuntamento creato da un gruppo di appassionati francesi in onore di Yves Carcelle, per oltre 20 anni amministratore delegato di Louis Vuitton. Di qui il nome dell’evento, dietro il quale si è posta la Maison, che però ha scelto di non comparire ufficialmente.
A disegnare il percorso, come ogni anno, Renè Metge, celebre pilota francese nonché disegnatore di percorsi che vanta nel suo palmares non solo la 24 Ore di Le Mans, ma anche la vittoria in ben 3 Dakar (nel 1981, nel 1984 e nel 1986) e la soddisfazione di aver tracciato, nel 1992, la famosa Parigi – Mosca – Pechino, sulle tracce del Principe Borghese.