64° Rallye Sanremo: dopo le prime quattro speciali, Andreucci al comando
Alle dodici in punto di un un caldo venerdì di primavera è regolarmente partito, il 64° Rallye Sanremo, seconda prova del Campionato Italiano Rally. Sulla pedana posizionata in Corso Imperatrice, sotto il Casinò, per rivivere il fascino e le suggestioni ritrovate in una foto da cartolina del passato, sono sfilati, uno dopo l’altro, i 59 equipaggi ammessi al via. Con il numero 1 sulle portiere della sua Hyundai i20, Hayden Paddon, in equipaggio con Sebastian Marshall, è il primo a far registrare un tempo sulla speciale di apertura di questa edizione del Sanremo, i 10,66 chilometri della Bignone, preceduto da Miki Biasion, apripista del rally con la 124 Abarth. Il pilota neozelandese conclude la prova con il tempo di 6’53”1, tre secondi netti più lento di Paolo Andreucci e Anna Andreussi che, su Peugeot 208 T16, mettono la firma sulla prova davanti a Umberto Scandola e Guido D’Amore su Škoda Fabia R5. Terzo tempo, a 1”9 dai primi, per Simone Campedelli, il vincitore del primo rally stagionale valido per il tricolore, al volante di una Ford Fiesta R5 e assistito alle note da Pietro Elia Ometto. La seconda speciale, la San Romolo con i suoi 14,24 chilometri contro il tempo, vede la vittoria di Umberto Scandola e “Gillo” D’Amore che, con il tempo di 9’06”1, balzano al comando della classifica provvisoria davanti a Paolo Andreucci e Anna Andrussi, qui secondi con il tempo di 9’07”5. Ancora una volta terzo Simone Campedelli a 3”2 dai vincitori di prova. I 7,4 chilometri della Semoigo registrano un nuovo cambio al vertice: Paolo Andreucci chiude davanti a tutti con il tempo di 5’17”3 e torna in testa alla classifica parziale davanti a Simone Campedelli che sigla il secondo tempo di speciale, a 1”7 dal garfagnino. Alessandro Perico, su Škoda Fabia R5 con Mauro Turati, sale sul gradino più basso del podio della Semoigo e, dopo tre speciali, transita in quarta posizione. Davanti a lui in classifica assoluta il neozelandese Paddon che “approfitta” della foratura della posteriore sinistra accusata in prova da Umberto Scandola che termina con il nono tempo davanti al sedicenne finlandese Kalle Rovanpera, a Sanremo su una Peugeot 208 T16. La quarta speciale, secondo passaggio sulla Bignone e ultima prova prima del riordino, vede Andreucci-Andreussi siglare ancora una volta il miglior tempo, 6’44”8 che migliora di quasi sei secondi il precedente crono. Seconda piazza per Paddon-Marshall che entrano in riordino al terzo posto della classifica assoluta. Prima di loro Campedelli-Ometto che siglano il quarto tempo della speciale, a quattro decimi da Umberto Scandola e Guido D’Amore che terminano il primo giro di prove del Sanremo 2017 in quinta piazza, preceduti da Alessandro Perico e Mauro Turati.
Dopo il lungo riordino e il parco assistenza, i protagonisti di questo 64° Rallye Sanremo affronteranno, alla luce delle fanaliere, i quasi sessanta chilometri che, suddivisi in due prove, concluderanno la prima – lunga – giornata di gara. Via della Mini Ronde alle ore 22.50. A colmare l’attesa, alle ore 17.50, dal centralissimo corso Imperatrice, partiranno i quarantuno protagonisti del 32° Sanremo Rally Storico, secondo appuntamento del Campionato Italiano Rally Autostoriche. Ad aprire le danze, su Lancia Delta Integrale, “Lucky” e Fabrizia Pons.
ASSOLUTA DOPO PS4:1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16) in 6’50.1; 2. Scandola-D’Amore (Skoda Fabia) a 0.9; 3. Campedelli-Ometto (Ford Fiesta) a 1.9; 4. Paddon-Marshall (Hyundai I20) a 3.0; 5. Nucita-Vozzo (Skoda Fabia) a 3.4; 6. Perico-Turati (Skoda Fabia) a 6.0; 7. Chentre-Florean (Hyundai I20) a 12.2; 8. Rusce-Farnocchia (Ford Fiesta) a 15.8; 9. Ferrarotti-Caputo (Ford Fiesta) a 17.4; 10. Chewon-Martijn (Hyundai Ngi20) a 18.2
Sentite al riordino
D’Amore [navigatore di Scandola, n.d.r.] – E’ andata bene fino alla terza prova dove abbiamo trovato un sassso all’uscita di una curva che ci ha bucato la posteriore sinistra. Dispiace ma è ancora lunga.
Paddon – Per il momento va molto bene e non pensavamo neanche di essere così avanti. Siamo terzi e ci stiamo divertendo molto su queste strade che non conosciamo ma sono bellissime e non vediamo l’ora di fare la notturna.
Campedelli – Siamo partiti abbastanza bene anche se non ho ancora trovato la confidenza con la vettura che avevo al Ciocco ma ce lo aspettavamo perché non abbiamo fatto test prima della gara e ieri nello shake down non siamo riusciti a fare molti giri. Un primo giro di prove in cui noi abbiamo tenuto comunque bene e gli altri sono andati molto forte e va dato loro merito. Se riusciamo ad azzeccare due o tre modifiche, credo potremmo migliorare.
Perico – Sono molto molto contento del lavoro fatto. Dal Ciocco ho fatto un grosso passo in avanti e i distacchi si sono accorciati.
Andreucci – Bene le prime quattro prove e, secondo me, abbiamo un buon pacchetto tra macchina e gomme perché siamo riusciti ad andare forte senza prendere eccessivi rischi. La classifica ci sorride ma ora, con la notte, si apre un capito tutto da scrivere.
Rovampera – Tutto bene tranne le note di cui, non potendole scrivere io, non mi fido troppo per cui freno troppo presto e guido con eccessiva cautela. Sono qui per fare esperienza, la macchina va bene e miglioro prova dopo prova.
Andolfi jr – Tutto bene, peccato la scelta delle gomme montate, troppo morbide, perché non ho fatto test con le dure.
Ferrarotti – Non va bene. Abbiamo toccato sull’ultima prova aprendo una ruota con conseguente arretramento in classifica. Cerchiamo comunque di sistemare le cose e di continuare al meglio.
Pollara – Siamo andati bene, sia con le gomme sia con l’assetto. Siamo primi dello junior, bravi a non commettere errori, e speriamo di continuare così.