A Sepang il podio mette la parola fine alla trasferta “dimezzata” di Gianni Morbidelli

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Stavolta la TCR Series ha assicurato ai tifosi della Formula 1 presenti in attesa degli eventi del Gran Premio di Malesia un buon spettacolo, malgrado qualche inevitabile safety-car. Purtroppo nello spettacolo di Sepang Gianni Morbidelli ha potuto interpretare il suo ruolo sul palcoscenico solo il sabato, concludendo terzo. Invece nella gara del venerdì non aveva nemmeno potuto prendere il via per l’ennesimo esasperante problema all’idroguida sulla sua Civic. Se per la Honda le cose non sono andate così male a Sepang, con due vittorie assolute per Roberto Colciago e Kevin Gleason, Morbidelli invece non ha avuto tregua nemmeno nella gara che lo ha visto tornare a podio. L’idroguida, nonostante i tentativi del team WestCoast Racing di curare questa “piaga”, ha ricominciato a dare segni di malfunzionamento ed il pesarese ha lottato con questo avversario “in casa”, ancor prima che con la Golf del campione in carica Stefano Comini e poi con la Léon del leader del campionato TCR Series James Nash, alle cui spalle ha tagliato il traguardo.

L’OPINIONE DI GIANNI SU SEPANG

“C’è chi mi ha fatto notare che oggi sul podio ero l’unico pilota che non sorrideva. E’ vero, ma purtroppo sono qui a penare con questo problema all’idroguida dall’inizio dell’anno, e devo sottolineare che non è assolutamente una cosa che imputo al team WestCoast Racing. Sono dispiaciutissimo per l’impegno che ci mettono ogni giorno e sono davvero frustrato oltre ogni limite, come loro. L’unica cosa di cui sono felice è che si avvicina la fine della stagione, ad essere sinceri. Se devi pensare continuamente a cosa ti sta per combinare lo sterzo invece che a guidare non è che la tua performance ne guadagni”.