TABARELLI BRILLA AL DOLOMITI PER UNA SPECIALE

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Il portacolori di Pintarally Motorsport, dopo il terzo tempo assoluto sul crono di apertura, entra in un calvario che lo accompagnerà sino al momento del ritiro.

Che il 2° Dolomiti Rally Day non fosse una passeggiata per Daniele Tabarelli lo si era inteso sin dalla vigilia, sia per la nutrita rosa di pretendenti al successo sia per la ruggine accumulata in quasi un anno di stop, ma la sequenza di problemi, di natura tecnica, piovuti sulla testa del portacolori di Pintarally Motorsport avrebbe piegato la resistenza di chiunque.
In gara con una Mitsubishi Lancer Evo IX di gruppo N, messa in campo dal team ATS Motorsport di Lavis, e ritrovato al proprio fianco l’amico Simone Gaio, riformando una coppia vincente capace di siglare due assolute nel 2014, l’evento agordino sembrava avere le giuste carte in regola per un ritorno da prim’attore.
La speciale di apertura, quella di “Agner”, andava a confermare questa sensazione con il pilota trentino che staccava il terzo tempo assoluto a 2”9 dalla Citroen DS3 di Carella e a soli sei decimi dalla Renault Clio Super 1600 di Pasquini.

“Al Sabato abbiamo vissuto una giornata davvero travagliata” – racconta Tabarelli – “perchè, provando la vettura nel tardo pomeriggio, abbiamo accusato da subito problemi di potenza ed al bang. Dopo ore di tentativi siamo riusciti a trovare un compromesso accettabile, seppur non ottimale, per poter prendere il via ed il tempo segnato sulla prima prova speciale lascia intendere quale fosse il nostro potenziale. A due chilometri dal fine la Lancer ha cominciato a rantolare, andando a tre, sino a quando si è staccata completamente la marmitta.”

Archiviato il primo impegno di giornata le sorprese per Tabarelli non sono finite.

“Legata la marmitta con il filo di ferro” – aggiunge Tabarelli – “siamo entrati nella successiva speciale affrontandola a tre cilindri. A quel punto l’obiettivo era cambiato e dovevamo puntare ad arrivare solamente alla service area. Nel trasferimento verso il riordino ci ha abbandonato anche la turbina ma, fortunatamente, siamo arrivati.”

Durante la service area lo staff di ATS Motorsport ha lavorato duramente per rimettere in condizioni ideali la Mitsubishi, rischiando di essere squalificati per fuori tempo massimo.
L’impegno messo, con la sostituzione di tutto il possibile, non ha però dato i frutti sperati e sulla seconda tornata sulla “Agner” Tabarelli ha optato per la chiusura della partita, ritirandosi.

“I ragazzi ce l’hanno messa davvero tutta” – sottolinea Tabarelli – “per cercare di risolvere il problema, lavorando sino all’ultimo minuto disponibile prima dell’esclusione, ma purtroppo non era il nostro weekend. Dopo aver pagato quattordici minuti di ritardo, al controllo orario di uscita dalla service area, ci siamo avviati sulla terza speciale. Siamo partiti e, dopo neanche un chilometro, ci siamo resi conto che la vettura andava esattamente come il giro precedente. A quel punto, date le circostanze, abbiamo preferito ritirarci perchè, a quel punto, non aveva più senso andare avanti così. Ringrazio di cuore Andrea Trentini, patron di ATS Motorsport, e tutti i suoi ragazzi perchè sono stati davvero determinati. Speriamo in un’altra occasione di riscatto.”