L’impegno dei freni delle Formula 1 sull’Hockenheimring ai raggi X
Dal 29 al 31 luglio l’Hockenheimring ospita il 12° appuntamento del Mondiale 2016 di Formula 1. Posizionato nel Land Baden-Wurttemberg, l’Hockenheimring ha ospitato il GP di Germania dal 1977 al 2006, fatta eccezione per il 2005. Ultimamente, invece, dopo essere stato ridisegnato da Hermann Tilke, si è alternato con il Nurburgring, conservando la titolarità della gara solo negli anni pari: 2008, 2010, 2012 e 2014. Con velocità medie sul giro che superano i 220 km/h, il circuito di Hockenheim è tra i più veloci del campionato. La prima parte del tracciato è molto rapida e non presenta grandi staccate. A partire dalla curva 8 invece il tracciato si fa più guidato e diventa fondamentale il carico aerodinamico. Secondo i tecnici Brembo, che hanno classificato le 21 piste del Mondiale usando una scala da 1 a 10, l’Hockenheimring rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. La pista tedesca si è meritata un indice di difficoltà di 6, identico al valore ottenuto dai circuiti di Barcellona e Shangai. L’impegno dei freni durante il GP I piloti fanno ricorso ai freni solo 8 volte ogni giro per una percentuale del 19 % sulla durata complessiva della gara. In Formula 1 però frenare poche volte spesso equivale a farlo in maniera molto decisa: non a caso la decelerazione media al circuito di Hockenheim è di 3,6 g. Più contenuta rispetto ad altre piste l’energia dissipata in frenata da ogni vettura durante l’intero GP: 123 kWh, vale a dire un quarto dell’energia elettrica consumata durante una partita di calcio dai pannelli colorati dell’Allianz Arena di Monaco di Baviera. Dalla partenza alla bandiera a scacchi, ciascun pilota esercita un carico totale sul pedale di 58 tonnellate, cioè il peso di 3.800 casse di birra. Le frenate più impegnative Delle 8 frenate dell’Hockenheimring nemmeno una è classificata dai tecnici Brembo come impegnativa per i freni, ma ben 7 sono di media difficoltà e solo una è light. La più pesante in assoluto è il tornantino Spitzkehre (curva 6) perché condensa la velocità massima e la minima del tracciato in pochi metri: le monoposto vi arrivano a 333 km/h e frenano per 1,49 secondi, per scendere a 70 km/h in soli 126 metri, equivalente alla lunghezza di 27 Porsche 919 Hybrid, vincitrice alla 24 Ore di Le Mans. Uno sforzo non da poco per l’impianto frenante e per gli stessi piloti, che affrontano una decelerazione di 4,3 g. Invece, considerando il carico sul pedale, il valore più alto (132 kg) è esercitato alla Einfahrt (curva 2) e alla curva 8, anche se il tempo di frenata è minore perché la velocità di arrivo non supera di molto i 300 km/h. Notevole anche il carico sul pedale alla Onkokurve (curva 12): 107 kg che servono a tagliare la velocità di una settantina di km (da 294 a 225 km/h) in soli 62 metri, cioè meno della lunghezza della Porta di Brandeburgo. Vittorie Brembo Le monoposto con freni Brembo hanno vinto 19 edizioni del GP di Germania, di cui 4 con Michael Schumacher. Incredibilmente invece la Red Bull così come Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen non sono mai riusciti a vincere all’Hockenheimring.