La 48^ Verzegnis Sella Chianzutan scalda i motori
Dopo l’emozionante passaggio del Giro d’Italia 100, nel comune carnico è tempo di verifiche per i 250 iscritti alla terza prova del Tricolore Montagna e della Coppa Internazionale FIA. Parterre di piloti d’eccezione da tutta Italia ed Europa e tanti friulani attesi sabato alle 9.30 al via delle prove ufficiali e domenica della spettacolare gara
E’ già grande spettacolo in una Verzegnis invasa da spettatori e appassionati, dove grazie all’esclusivo connubio fra i due sport oggi (venerdì) le emozioni del passaggio del Giro d’Italia 100 hanno ora lasciato la scena alle verifiche per i 250 piloti iscritti alla 48^ Verzegnis Sella Chianzutan, terza prova del Campionato Italiano Velocità Montagna, valida anche per FIA International Hill Climb Cup e i campionati Austriaco e Sloveno. Dopo l’“omaggio” della gara e del paddock ai protagonisti della corsa rosa transitati in paese e lungo il tracciato di gara fino al GPM di Sella Chianzutan, l’evento motoristico organizzato dalla E4Run è così iniziato. Aperte e tuttora in corso al Municipio di Verzegnis le usuali operazioni sportive e tecniche del venerdì in preparazione della cronoscalata. Le verifiche proseguiranno fino alle 21.30 ma intanto il paese si è ormai completamente riempito e colorato con le auto da corsa e i protagonisti del circus salitaro, nazionale e internazionale, grazie alla presenza dei migliori scalatori italiani, di numerosi friulani che non hanno voluto rinunciare alla gara di casa e a una settantina di driver provenienti da molte nazioni europee. Sabato il rombo dei motori prenderà definitivamente il sopravvento quando alle ore 9.30 il direttore di gara Flavio Candoni darà il via alle prove ufficiali. Due le salite di ricognizione in programma sul tracciato di 5640 metri da Ponte Landaia a Sella Chianzutan. Così come due sono le salite competitive domenica: sempre alle 9.30 semaforo verde per gara-1 e a seguire gara-2 della 48^ Verzegnis Sella Chianzutan, che sono il clou delle sfide per la conquista del gradino più alto della classica sulle Alpi Carniche e delle varie categorie in corsa. Sabato e domenica la strada sarà chiusa al traffico ordinario a partire dalle 6.00, mentre per gli spettatori della gara a partire dalle 8.30.
Il parterre della gara comprenderà i primi tre della classifica attuale del Tricolore Montagna: presenti infatti Christian Merli, il leader trentino sul prototipo monoposto Osella FA30 Evo Fortech e vincitore a Verzegnis nel 2009, Domenico Scola, il giovane calabrese primo inseguitore con l’Osella FA30 Zytek sia nell’assoluta sia nel gruppo E2SS, e Omar Magliona, il pilota sardo che guida la graduatoria nel gruppo E2SC (prototipi biposto) e che porterà in gara l’unica Norma M20 Fc Zytek del Team Faggioli dopo l’aspettato forfait del compagno di squadra e pluricampione Simone Faggioli. In Friuli continuerà lo sviluppo della monoposto Wolf GB08 F1 con motore 1.6 turbo affidata al pugliese Francesco Leogrande e restando nella classe 3000 sono attesi anche l’umbro Michele Fattorini, con la terza Osella FA30 in gara, l’appassionato driver di casa Marietto Nalon sulla Lola B02/50. Oltre a Magliona, in E2SC attesi il catanese Domenico Cubeda, al comando della classe 2000 sull’Osella PA2000 Honda, e i trapanesi Vincenzo Conticelli con la PA30 e il figlio Francesco su un’altra PA2000, mentre sulle Norma saranno il veneto Franco Bertò e il ceco Jiri Svoboda. Diversi accreditati piloti d’oltre confine sono pronti all’assalto, come Vàclav Janik (Norma) e Petr Vitek (Osella) in arrivo sempre dalla Repubblica Ceca o l’austriaco Ferdinand Madrian (Norma). Nel gruppo dei prototipi CN il giovane calabrese Luca Ligato sull’Osella PA21 Evo Honda cercherà l’allungo dopo due vittorie all’attivo, ma il lucano Achille Lombardi su vettura gemella è sempre pronto alle rimonte. Tutti presenti i protagonisti in gruppo E2SH, a iniziare dal romano Marco Iacoangeli sulla Bmw Z4 e dal campione in carica Manuel Dondi, subito vincente con la sempre più sviluppata Fiat X1/9. Verzegnis sarà gara-test per la bella MG AR1 Furore, derivata dall’Alfa Romeo 4C e motorizzata Zytek da 3000cc, che il teramano Marco Gramenzi ha portato all’esordio a Sarnano. In gruppo E1, dove la classe regina (oltre 3000cc) si presenta particolarmente affollata, al comando arriva il pesarese Marco Sbrollini sulla Lancia Delta Evo, ma in Friuli gli attacchi in gara arriveranno soprattutto dall’estero, a iniziare da Ronnie Bratschi, lo svizzero vincitore sotto la pioggia nel 2016 con la Mitsubishi Lancer Evo, e dall’austriaco Karl Schagerl, secondo lo scorso anno sulla VW Golf. Tra le supercar del gruppo GT grandi sfide fra le Ferrari 458 dei padovani Roberto Ragazzi e Luca Gaetani, le Lamborghini Huracan del vicentino Bruno Jarach e di Gianni Di Fant, il friulano all’esordio stagionale proprio nella salita di casa, e le Porsche di Sebastiano Frijo e Fabio Soravito, altro pilota di casa. In gruppo A esordio stagionale per l’altoatesino Rudi Bicciato con la Mitsubishi Lancer Evo e presenti in classe 2000 il catanese Salvatore D’Amico (Renault New Clio), il triestino Paolo Parlato (Honda Civic) e Ivano Cenedese, in casa con la Clio RS. Si accende completamente il gruppo N con driver stranieri e italiani, fra i quali il sempre tenace Lino Vardanega e i rientranti Antonino Migliuolo, Lorenzo Mercati e Gabriella Pedroni. Le sfide non mancheranno nemmeno fra i gruppi RS Plus ed RS, così come fra le affascinanti autostoriche, con oltre 50 splendide “classic car” presenti.
Diversi i commenti dei protagonisti del CIVM sul passaggio del Giro d’Italia 100 incontrati alle verifiche: “Non avevo mai assistito a una tappa del Giro – dice Rachele Somaschini, la driver milanese all’esordio a Verzegnis su una Mini Cooper e testimonial della Fondazione per la Ricerca contro la Fibrosi Cistica -; è stato molto bello poterla vivere proprio in un contesto automobilistico”. “Anche per me è stata la prima volta di un Giro – spiega Domenico Cubeda -, molto interessante ed evento spettacolare con atleti incredibili e un’organizzazione perfetta.” “Davvero impressionante la fatica che fanno – dichiara Omar Magliona – e pure guardando i tifosi e tutti gli addetti ai lavori, una ‘carovana’ e un’organizzazione maestose, si capisce subito che, come il nostro, anche questo è uno sport di grandi passioni ed emozioni.” “Li ho visti in salita sulla Sella Chianzutan – conclude simpaticamente Antonino Migliuolo -, io a quella velocità non riuscirei ad andare nemmeno con il motorino!”