Un Appennino Reggiano in chiaroscuro per Bierremotorsport-SportAuto Manicardi
La partecipazione delle due Peugeot 208 del team modenese alla bella gara organizzata da Grassano Rally Team si conclude con la vittoria di classe R2B di Giorgini-Prete (foto Dino Benassi) e con l’amaro ritiro di Gazzotti-Torri (foto Massimo Carpeggiani).
Gioia e disappunto: con questi sentimenti contrastanti Bierremotorsport-SportAuto Manicardi lascia la vicina San Polo d’Enza per far ritorno nel suo quartier generale di Modena. La spedizione nella vicina provincia Reggiana porta infatti nel carniere biancorosso una nuova ed emozionante vittoria di classe, ma sciroppa d’altra parte un inatteso ko subìto dall’altra vettura in gara.
Lo spumante è tutto per il giovane equipaggio di Reggio Emilia composto da Nicolò Giorgini e Dario Prete: partiti con legittime velleità d’alta classifica ma consapevoli di doversi confrontare con altri equipaggi molto agguerriti e competitivi, i due ragazzi del capoluogo confezionano una gara da incorniciare; supportati sul piano strategico dal direttore tecnico Marcello Manicardi, Nicolò e Dario vanno in crescendo, divenendo incontenibili nelle ultime tre prove disputate, proprio mentre le condizioni meteo e della strada si fanno sempre più insidiose: guarda caso, la Peugeot 208 numero 26 incassa due vittorie proprio nelle ultime prove speciali, quando umidità e nebbia mandano in crisi un po’ tutti.
Successo sacrosanto, che testimonia inequivocabilmente la crescita
dell’equipaggio locale in questo 2016, sotto la sapiente guida di Ivano Berselli e Marcello Manicardi.
Purtroppo, però, c’è anche un rovescio della medaglia: ed è rappresentato dal prematuro ritiro per noie meccaniche del pilota di
Baiso Virgilio Gazzotti e del suo navigatore rotegliese Enzo Torri. Un
ko che fa male. Sia perché, in casa Bierremotorsport-SportAuto Manicardi, i ritiri per motivi tecnici sono un evento tanto raro quanto indigesto, sia perché comporta l’appiedamento di Virgilio ed Enzo, ovvero, prima di tutto, due amici di lunga data della squadra modenese.
“Siamo abbattuti per quel che è successo a Virgilio – argomenta Marcello Manicardi a motori appena spenti – e non ce ne diamo pace. Ci rifaremo con lui al più presto, questo è certo, ma ci dispiace che non abbia potuto portare a termine la gara di casa. Ci consoliamo, d’altra parte, grazie alla meritata vittoria di Nicolò e Dario, autori di una splendida gara d’attacco ma condotta tutta con la testa. Direi che Nicolò ha espresso all’Appennino Reggiano il meglio di sé, sciorinando la prestazione più convincente di questa stagione”.
Ed eccolo, allora, Nicolò Giorgini: “Speravo molto nella variabile-meteo, ben consapevole che, alla resa dei conti, avrebbe anche potuto giocarci contro. Invece, è andato tutto bene: abbiamo fatto le
giuste scelte di pneumatici, anche magari azzardando un po’, come accaduto sul secondo passaggio a Buvolo. L’ultima prova, a San Polo, è stata la più difficile e brutta della mia carriera, perché si vedeva
appena oltre il muso della macchina. Se abbiamo vinto è molto per merito del mio navigatore Dario Prete, che ha saputo tenermi tranquillo e, nel contempo, non ha mai perso un colpo con le note. La macchina è stata perfetta, così come la squadra, con la quale mi sono trovato alla perfezione. E così è arrivata questa gioia, in parte inattesa, proprio nell’esordio nella gara che mi ha fatto appassionare, tanti anni fa”.
Inevitabilmente laconico il commento di Virgilio Gazzotti: “Mi pesa non aver finito l’Appennino Reggiano, ma questi sono i rally. Non ho niente da recriminare, so che la squadra ce la mette sempre tutta. Archivio questa partecipazione alla mia gara di casa tenendo, di buono, il divertimento che mi ha dato tornare a correre su queste strade così belle ed il piacere di averlo fatto con gli amici della Bierremotorsport-SportAuto Manicardi”.