Un problema di motore mette fine all’avventura di Matteo Cairoli e dei suoi compagni del team Manthey Racing nella 24 Ore di Daytona

Doveva essere un debutto con un epilogo diverso, quello di Matteo Cairoli nella 24 Ore di Daytona, primo degli appuntamenti della IMSA WeatherTech SportsCar Championship che è andato di scena questo fine settimana. Il pilota comasco, al volante della Porsche 911 GT3 R del team Manthey Racing che per l’occasione divideva con Sven Müller, Reinhold Renger, Harald Proczyk e Steve Smith, ha visto infatti svanire il sogno di concludere la sua avventura in una delle gare più prestigiose del mondo dopo circa due ore e mezza.

A mettere definitivamente fine alla sua esperienza nella classica “maratona” americana, è stato infatti un problema di motore. “Peccato, perché fino a quel momento la vettura era molto veloce – ha commentato Cairoli – Ho guidato per 60 minuti. Io e i miei compagni fino al momento del ritiro eravamo costantemente a ridosso delle posizioni di testa”.

Per il giovane lombardo, rimane dunque la soddisfazione di aver stampato il quarto tempo della classe GTD al termine delle qualifiche di giovedì. Una prestazione degna di nota, ottenuta su un circuito che prima di allora non aveva mai visto e con una vettura dotata di un tipo di freni e pneumatici differenti da quelli abitualmente impiegati.

A sole due settimane dalla 24 Ore di Dubai, in cui aveva ottenuto il secondo piazzamento assoluto sempre con i colori del team Manthey Racing, di sicuro ci sarebbe stato bene un ulteriore risultato di rilievo. Ma questa volta le cose non sono andate per il verso giusto.