Il GP della Repubblica Ceca della MotoGP secondo Brembo
Ai raggi X l’impegno dei sistemi frenanti della classe regina all’Automotodrom Brno Dal 19 al 21 agosto l’Automotodrom Brno ospita l’11°appuntamento del Mondiale 2016 della MotoGP. Conosciuto come Masaryk Circuit, in onore del primo Presidente della Cecoslovacchia (Tomas Masaryk), è stato ridisegnato a metà anni Ottanta sulle ceneri del tracciato di oltre 29 km realizzato negli anni Trenta e dei successivi, che sono stati teatro di gare del Campionato del Mondo a partire dal 1965. Pur essendo lungo 5,4 km è un tracciato caratterizzato da ampi curvoni e da pochi rettilinei: il più lungo misura infatti solo 636 metri. Ad aumentare le difficoltà tecniche della pista di Brno contribuiscono i numerosi cambi di pendenza, con salite che raggiungono i 7,52 gradi e discese di 5 gradi. Secondo i tecnici Brembo, che hanno a che fare con tutti i piloti della MotoGP (Brembo fornisce il 100% dei piloti della classe regina), l’Automotodrom Brno rientra nella categoria dei circuiti impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, ottenuto anche dalla pista di Spielberg e dai tracciati spagnoli di Jerez ed Aragon. L’impegno dei freni durante il GP Quasi tutte le 14 curve della pista prevedono l’impiego dei freni e ciò spiega perché dalla partenza alla bandiera a scacchi i piloti utilizzano i freni per oltre 13 minuti. La presenza di una sola staccata da affrontare ad almeno 300 km/h si traduce, invece, in una decelerazione media piuttosto contenuta: 1,17 g. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno nell’intero GP il valore sfiora i 12 quintali ed equivale al peso di 130 pneumatici da 16 pollici per auto. Le frenate più impegnative Delle 11 frenate del circuito di Brno nessuna è considerata altamente impegnativa per i freni; mentre 7 sono di media difficoltà e 4 sono light. La prima curva (Frantisek Stastny), dopo il traguardo, leggermente in discesa, è teatro della frenata più lunga: 260 metri, equivalenti ad 11 campi da tennis, per passare da circa 310 km/h a 126 km/h in soli 4,6 secondi. Quella invece più impegnativa per l’impianto frenante si trova alla curva 3: i piloti esercitano un carico di 6,1 kg sulla leva e subiscono una decelerazione di 1,5 g per scendere da 291 a 109 km/h in 234 metri. La più lunga in termini di tempo di utilizzo dei freni è quella della curva intitolata a Kevin Schwantz (la curva 10): ai piloti servono 236 metri per impostare la curva a 103 km/h, dopo aver raggiunto i 273 km/h. La frenata più modesta è invece alla curva 9, perché le moto perdono poco più di 20 km/h prima di immettersi sul rettilineo che porta alla curva intitolata al texano. Vittorie Brembo Dal 1993, anno in cui ha preso la denominazione di GP della Repubblica Ceca, le moto con freni Brembo si sono aggiudicate tutte le 23 edizioni della gara delle 500-MotoGP. Cinque di queste vittorie le ha ottenute Valentino Rossi, che proprio a Brno, con un’Aprilia 125, ha ottenuto 20 anni fa la sua prima vittoria nel Mondiale.