Brembo analizza un MotoGP di Catalogna 2017 durissimo per i freni

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Viñales, Marquez e Pedrosa giocano in casa uno dei GP più insidiosi dell’intero campionato per i freni. Ma Rossi e Zarco non staranno a guardare

Dopo Francia e Italia la MotoGP torna in Spagna per il GP Catalogna, 7° appuntamento del Mondiale 2017, in programma dal 9 all’11 giugno presso il Circuit de Barcelona – Catalunya. Delle 4 gare iberiche, questa è la vera gara di casa per Maverick Viñales, Marc Marquez e Dani Pedrosa, cresciuti a pochi km dal tracciato.
La prima pietra del circuito è stata posata nel febbraio 1989 ed è stato inaugurato il 10 settembre 1991 con una gara d’auto del Campionato Spagnolo Turismo. La classe 500 vi è approdata nel 1992 e per 4 edizioni vi ha corso il GP Europa, per poi adottare in seguito la denominazione attuale di GP Catalogna.

Lungo 4.727 metri, presenta 7 curve a sinistra e 9 a destra e vanta un rettilineo principale di 1.047 metri di lunghezza. Grazie ad esso, in passato le MotoGP hanno qui realizzato numerosi record di velocità. A partire da quest’anno, dopo la modifica apportata alle curve 14 e 15, le MotoGP utilizzano lo stesso layout della Formula 1.

Fatta eccezione per il lungo rettilineo, le staccate sono tutte decise e molto ravvicinate. La temperatura dell’asfalto è particolarmente elevata e comporta problemi di raffreddamento dei freni. Di conseguenza, durante il GP le temperature d’esercizio dei dischi e pastiglie in carbonio sono molto elevate: ciò nonostante, grazie agli investimenti sui materiali e sui processi produttivi effettuati da Brembo nell’ultimo decennio, l’impianto frenante risulta pienamente efficace anche a temperature vicine agli 800 gradi.
Secondo i tecnici Brembo che assistono il 100 per cento dei piloti della MotoGP 2017 il Circuit de Barcelona – Catalunya rientra nella categoria dei circuiti mediamente altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 5, valore raggiunto solo dal Red Bull Ring di Spielberg, dal Twin Ring di Motegi e dal Sepang International Circuit. Più basso il valore delle altre 3 piste spagnole: indice 4 per Jerez ed Aragon, 3 per Valencia.
L’impegno dei freni durante il GP
Insieme al circuito di Austin, il Circuit de Barcelona – Catalunya è il solo della prima metà del campionato in cui due volte ogni giro le MotoGP perdono in frenata oltre 200 km/h: alla prima curva la decelerazione è di 239 km/h mentre alla curva 10 è di 205 km/h.
Ogni giro i piloti fanno ricorso ai freni 10 volte per un totale di mezzo minuto al giro: anche a Valencia, dove le frenate sono 9 al giro, i piloti usano i freni per 30 secondi ogni giro. Sul tracciato di Barcellona le Formula 1 usano i freni per meno di 14 secondi. Di conseguenza nel GP Catalogna MotoGP i freni sono usati per il 28 per cento della gara mentre nel GP Spagna F.1 solo per il 18 per cento.
Complici 4 frenate in cui la decelerazione massima non arriva a 1 g, la decelerazione media del Circuit de Barcelona – Catalunya si attesta sull’1,08 g. Solo Sepang, Aragon, Jerez ed Austin presentano valori medi più bassi. Come ampiamente prevedibile, a Barcellona invece la decelerazione media delle Formula 1 tocca i 4,2 g.
Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera di poco i 10 quintali: ogni giro i piloti sono chiamati ad uno sforzo di 41 kg, non pochi considerando le alte temperature ambientali con cui corrono.
Le frenate più impegnative
Delle 10 frenate del Circuit de Barcelona – Catalunya un paio sono classificate impegnative per i freni, 3 sono di media difficoltà; mentre le restanti 5 hanno un’incidenza leggera sugli impianti frenanti. Quattro delle frenate light si trovano nella parte finale del tracciato.
La staccata più dura è quella alla prima curva: le MotoGP vi arrivano a 340 km/h ed entrano in curva a 101 km/h dopo aver percorso in frenata ben 285 metri. Curiosamente le Formula 1 si presentano alla frenata con una velocità minore, “solo” 324 km/h ma riescono ad entrare in curva a 151 km/h, velocità che raggiungono con appena 50 metri di frenata.
Per completare la frenata i piloti della MotoGP si attaccano ai freni per 5,1 secondi esercitando un carico sulla leva di 6,7 kg. Gli 1,5 g di decelerazione sono superiori di ben 0,35 g alla decelerazione della Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio da 200 km/h a 0 km/h. La pressione del liquido freno Brembo HTC 64T arriva a 11,6 bar.
I piloti assaggiano 1,5 g di decelerazione anche alla curva 10: la velocità crolla da 267 km/h a 62 km/h in 5,1 metri e 220 metri. In quel frangente il carico sulla leva è di 6,4 kg e la pressione del liquido freno di 11 bar.
Tra le curve di media difficoltà la più tosta è la numero 7: le MotoGP scendono da 230 km/h a 104 km/h in appena 154 metri e 3,4 secondi. La brutalità della decelerazione è testimoniata dagli 1,4 g sperimentati dai piloti.

Infografica: http://www.brembo.com/it/PublishingImages/company/news/motogp-2017-analisi-brembo-del-gp-di-barcellona/06_spagna.gif

Prestazioni Brembo
Tutte e 21 le edizioni del GP di Catalogna sono state conquistate da moto con freni Brembo e anche le 4 edizioni del GP Europa corse su questa pista sono state vinte da moto con freni Brembo: 12 le vittorie Yamaha, 10 Honda, 2 Ducati e 1 Suzuki. Ben 7 i trionfi in 500-MotoGP di Valentino Rossi, che qui ha vinto anche 2 volte in 250 e una in 125, sempre utilizzando gli impianti Brembo. Con i freni italiani Johann Zarco ha invece vinto le ultime 2 edizioni della gara della Moto2.