Catalunia stregata per Matteo Ghidini nel terzo appuntamento della stagione
Terzo appuntamento della stagione del FIM CEV REPSOL Moto 3 Junior World Championship 2017 per Matteo Ghidini, che attendeva con ansia la gara in Catalunia, anche perché il circuito di Barcellona è uno dei preferiti dal centauro brianzolo.
La sfortuna che aveva accompagnato Matteo lo scorso anno, è tornata a farsi sentire, nonostante le ottime prove libere con Matteo impegnato a trovare il miglior assetto per la gara. Nelle prove di qualificazione Matteo è riuscito ad abbassare i propri tempi di oltre tre secondi rispetto al 2016, arrivando ad ottenere un crono da metà griglia dopo la Q1, mentre nella Q2 una scivolata, provocata da un rallentamento di un pilota in piena curva, non gli ha consentito di staccare quell’1.56 che gli intertempi stavano profetizzando e che avrebbe consentito al pilota di Concorezzo di partire a ridosso, se non dentro, la top 15.
Il warm up ha poi confermato le ottime sensazioni di Matteo, sempre a ridosso della top 15, ma purtroppo, quando Matteo si è schierato in griglia di partenza per gara 1, la sua moto non ne ha voluto sapere di avviarsi, obbligando i meccanici a lavorare forsennatamente per risolvere il problema. Purtroppo la KTM numero 15 di Matteo è potuta tornare in pista dopo 5 giri ma ormai la gara era pregiudicata. Matteo ha girato in solitario per le tornate rimanenti, puntando tutto a gara 2.
Nonostante i giri percorsi in gara uno, i problemi sono tornati anche per la seconda corsa quando Matteo è uscito dai box per schierarsi in griglia, ma la moto ha da subito evidenziato gravi problemi in fase di accelerazione. Problemi amplificatisi durante il giro di ricognizione tanto da obbligare Matteo a rientrare ai box e a non partire.
Nonostante tutto Ghidini si è mostrato molto positivo al rientro in Italia: “Ovviamente sono molto dispiaciuto per quanto accaduto a Barcellona, ma preferisco guardare il lato positivo del week end. Il feeling con la moto è giunto ad un punto eccellente e la squadra mi sta dando un grande supporto. Aver abbassato i tempi di molto rispetto allo scorso anno dà conferma che la strada è quella giusta. Addirittura potrei azzardare che se non si fossero presentati problemi per gara due avrei probabilmente potuto ambire ai primi punti della stagione. Nella Q2 stavo davvero ottenendo un tempo incredibile, se non avessi trovato un avversario che inspiegabilmente ha rallentato a centro curva, costringendomi ad una scivolata per non colpirlo. Entrare nella top 20 per gara due, visti anche i tempi staccati nel warm up, mi avrebbe probabilmente consentito di ambire alla zona punti, che sarebbe stata agevolmente alla mia portata. Spero che la sfortuna ora mi abbia abbandonato e per Valencia, a Luglio, io possa essere nelle condizioni di poter capitalizzare gli sforzi e l’impegno profusi fino ad ora”.