Concluso il weekend Monza Historic

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Le auto storiche non si sono risparmiate in pista e si sono messe in mostra nel paddock per la gioia degli appassionati. Fra le più ammirate, Porsche 917, Ferrari 512 e Mercedes C11. I risultati delle dodici gare in programma

Quanta storia, quante storie si sono intrecciate in questo fine settimana all’Autodromo Nazionale Monza grazie alla “Monza Historic” perfettamente organizzata dal promoter francese Patrick Peter. Una manifestazione che vede protagoniste vetture che hanno corso nei più importanti impianti mondiali fra gli Anni Cinquanta e gli Anni Ottanta e che, piuttosto che accumulare polvere in un museo o in un capannone, vengono tirate a lucido per nuove emozioni in gara e per gli occhi degli appassionati.
Lo spettacolo in questi giorni è stato in pista, dove le vecchie signore non si sono infatti risparmiate fissando crono di tutto rispetto e dando vita a gare combattute, a suon di sorpassi e controsorpassi, nonostante il valore di alcuni esemplari (pari anche a milioni di euro). Ma è stato soprattutto in giro per l’impianto e nel paddock, dove era possibile sia avvicinare e chiacchierare con proprietari e piloti, sia osservare i meccanici che mettevano a punto carrozzerie e motori.

Le sette categorie Peter Auto (Classic Endurance Racing 1 & 2, Heritage Touring Cup, Sixties’ Endurance, Trofeo Nastro Rosso, Group C Racing e la novità Euro F2 Classic) e il FIA Lurani Trophy ci hanno regalato pezzi pregiati legati a grandi pagine di sport e a ricordi di avvincenti gare.

Come la 1000 Km di Monza del 1970 quando in prima fila partirono due vetture che abbiamo ammirato in pista in questo “Monza Historic”: la Porsche 917 e la Ferrari 512. La 917 quell’anno, guidata da Hans Hermann e Richard Attwood, trionfò non solo in Brianza ma anche a Daytona, Brands Hatch, Spa e Le Mans, imponendosi nella classifica finale. La 512 vinse a Sebring con Ignazio Giunti, Nino Vaccarella e Mario Andretti.

Abbiamo rivisto una Mercedes C11, prototipo che partecipò ai campionati mondiali 1990 e 1991 con il team Sauber, conquistando nel ’90 il titolo costruttori e quello piloti con Mauro Baldi e Jean-Louis Schlesser (che si imposero anche nella 1000 Km di Monza). Nell’ultima gara di quell’anno la C11 vinse, poi, a Città del Messico condotta da Michael Schumacher e Jochen Mass.

Fra le 300 auto storiche anche una Toj SC 304 del 1976 con la sua livrea d’oro che all’epoca fu guidata fra gli altri da Rolf Stommelen, una Osella PA 5 del 1977 che nel corso della sua vita sportiva riuscì a conquistare sette vittorie, la Lotus 30 progettata da Colin Chapman ricordata più per la sua velocità che per i risultati conseguiti.

Sulla griglia di partenza della Euro Formula 2 Classic vi era la March 782, vettura che alla fine degli Anni Settanta vide protagonisti Alberto Colombo e Bruno Giacomelli ospiti d’onore alla Monza Historic. Giacomelli ne seguì in prima persona tutto lo sviluppo in Inghilterra, contribuendo nella fabbrica inglese (che aveva introdotto nuovi processi produttivi) a disegnarne alcune parti, come il pannello degli strumenti, parte della pedaliera, le fiancate laterali, gli specchietti retrovisori, ecc., e a testarla principalmente sulle piste di Goodwood e Silverstone. La 782 motorizzata BMW fu una macchina vincente, la più vincente nella storia della Formula 2: nel Campionato europeo 1978, guidata da Giacomelli (a sua volta il pilota con più affermazioni della Formula), si aggiudicò il titolo vincendo ben otto gran premi.

