23° RALLY ADRIATICO: PRONTI PER LO START
Tutti verificati, i 59 iscritti alla gara, che prevede quindi sfide di alta qualità.
Il quarto atto del tricolore rally e secondo del Trofeo Terra, propone la novità della partenza stasera alle 19:30 da Senigallia (foro Annonario), una “piesse” spettacolo nell’area adiacente il crossdromo “Tittoni” di Cingoli prevists per domani, ed un percorso in larga parte rivisto.
Partirà questa alle 19,30 dal foro Annonario di Senigallia, il quarto atto del Campionato Italiano Rally, seconda prova anche del Trofeo Rally Terra, organizzato da PRS Group.
La gara è valida anche per il Campionato Regionale ACI Sport, per i trofei Renault e Suzuki, oltre alla Michelin R2 Cup ed al Campionato ERMS.
Hanno verificato tutti, i 59 iscritti alla gara, dei quali due per il Campionato Regionale, che disputerà soltanto la prima giornata di gara. Questa sera, dopo la cerimonia di partenza di Senigallia gli equipaggi trasferiranno quindi nuovamente a Cingoli per il riordino notturno, dove il primo concorrente, Paolo Andreucci, vi entrerà alle 21:00. Domattina gli equipaggi usciranno dal riordino nello stesso ordine di partenza di questa sera, alle 8:01 per affrontare il primo giorno di gara.
Sono dodici, le Prove Speciali in programma nei due giorni di gara, per una distanza competitiva di 121,290 chilometri a fronte del totale di 566,490 chilometri. La percentuale di Prove Speciali rispetto al totale del percorso è del 21%.
LE NOVITA’ SULLA LOGISTICA
Tanto interesse per “piesse” spettacolo “Città di Cingoli”, disegnata nell’area adiacente il crossdromo “Tittoni” e prevists per domani, mentre è confermata Cingoli (oramai “Capitale” nazionale dei rallies su terra) come quartier generale oltre che location per l’arrivo di domenica 29 maggio dalle ore 15,30 in Viale Valentini. Jesi è stata nuovamente individuata come luogo per il Parco di Assistenza, cuore pulsante dell’evento.
TANTI MOTIVI SPORTIVI
Le due validità maggiori (Campionato Italiano e Trofeo Terra), oltre ai trofei monomarca ed altre iniziative private conferiscono al Rally Adriatico un alone di grande enfasi, sicuramente il fine settimana che sta arrivando sarà uno degli appuntamenti più avvincenti della stagione.
Sicuramente ci saranno le sfide incrociate tra i protagonisti del tricolore ed i “terraioli”, il che renderà tutto molto appassionante. Per il “tricolore” tutti contro Paolo Andreucci, leader della classifica provvisoria con la sua Peugeot 208 T16 R5. Proveranno a frenarlo l’ex Campione Europeo Giandomenico Basso, che si presenta con una Ford Fiesta R5 a benzina in luogo della abituale a GPL (che usa da due stagioni) ed il tre volte vincitore della gara (2013, 2014 e 2015) Umberto Scandola con la Skoda Fabia R5 ufficiale. Dei tre, chi negli ultimi anni ha avuto di che sorridere in questa gara è stato proprio quet’ultimo, gli altri due hanno invece spesso sofferto momenti sfortunati. Vorranno quindi rivalersi e sfatare il trend negativo delle ultime edizione, Andreucci (Campione in carica, nove volte vincitore del CIR) e Basso, ma tutti e tre dovranno guardarsi bene alle spalle da grandi piloti.
Driver di spessore come il 21enne trevigiano Simone Tempestini (Ford Fiesta R5), fresco vincitore della categoria WRC-3 nel mondiale rally in Portogallo, come anche il romagnolo Simone Campedelli, al suo debutto con la Ford Fiesta R5 alimentata a GPL (quella avuta sinora da Basso), dopo aver corso le precedenti due gare con una Peugeot. In grande ci pensano anche “quelli” del “Terra”, a partire dal leader, il modenese Andrea Dalmazzini (Peugeot 207 S2000), per proseguire con il bresciano Luigi Ricci (Subaru Impreza Gr. N), con il giovane veneto Niccolò Marchioro (Peugeot 207 S2000) ed anche con il Campione in carica Mauro Trentin (Peugeot 208 T16 R5), reduce da un avvio di Campionato, alla Coppa Liburna, con punte di sfortuna, quindi in cerca di rivalsa. Tutte da ammirare, poi, saranno le prestazioni dei sammarinesi Denis Colombini (Skoda Fabia R5) e Daniele Ceccoli (Skoda Fabia S2000), oltre al sempreverde Giovanni Manfrinato (Mitsubishi Lancer EVO IX gr. R), allo svizzero Federico della Casa (Ford Fiesta S2000) ed al teramano Alfredo “Dedo” De Dominicis (Skoda Fabia R5).
L’interesse è doppio ed anche più anche con il fatto che per la corsa tricolore (che prevede due tappe con classifiche separate), coloro che non hanno fatto preventiva iscrizione alla serie non prendono punti ma li tolgono, per cui si dovrà fare molta attenzione alle strategie da adottare, oltre che avere un occhio particolare agli pneumatici, fissati nell’utilizzo per un massimo di 12 per l’intera gara.
Ottimi outsider saranno anche Pablo Biolghini (Peugeot 208 T16 R5), il veronese Luca Hoelbling (Skoda Fabia R5), il piemontese Donetto (Ford Fiesta R5), il trevigiano Bruschetta (Subaru Impreza Gr. N) e l’altro svizzero Stefano Baccega, (Ford Fiesta R5), quest’ultimo in cerca di esperienza sulle strade bianche. Tra le “due ruote motrici” del tricolore il leader, il reggiano Ferrarotti (Renault Clio R3) dovrà vedersela con la novità del giovane toscano Panzani (secondo in classifica) al volante di una Citroen DS3 R3 in luogo dell’abituale Renault Clio R3T in quanto il trofeo relativo alla vettura non è previsto in questa gara. Da seguire poi anche l’altro toscano Pisani (Fiat Cinquecento Abarth) e Gilardoni (Renault Clio R3C).
Si prospetta incandescente anche la sfida “Junior”, con il duello annunciato tra il capoclassifica Marco Pollara ed il suo diretto inseguitore, l’ufficiale Peugeot Giuseppe Testa, entrambi su una Peugeot 208 R2. Il leader non ha specifica esperienza su terra, avendovi debuttato lo scorso mese alla Coppa Liburna, ed anche per loro ci sarà da fare i conti con diversi “colleghi” del Trofeo Terra, come il fiorentino Tommaso Ciuffi (Peugeot 208 R2) o anche il pistoiese Pellegrineschi (Renault Twingo R2), visti in gran forma alla prima uscita stagionale di Volterra.
In ambito femminile, sempre per il tricolore, si ripeterà il dualismo alla distanza tra Bea Calvi (Peugeot 208 R2), alle sue prime esperienze su sterrato, e la Campionessa in carica, la massese Corinne Federighi (Renault Clio R3) che invece ha già un poco più di mestiere, sulle strade bianche.