DOMENICA TORNA IL CIRCUITO DI MILANO
Oltre cinquanta vetture degli Anni Venti, Trenta e Quaranta. E con loro anche due ultracentenarie. Due tappe con partenza e arrivo in via Marina, dove vi sarà l’esposizione delle vetture. Una manifestazione che ricalca le competizioni svoltesi a cavallo del secondo conflitto mondiale.
Dopo 80 anni torna il circuito di Milano. Su iniziativa della Commissione Sportiva dell’Automobile Club Milano domenica 25 settembre alle ore 9.30 prenderà il via una manifestazione che rievoca quelle svoltesi nella seconda metà degli Anni Trenta e Quaranta e che videro trionfare l’Alfa Romeo lungo i viali del Parco Sempione.
Oltre 50 le vetture in gara che costituiranno un vero e proprio museo viaggiante lungo i 20 chilometri circa di tracciato da percorrere due volte (una per ognuna delle due tappe in programma) e che attraverserà la città toccando e lambendo, fra l’altro, il Quadrilatero della Moda, Porta Nuova, l’Arco della Pace, la Fiera Campionaria, Porta Magenta, Il Giardino della Guastalla, il Tribunale, il tutto con partenza ed arrivo in via Marina.
Il programma della manifestazione, a cui parteciperanno alcuni fra i più importanti regolaristi nazionali, prevede le verifiche sportive a partire dalle ore 7.30 e, dopo il briefing di gara, la presentazione delle auto e la partenza della prima tappa alle 9.30.
La conclusione, al termine della seconda e conclusiva tappa, con l’arrivo delle ultime vetture, è prevista fra le 13.00 e le 13.30. Per la gioia degli estimatori, tutte le auto, in attesa dei risultati previsti attorno alle ore 15.00, saranno esposte lungo via Marina.
Ognuna delle 53 vetture iscritte rappresenta un importante pezzo di storia, a partire dalle ultracentenarie Seabrook RMC del 1911, prodotta dalla Regal MotorCar Company di Detroit per il mercato britannico, e Lancia Theta del 1914, vettura costruita fino al 1918 innovativa per l’epoca per le sue dotazioni.
Da segnalare, fra le tante, la Fiat Torpedo 2.8 Ministeriale “Alcinoo” del 1939: l’esemplare presente domenica ebbe come primo proprietario re Vittorio Emanuele III (che le assegnò il nome di un suo cavallo) e fu utilizzata inizialmente dal principe Umberto e dalla principessa Maria José. Dopo la seconda guerra mondiale fino al 1962, fu acquisita dalla Presidenza della Repubblica ed utilizzata dai presidenti Enrico De Nicola, Luigi Einaudi, Giovanni Gronchi e Antonio Segni.
Al volante di un’altra Fiat, una 501 Sport del 1924, parteciperà alla manifestazione il presidente dell’Automobile Club Milano, Ivan Capelli.
“Per un giorno, grazie a questa rievocazione, ci tufferemo tutti nell’atmosfera di gare cittadine che erano fondamentali negli Anni Trenta per poter sviluppare le tecnologie e per offrire alle vetture una vetrina per possibili acquirenti.
Tutto era molto diverso rispetto ad oggi: macchine molto pesanti con grandi volanti necessari per sterzare, piloti abbigliati in maniera molto “casual”, spettatori disseminati lungo la pista anche ai limiti delle traiettorie in condizioni di insicurezza oggi impensabili. Un’epoca di grandi piloti – Nuvolari, Varzi, Trossi, Farina, ecc. – che il pubblico amava e seguiva con grande passione e partecipazione”.
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L’edizione 2016 del “Circuito di Milano”, prima rievocazione, riporta alle tre storiche edizioni che si svolsero nel 1936, nel 1937 e nel 1946 (transitando nei pressi dell’Arena, dell’Arco della Pace e del Castello).
Era il 28 giugno 1936 quando le strade della città di Milano, precisamente i viali adiacenti e interni il Parco Sempione, passando anche dall’Arco della Pace, dall’Arena e dal Castello sforzesco, furono teatro di due appassionanti gare riservate alle vetture fino a 1500 cc. e a quelle oltre 1500. Nella prima si impose Carlo Felice Trossi che precedette Emilio Villoresi, entrambi su Maserati, mentre nella seconda, dove vi fu una griglia con 12 monoposto, si sviluppò un gran duello fra l’Alfa Romeo di Tazio Nuvolari e l’Auto Union di Achille Varzi: vinse il Mantovano Volante ad una media di oltre 97 chilometri all’ora.
Il Circuito di Milano venne riproposto l’anno successivo (anche in considerazione dell’enorme entusiasmo suscitato fra gli appassionati che fecero registrare il tutto esaurito), quando si imposero Eugenio Siena fra le “vetturette” ed ancora Tazio Nuvolari su Alfa Romeo alla media di 103,6 km/h. Dietro di lui altre due vetture del Biscione, condotte dal futuro primo campione mondiale della moderna Formula 1, Giuseppe “Nino” Farina e dallo svizzero Hans Ruesch. Solo quarta l’Auto Union del tedesco Rudolf Hasse.
La terza ed ultima edizione del Circuito di Milano si svolse dopo il secondo conflitto bellico mondiale e si tenne nel 1946 su un tracciato rinnovato. La gara, che prevedeva due batterie e una finale, registrò ancora il predominio dell’Alfa Romeo con tre vittorie conseguite da Achille Varzi, Consalvo Sanesi e Carlo Felice Trossi. Nella gara conclusiva, davanti a circa 100 mila spettatori, si registrò la media più elevata della giornata: quasi 90 km/h.
Anche l’anno successivo si corse sulle strade della città, precisamente nel quartiere Fiera, ma per il primo Gran Premio d’Italia del dopoguerra (l’Autodromo di Monza era ancora inagibile): per la cronaca, fra i 24 partenti si impose Carlo Felice Trossi
ancora con una vettura del Biscione.