Andrea Grammatico vince la Susa-Moncenisio

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Il giovane pilota torinese si aggiudica la cinquantesima edizione della corsa più antica del modo davanti a Piotti e Campagna. Giorgio Tessore trionfa tra le storiche in gara per ricordare Giorgio Pianta nel Trofeo ANCAI a lui dedicato.

In una calda giornata di quasi estate, sotto un tipico cielo variabile di montagna, Andrea Grammatico, al volante di una monoposto Kalikart, vince la Susa-Moncenisio. Il giovanissimo pilota torinese scrive il proprio nome sul “Libro d’Oro” della corsa più antica del mondo, inaugurato nel 1902 da Vincenzo Lancia, al termine di una gara in crescendo che lo ha visto abbassare, manche dopo manche, abbassare il tempo fatto segnare al termine di ogni salita lungo i quattro chilometri che da Susa portano verso il Moncenisio per fissarlo sui 3’01” e 79 centesimi, pari a 181,79 punti. Alle sue spalle, staccato di soli 79 centesimi, Davide Piotti. Il vincitore della passata edizione non prende il via nelle prime due manches per alcuni problemi alla sua Osella PA 8/9 e si gioca tutto nella salita finale che chiude con 182,58 punti: pochi ma non sufficienti a salire, per la sesta volta, sul gradino più alto del podio. Podio sul cui gradino più basso va ad accomodarsi Erik Campagna, a Susa al volante di una Formula Arcobaleno. Stefano Repetto, quarto assoluto, conquista la vittoria in Gruppo E2SH su Fiat 500 motorizzata Kawasaki davanti a Daniele Patete e la sua Fiat X 1/9. Giuseppe Torrente, sesto assoluto su Radical Prosport e Luca Veldorale, il vincitore dell’edizione 2015, quest’anno settimo su A112 Kawasaki, precedono in classifica Denis Esposito che conclude la sua Susa-Moncenisio con un primo di gruppo tra i prototipi su Fiat 500 Honda. Cristian Briatore e la sua Renault 5 Gt Turbo sono noni, primi di Gruppo E1 Italia; chiude la top ten della classifica assoluta Pasquale Patete su Fiat X 1/9. Paolo Bordo, in gara al volante di una Renault Clio Rs, fa suo il Gruppo Speciale così come Mauro Tessa, su Peugeot 106, il Gruppo A, Davide Pelissero il Gruppo N e Corrado Manara, su Opel Astra Opc, il Gruppo RS.

Tra le auto storiche in gara alla conquista dei primi punti validi per il trofeo “Hill Climb Classic”, la serie patrocinata dall’Associazione Nazionale Corridori Automobilisti Italiani per promuove i valori di solidarietà tra piloti e ricordare la figura di Giorgio Pianta, uno degli ultimi veri signori dell’automobilismo che dell’ANCAI è stato Presidente, vittoria per Giorgio Tessore al volante di una splendida Porsche 911. A lui la vittoria che vale, per un anno, la corona di re su “la regina della montagna” – così Enzo Ferrari definiva la Susa-Moncenisio – e a tutti gli altri gli applausi del pubblico accorso, come sempre, ad ammirare lo spettacolo dei motori che dal 1902 non smette di far sognare.