Un ritiro e un sesto posto amaro (dopo una penalità) per Mugelli a Monza
Non è certo andato secondo le previsioni il weekend di Max Mugelli a Monza nel campionato TCR Italy. Alla vigilia le sensazioni erano ottime e Max era partito con l’obiettivo minimo di salire sul podio e puntare alla vittoria. Mugelli si è però dovuto arrendere in gara 1 ad una assurda penalità di 10 secondi che gli ha tolto la gioia del terzo posto conquistato in pista, mentre in gara 2 la rottura del radiatore a causa di un tamponamento lo ha costretto al ritiro.
La partenza di Max in gara 2 non è stata delle migliori e il pilota di Ronta ha dovuto cedere la terza posizione, scavalcato da alcuni piloti. Qualche giro più tardi però Max si è messo in mostra completando uno splendido sorpasso ai danni dell’Audi dell’austriaco Simon Reicher all’esterno alla prima variante. Grazie anche l’esplosione del pneumatico anteriore sinistro della Opel di Kevin Giacon che aveva alcuni secondi di vantaggio, Max è tornato in lotta anche per la terza posizione. Il momento cruciale si è manifestato a qualche giro dalla bandiera a scacchi, quando Kralev, nel tentativo di impensierire Gagliano, è uscito male alla seconda curva di Lesmo, rallentando notevolmente e tappando involontariamente Mugelli che stava arrivando a gran velocità. Max ha cercato di frenare ma sfortunatamente ha tamponato Kralev: ad avere la peggio è stato proprio Mugelli costretto a parcheggiare a bordo pista con il radiatore rotto, mentre Kralev è riuscito a continuare senza problemi fino alla fine. La vittoria è andata alla Seat di Baldan, seguito dalla Honda di Scalvini e dalla Volkswagen di Gagliano.
In gara 1 invece, una decisione della direzione ha tolto a Mugelli la soddisfazione del terzo posto e di un altro podio, conquistato con pieno merito dopo una caparbia gara di rimonta partendo dalla sesta piazza. Purtroppo la penalità di dieci secondi per una presunta manovra pericolosa che avrebbe danneggiato l’Audi di Reicher alla prima variante lo ha fatto retrocedere fino al sesto posto.
Nel referto finale si legge infatti che la penalità è stata inflitta per un’“azione pericolosa”. Dopo l’accaduto entrambe le vetture hanno continuato la corsa come se nulla fosse, senza alcuna protesta di Reicher da una parte o di Max Mugelli dall’altra.
“Che si sia trattato di un furto non ci sono dubbi – ha dichiarato Max Mugelli -. Tutti hanno potuto vedere che non ho commesso alcuna azione pericolosa ai danni di Reicher. Al contrario, per evitare un possibile scontro che avrebbe penalizzato entrambi sono andato largo tagliando la variante. Tra di noi c’è stato un leggerissimo contatto che non ha danneggiato nessuno dei due. Episodi di questo genere accadono in tutti i circuiti del mondo. In un primo momento ho pensato di non prendere parte a gara 2, poi, guardando in faccia i ragazzi del team al lavoro sotto un tendone a oltre 40 gradi, ho pensato che non avrei potuto tradirli. Ho deciso di correre per rispetto nei loro confronti, per rispetto verso tutti i miei sponsor e sostenitori che non mi hanno mai fatto mancare la fiducia. Rimane il fatto che non condivido la decisione della direzione gara”.
“Cosa mi aspetto ora dalla prossima gara? A Monza avevo detto che potevamo puntare alla vittoria e non ho mantenuto fede alla promessa; anche per questo motivo non mi voglio sbilanciare. – ha continuato Mugelli -. La vettura mi piace e credo abbia potenziale ma credo che sia stata appesantita troppo nel Balance of Performance di inizio stagione: ad ogni gara ho circa 67 kg di zavorra che mi accompagna lato passeggero e spero che dal Mugello vengano presi provvedimenti in merito. Qui a Monza per esempio questi, chiamiamoli così, chili di troppo si sono fatti sentire nelle due curve di Lesmo dove ho sofferto un evidente sottosterzo. Inoltre questo peso eccessivo mette in crisi anche i freni. Per fortuna saremo proprio al Mugello per una intera giornata di test il 4 luglio. Sarà importantissimo: spero di potere sfruttare ogni minuto e preparare la vettura nel miglior modo possibile. Dobbiamo capire come sfruttare le qualità”.