A Monza primo podio e prima vittoria di classe per le R8 LMS di Audi Sport Italia
L’arroventata pista nel Parco ha fatto da sfondo al primo podio della carriera nel Gran Turismo Italiano per Benoit Tréluyer e Vittorio Ghirelli, giunti secondi a 3″343 dalla Ferrari 488 partita in pole coi nuovi leader del campionato SuperGT3 Pro Matteo Malucelli ed Eddie Cheever III al volante. Il duo dei quattro anelli meritava molto di più: il francese, partito terzo al semaforo verde, al primo giro era solo quinto dopo un via caotico. Ma non si è perso d’animo, forse galvanizzato dalla partenza fissata contemporaneamente al via della sua gara-feticcio: quella Le Mans vinta tre volte.
Al sesto giro era già risalito al terzo posto ed ha iniziato a girare ad un passo tale da siglare un giro veloce (1’50″075) che nessuno ha più battuto, a conferma della buona messa a punto raggiunta dalla R8 LMS a Monza. Ma, dopo aver ridotto a soli 2″ il distacco dalla Ferrari leader e poi vincente, pochi istanti prima di rientrare, percorrendo la variante Ascari, Tréluyer comunicava via radio la foratura in atto della gomma posteriore destra. Lo staff rimediava, ma la sostituzione significava perdere circa dieci secondi più del previsto rispetto agli avversari. Non bastava un turno di un Ghirelli in forma straordinaria a recuperare la disavventura del pneumatico forato: i distacchi confermano che la vittoria non era un miraggio. Ghirelli ed il francese domani avranno occasione di una pronta rivincita, col pugliese in prima fila al via, ma con il contrappeso dell’handicap tempo di 10″ da scontare al pit stop per il sospirato podio di oggi.
Alla mezza delusione di Tréluyer e Ghirelli faceva da contrappunto la gioia di Michele Merendino e Davide Di Benedetto per la loro vittoria nella classe GT3 sulla inossidabile Audi R8 LMS ultra, che non aveva corso nelle gare precedenti. Il primo posto a Monza è il ventunesimo successo della storia di questo telaio, vincente per l’ultima volta a Vallelunga lo scorso autunno con Matias Russo e Emanuele Zonzini. Il primo turno affidato a Merendino è stato ad alto contenuto di adrenalina: partito secondo di classe, al secondo giro l’ex-formulista era in testa, ma all’ottavo passaggio un rivale (e corregionale) lo spediva in testa-coda prendendo il comando di categoria prima di venire penalizzato con un drive-through. Anche grazie agli handicap in tempo dei rivali che avevano preso parte ai meeting precedenti, Merendino e Di Benedetto riuscivano però a recuperare ed era proprio Di Bendetto a festeggiare il suo terzo successo della carriera coi quattro anelli, a cinque anni di distanza dal primo. E forse non è un caso: una canicola come quella di Monza con asfalto a 45° non poteva spaventare una coppia coriacea come quella tutta siciliana…