Presente, anche in pista, un grande del passato della Formula 1: Jacques Laffite, 180 gran premi disputati con 6 vittorie. A Monza lo ricordiamo soprattutto per la sua affermazione nella 1000 Km del 1975 alla guida, assieme a Arturo Merzario, di una Alfa Romeo 33 TT. In questi giorni era a bordo di una Lola T70 MKIII.

Questi i podi delle dodici gare in programma svoltesi fra ieri e oggi:

(Vetture che parteciparono alle gare di durata dagli Anni Sessanta fino al 1981), CER 1. Gara: Carlos Monteverde/Gary Pearson (Ferrari 512 M, 1970), Steve Tandy (Lola T70 MK, 1969), Maurizio Bianco (Chevron B19, 1971).

CER 2. Gara: Yves Scemama (Toj SC304,1976), Marc Devis (Toj SC303,1978), Dominique Guenat/Yvon Mahé (Lola T286, 1976).
Sixties’ Endurance (vetture sportive pre 63 e Gran Turismo pre 66). Gara: David Hart/Olivier Hart (Shelby Cobra 289, 1963), Ben Gill (Shelby Cobra 289, 1964), Andrew Beverley (Shelby Cobra 289, 1963).

Heritage Touring Club (vetture che hanno corso fra il 1966 e il 1984 l’European Touring Car Championship). Gara: Dominik Roschmann (Bmw 3.0, 1971), David Huxley/Nigel Greensall (Ford Mustang, 1984), Adrian George Brady (Bmw 3.0, 1975).

Trofeo Nastro Rosso (creato sulle orme del Shell Ferrari Historic Challenge Maserati e poi aperto anche a modelli Aston Martin, Alfa Romeo, Maserati, Porsche, Bizzarrini). Gara 1: Vincent Gaye (Ferrari 275, 1966), Carlos Monteverde/Gary Pearson (Ferrari 250 LM, 1964), Guillermo Fierro (Maserati T61,l 1960). Gara 2: Guillermo Fierro (Maserati T61, 1960), Carlos Monteverde/Gary Pearson (Ferrari 250 LM, 1964), Vincent Gaye (Ferrari 275, 1966).

Group C Racing (vetture leggendarie che corsero tra il 1982 e il 1994 la 24H di Le Mans). Gara 1: Ivan Vercoutere/Ralf Kelleners (Porsche 962C, 1990), Michiel Campagne/Allard Kalff (Spice, 1992), Nicolas D’ieteren (Porsche 962, 1990). Gara 2: Steve Tandy (Spice SE90, 1990), Kriton Lendoudis/Rui Aguas (Mercedes C11, 1989), Philippe Scemama (Spice SE89C1, 1989).

Euro F2 Classic (auto che parteciparono ai Campionati europei di Formula 2 fra il 1967 e il 1978). Gara 1: Charles Veillard (Ralt RT 1, 1977), Jean Marc Bussolini (Lotus 69, 1971), Nick Pink (Lola T360, 1974). Gara 2: Charles Veillard (Ralt RT 1, 1977), Marc Devis (March 782, 1978), Jean Marc Bussolini (Lotus 69, 1971).

FIA Formula Junior (vetture della categoria creata a fine Anni Cinquanta dal Conte Giovanni Lurani, primo step del motorsport in tutto il mondo fra il 1958 e il 1963). Gara 1 e Gara 2: Pierre Tonetti (Brabham BT6, 1963), Philipp Buhofer (Lola Mk5A, 1963), Christian Traber (Lotus 22, 1962).

A completare il programma si sono svolte inoltre quattro parate di monoposto storiche che, fra gli Anni Sessanta e gli Anni Ottanta, hanno dato vita alle gare di Fomula 3, Formula Monza, Formula Ford, Formula 850, Formula Italia, Formula Junior e Formula Abarth. Nell’area incontri, infine, si è tenuto un incontro con Carlo Ubbiali, nove titoli iridati di motociclismo fra il 1951 e il 1960 (p.r.).