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Bagno di folla per l’incontro fra la Freccia Rossa e il Tempio
della Velocità, due eccellenze italiane. La Bugatti T37 del 1926 guidata da Colpani e Grumelli si aggiudica il Trofeo ACMilano
540 fra le vetture più affascinanti del mondo (450 di 71 marche iscritte alla Mille Miglia e 90 circa dei Ferrari Tribute e del Mercedes-Benz Mille Miglia Challenge 2016) hanno entusiasmato oggi il Tempio della Velocità sfilando nel paddock e dando vita ad una serie di prove, svoltesi sulla pista stradale e sulla storica Sopraelevata, nell’ultima giornata della Mille Miglia 2016.

Per il secondo anno consecutivo si sono così incontrate due icone dello sport motoristico mondiale: la Mille Miglia e l’Autodromo Nazionale Monza.
“Una giornata memorabile”, ha sottolineato il vicepresidente di Automobile Club Milano con delega alle manifestazioni storiche, Geronimo La Russa, “l’incontro fra due eccellenze che fanno grande l’Italia nel mondo”. Un risultato frutto della sempre più stretta e fruttuosa collaborazione fra Automobile Club Milano e Automobile Club Brescia: “Stiamo lavorando – sottolinea l’avv. La Russa – ad un nuovo accordo anche per i prossimi anni perché riteniamo che il passaggio dall’Autodromo di Monza debba diventare immancabile così come, ad esempio, quello dalla Capitale”.

Con la vettura 388, una splendida Mercedes 300 SL Coupé W 198 del 1956, in gara anche il presidente dell’Automobile Club Milano Ivan Capelli. “Vivere in prima persona la Mille Miglia rappresenta un’emozione veramente unica. Non ci sono parole per descrivere il significato di attraversare l’Italia, transitando da città e paesi, e trovare sempre, a qualunque ora, l’entusiasmo della folla, gli applausi di tanti appassionati, bambini, giovani, anziani. E poi arrivare a Monza e percorrere la storica Sopraelevata: davvero un’esperienza eccezionale”.

Vincitori della classifica generale della tappa monzese, elaborata sulla base di cinque prove analogamente all’anno scorso, sono risultati Maurizio Colpani e Pietro Giuseppe Grumelli a bordo della Bugatti T37 del 1926 in corsa con il numero 28. L’equipaggio riceverà questa sera, nella cerimonia conclusiva a Brescia presso il Teatro Grande, lo speciale trofeo AC Milano dedicato ad Alberto Ascari realizzato dallo scultore Gianmaria Bonà.

Foto: Campi