ULTIME ORE DI ATTESA PRIMA DELLE SFIDE AL 23° RALLY ADRIATICO

Tutto pronto, con un plateau di 59 iscritti di alta qualità, per il quarto atto del tricolore rally e secondo del Trofeo Terra, in programma per questo fine settimana.

L’evento proporrà la novità della partenza da Senigallia, una “piesse” spettacolo nell’area adiacente il crossdromo “Tittoni” di Cingoli.

Confermato il quartier generale a Cingoli, il Parco Assistenza a Jesi.

Ultime ore di attesa poi il via alla 23^ edizione del Rally Adriatico, in programma questo fine settimana, quarto atto del Campionato Italiano Rally e secondo del Trofeo Rally Terra, oltre ad avere la validità per il Campionato Regionale ACI Sport, per i trofei Renault e Suzuki, oltre alla Michelin R2 Cup ed al Campionato ERMS.

L’evento organizzato da PRS Group quest’anno conta un plateau di 59 iscritti, con al via molto del meglio del rallismo di alto livello in Italia, che in due giorni di sfide promette agonismo e spettacolo. Due punti fermi, l’essenza delle corse su strada.

LE NOVITA’ SULLA LOGISTICA

C’è molto fermento, intorno alla gara, che oltre a proporre diverse novità sul percorso, per rendere i duelli ancora più incerti ed emozionanti, avrà anche la logistica rivista, pensando a comunicare il territorio e le sue bellezze: la cerimonia di partenza sarà venerdì 27 maggio alle 19,30 a Senigallia al “Foro Annonario” situato nel centro storico, a pochi passi dalla centrale Piazza Roma. L’armoniosa opera in stile neoclassico, progettata nel 1834 dall’architetto Pietro Ghinelli, presenta una pianta circolare sulla quale si alzano 24 colonne in stile dorico che reggono la struttura soprastante formando un portico.

Tanto interesse poi per “piesse” spettacolo “Città di Cingoli”, disegnata nell’area adiacente il crossdromo “Tittoni”, e poi è confermata Cingoli (oramai “Capitale” nazionale dei rallies su terra) come quartier generale oltre che location per l’arrivo di domenica 29 maggio dalle ore 15,30 in Viale Valentini. Jesi è stata nuovamente individuata come luogo per il Parco di Assistenza, cuore pulsante dell’evento.

Sono dodici, le Prove Speciali in programma nei due giorni di gara, per una distanza competitiva di 121,290 chilometri a fronte del totale di 566,490 chilometri. La percentuale di Prove Speciali rispetto al totale del percorso è del 21%.

TANTI MOTIVI SPORTIVI

Le due validità maggiori (Campionato Italiano e Trofeo Terra), oltre ai trofei monomarca ed altre iniziative private conferiscono al Rally Adriatico un alone di grande enfasi, sicuramente il fine settimana che sta arrivando sarà uno degli appuntamenti più avvincenti della stagione.

Sicuramente ci saranno le sfide incrociate tra i protagonisti del tricolore ed i “terraioli”, il che renderà tutto molto appassionante. Per il “tricolore” tutti contro Paolo Andreucci, leader della classifica provvisoria con la sua Peugeot 208 T16 R5. Proveranno a frenarlo l’ex Campione Europeo Giandomenico Basso, che per l’occasione si presenta con una Ford Fiesta R5 a benzina in luogo della abituale a GPL (che usa da due stagioni) ed il tre volte vincitore della gara (2013, 2014 e 2015) Umberto Scandola con la Skoda Fabia R5 ufficiale. Dei tre, chi negli ultimi anni ha avuto di che sorridere in questa gara è stato proprio quet’ultimo, gli altri due hanno invece spesso sofferto momenti sfortunati. Vorranno quindi rivalersi e sfatare il trend negativo delle ultime edizione, Andreucci (Campione in carica, nove volte vincitore del CIR) e Basso, ma tutti e tre dovranno guardarsi bene alle spalle da grandi piloti.

Driver di spessore come il 21enne trevigiano Simone Tempestini (Ford Fiesta R5), fresco vincitore della categoria WRC-3 nel mondiale rally in Portogallo, come anche il romagnolo Simone Campedelli, al suo debutto con la Ford Fiesta R5 alimentata a GPL (quella avuta sinora da Basso), dopo aver corso le precedenti due gare con una Peugeot. In grande ci pensano anche “quelli” del “Terra”, a partire dal leader, il modenese Andrea Dalmazzini (Peugeot 207 S2000), per proseguire con il bresciano Luigi Ricci (Subaru Impreza Gr. N), con il giovane veneto Niccolò Marchioro (Peugeot 207 S2000) ed anche con il Campione in carica Mauro Trentin (Peugeot 208 T16 R5), reduce da un avvio di Campionato, alla Coppa Liburna, con punte di sfortuna, quindi in cerca di rivalsa. Tutte da ammirare, poi, saranno le prestazioni dei sammarinesi Denis Colombini (Skoda Fabia R5) e Daniele Ceccoli (Skoda Fabia S2000), oltre al sempreverde Giovanni Manfrinato (Mitsubishi Lancer EVO IX gr. R), allo svizzero Federico della Casa (Ford Fiesta S2000) ed al teramano Alfredo “Dedo” De Dominicis (Skoda Fabia R5).

L’interesse è doppio ed anche più anche con il fatto che per la corsa tricolore (che prevede due tappe con classifiche separate), coloro che non hanno fatto preventiva iscrizione alla serie non prendono punti ma li tolgono, per cui si dovrà fare molta attenzione alle strategie da adottare, oltre che avere un occhio particolare agli pneumatici, fissati nell’utilizzo per un massimo di 12 per l’intera gara.

Ottimi outsider saranno anche Pablo Biolghini (Peugeot 208 T16 R5), il veronese Luca Hoelbling (Skoda Fabia R5), il piemontese Donetto (Ford Fiesta R5), il trevigiano Bruschetta (Subaru Impreza Gr. N) e l’altro svizzero Stefano Baccega, (Ford Fiesta R5), quest’ultimo in cerca di esperienza sulle strade bianche, mentre tra le “due ruote motrici” del tricolore il leader, il reggiano Ferrarotti (Renault Clio R3) dovrà vedersela con la novità del giovane toscano Panzani (secondo in classifica) al volante di una Citroen DS3 R3 in luogo dell’abituale Renault Clio R3T in quanto il trofeo relativo alla vettura non è previsto in questa gara. Da seguire poi anche l’altro toscano Pisani (Fiat Cinquecento Abarth) e Gilardoni (Renault Clio R3C).

Si prospetta incandescente anche la sfida “Junior”, con il duello annunciato tra il capoclassifica Marco Pollara ed il suo diretto inseguitore, l’ufficiale Peugeot Giuseppe Testa, entrambi su una Peugeot 208 R2. Il leader non ha specifica esperienza su terra, avendovi debuttato lo scorso mese alla Coppa Liburna, ed anche per loro ci sarà da fare i conti con diversi “colleghi” del Trofeo Terra, come il fiorentino Tommaso Ciuffi (Peugeot 208 R2) o anche il pistoiese Pellegrineschi (Renault Twingo R2), visti in gran forma alla prima uscita stagionale di Volterra.

In ambito femminile, sempre per il tricolore, si ripeterà il dualismo alla distanza tra Bea Calvi (Peugeot 208 R2), alle sue prime esperienze su sterrato, e la Campionessa in carica, la massese Corinne Federighi (Renault Clio R3) che invece ha già un poco più di mestiere, sulle strade bianche.