A FINE MARZO LA I EDIZIONE “CIRCUITO DEL PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA”

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La gara, iscritta al calendario nazionale ACI/CSAI, partirà e arriverà a Gravina in Puglia. Al via anche un equipaggio del progetto M.I.T.E.  Si correrà il prossimo 31 marzo, a Gravina in Puglia (Bari), la prima edizione del “Circuito del Parco Nazionale dell’Alta Murgia”, gara di regolarità classica per auto storiche e auto moderne iscritta al calendario nazionale ACI/CSAI e organizzata dalla Scuderia San Giorgio di Gravina in Puglia in collaborazione con la Pro Motor Sport di Taranto.

L’evento
La prima edizione del “Circuito del Parco Nazionale dell’Alta Murgia”, evento patrocinato dall’Ente Parco Nazionale dell’Alta Murgia, si svolgerà nell’area naturale del parco, lungo un percorso di circa 170 km che si estende tra i comuni di Altamura, Andria, Corato, Gravina in Puglia, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Minervino Murge e Spinazzola.
Vi prenderanno parte una quarantina di equipaggi provenienti dalle limitrofe regioni Basilicata, Calabria e Molise; ma sono attesi anche equipaggi siciliani e altri provenienti dal centro e dal nord Italia. Tra i partecipanti vi sarà anche un equipaggio con un navigatore non vedente del progetto MITE (acronimo di “Mit”, “Insieme”, “Together”, “Ensemble” nelle quattro lingue europee più diffuse): Claudio Pizzuti, che affiancherà l’esperto pilota Leonardo Fabbri. Va sottolineato che il navigatore, munito di radar redatto in braille, sarà parte integrante della gara e non un semplice passeggero.

I luoghi
La città di Gravina in Puglia, deriva il suo nome dalle “gravine”, ovvero profonde spaccature del terreno che si trovano in tutta l’area su cui sorge.
Il suo territorio, in cui oggi vivono circa 45mila abitanti, è molto ampio (quasi 400mila chilometri quadrati, che ne fanno il 23° comune italiano per estensione), è situato all’estremità della provincia di Bari, al confine sud-ovest tra Puglia e Basilicata.
Parte della città è sulle sponde di un crepaccio profondo, molto simile a un “canyon”, scavato nella roccia calcarea dal torrente Gravina, affluente del fiume Bradano, da cui prendono il nome le note gravine della Murgia.
La città ha una storia antichissima, che può addirittura essere fatta risalire a Paleolitico e Neolitico. Fu abitata dai Greci, occupata dai Romani e poi da Visigoti, Vandali e altre popolazioni barbariche.
Fu molto amata dall’imperatore Federico II di Svevia, che qui realizzò un castello, del quale restano oggi soltanto i ruderi e che serviva a ospitarlo, con i suoi uomini, prima e dopo le battute di caccia che era solito fare nel territorio murgiano

Il Parco
Istituito nel 2004, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia si trova in Puglia e occupa la parte più elevata dell’Altopiano delle Murge, a cavallo delle provincie di Bari e di Barletta-Andria-Trani.
Il confine sud-occidentale dell’area è il suggestivo “canyon” di Gravina in Puglia, città che è sede dell’Ente oltre che della I edizione del “Circuito del Parco Nazionale dell’Alta Murgia”.
Fra le tante bellezze dell’area, poco distante da Gravina in Puglia, vicino ad Altamura, sono da segnalare le impressionati doline carsiche del Pulicchio e del Pulo, che superano rispettivamente i 100 e i 70 metri di profondità. Dalla parte opposta, invece, nel territorio del comune di Andria, vicino a Santa Maria del Monte (a 18 km dalla città) sorge invece Castel del Monte, edificio che fu fatto costruire nel XIII secolo dall’imperatore Federico II e che dal 1996 fa parte dell’elenco UNESCO dei beni considerati “patrimonio dell’umanità”.
In generale il paesaggio del Parco è ricco di creste rocciose, colline, inghiottitoi, cavità carsiche, ripide scarpate e lame; ma anche di estesi pascoli naturali, aree coltive e boschi di querce e conifere. Conserva inoltre una fauna e una flora di grande interesse: non a caso l’area del parco fa parte di una ancor più estesa Zona di Protezione Speciale (Sito di Importanza Comunitaria), a suo tempo istituita per proteggere la locale steppa a graminacee, habitat naturale del Falco Grillaio.
Va ancora ricordato che il percorso della gara passerà a fianco di tombe scavate nella pietra e conservate in siti di grande valore archeologico; e poi ancora di impronte di antichi e giganteschi dinosauri, impresse sulle superfici di strato affioranti in alcune cave di pietra ormai esaurite.

Il Progetto MITE
Il Progetto MITE è stato creato nel 2000, a Brescia, da Gilberto Pozza che, con Bruno Ferrari, collega di lavoro con la passione per le auto da rally, partecipò quell’anno per la prima volta al RAAB (Rally dell’Alto Appennino Bolognese) come navigatore, nonostante fosse portatore di un grave handicap visivo. MITE, acronimo di “Mit”, “Insieme”, “Together” ed “Ensemble”, nelle quattro lingue europee più diffuse, si rivolge a tutti i non vedenti e ipovedenti che intendono provare l’ebbrezza dell’automobilismo. Coinvolge piloti più o meno esperti, che desiderano partecipare a questo progetto di solidarietà sociale che consente il coinvolgimento di ipo e non vedenti nel mondo attivo dello sport, in particolare rally e gare di regolarità: dimostrando che “insieme” si può partecipare ma anche vincere.

La Scuderia San Giorgio
Nata nel 2008 dalla passione per le auto storiche di Giuseppe Guglielmi (che ne è il presidente), Vitantonio De Vincenzo (vice presidente) e Antonio D’Alesio (segretario), la Scuderia San Giorgio, di Gravina in Puglia, ha oggi equipaggi che partecipano da diversi anni al Campionato Italiano di Regolarità Auto Storiche e ad altre gare per auto moderne, con buoni risultati assoluti e di raggruppamento.
Nel sito Internet della Scuderia, on line all’indirizzo di rete www.scuderiasangiorgio.org, è disponibile il programma dettagliato dell’evento, nonché i moduli di iscrizione alla gara. Le iscrizioni resteranno aperte sino al prossimo 25 marzo 2012.

Per l’Ufficio Stampa: Massimo Gioggia