Simone Faggioli eguaglia il mito Mauro Nesti e abbassa ancora il record della Trento-Bondone

Sempre più giù, nel tempo fissato al traguardo, sempre più su, nella gerarchia dei campioni di tutti i tempi. Simone Faggioli su Norma M20 Fc ha vinto per la nona volta la Trento – Bondone e in un colpo solo ha raggiunto due risultati strepitosi: il primo è rappresentato dal nuovo record della cronoscalata, 9’00”52 alla media di 115,2 chilometri orari, ormai ad un soffio da una barriera, quella dei nove minuti, che fino a una decina di anni fa sembrava proibita; il secondo è rappresentato dal nono successo, ottavo consecutivo, del pilota toscano a Vason, che lo proietta in cima alla classifica dei plurivincitori insieme a Mauro Nesti. Christian Merli ha fatto il possibile per dare battaglia, per schiodarsi da quel secondo posto al quale pare abbonato e che si è guadagnato per la quinta volta, ma non aver potuto affrontare la seconda serie di prove del sabato, nella quale avrebbe dovuto testare un assetto diverso della sua Osella Fa30, e ha forse aggiunto qualche secondo ad un tempo che comunque non avrebbe potuto competere con quello di Faggioli. Per Christian 9’19”64 significa comunque quinta prestazione di sempre, la migliore per le monoposto e la migliore della sua carriera. Al primo e al secondo intermedio, subito dopo lo start, Merli era davanti, di 4 e poi di 7 centesimi. Dal terzo in poi, a Sardagna, Faggioli mette la testa davanti guadagnandosi quasi due secondi, ai Sette Tornanti ne ha cinque di margine, a Candriai oltre cinque e mezzo, al Norge quasi 13. Due cavalcate furiose seguite con il fiato sospeso dal pubblico, che si è potuto esaltare anche per la prova di Diego Degasperi, capace di fissare il tempo di 9’43”13 con l’Osella Fa30 Zytek: anche per lui due risultati strepitosi in un colpo, come il balzo oltre la barriera dei 10 minuti, da tempo inseguito, e un posto sul podio assoluto, che ha così accolto due trentini su tre piloti.
Dietro ai tre big di giornata troviamo il veronese Federico Liber su Gloria C8P Evo, l’ultimo della lista a rimanere sotto i dieci minuti (9’55”08), veloce, ma non come lo scorso anno, comunque sempre più vicino al podio, al quale si era candidato anche il calabrese Luca Ligato, terzo in prova, tradito però dalla frizione della sua Osella PA 21 Evo, che sembrava pronta per offrire una prestazione strepitosa per il gruppo Cn ed invece non lo ha portato nemmeno al traguardo. Ne ha così approfittato il lucano Achille Lombardi (Osella PA 21 S Evo), sesto assoluto in 10’09”61 dietro alla sorpresa Ivan Pezzolla, fasanese alla guida dell’Osella PA 21 Junior B di gruppo E2 (10’00”33). Prestazioni brillanti anche per le due Tatuus Formula Master piazzatesi settima e ottava, prese in mano da Giancarlo Graziosi, trentino trapiantato in Valle d’Aosta (10’25”36 il suo tempo), felicissimo al traguardo per la prestazione, e dal ceco Martin Vondrak (10’26”21). La top ten è completata dal piacentino Alessandro Tinaburri, che pur ostacolato da un paio di vetture che lo precedevano, è riuscito a portare la propria Formula Gloria Light al nono posto assoluto in 10’32”38, seguito dal trentino Sante Ostuni (Osella Pa 21 Junior), il cui tempo è di 10’34”11. Insieme a Pezzolla e Ostuni sale sul podio della E2-Sc 1000 anche Matteo Moratelli (Osella Pa 21 Jrb), undicesimo assoluto nell’unica gara che corre nella stagione. Da segnalare il successo del bolognese Manuel Dondi (Fiat X 1/9) nel gruppo E2-SH alla sua prima assoluta in Bondone.
Obiettivo centrato in gruppo GT per il foggiano Lucio Peruggini (Ferrari 458 GT3), che ha vinto con 11’42’69 sfiorando il record di categoria alla prima con la super car di Maranello in Bondone. Ottima seconda prestazione, con 3 secondi di gap, per il trentino Giuseppe Ghezzi (Porsche 997 GT3), malgrado qualche noia ai freni da metà percorso. Autore di un’ottima terza piazza il padovano Luca Gaetani (Ferrari 458) davanti al concittadino Roberto Ragazzi su vettura gemella, giunto 4° alle spalle del trentino Dario Baruchelli, anche lui su Ferrari 458. Sfortuna per Marco Cristoforetti, fermatosi sul percorso con la Porsche 997 GT3 dopo l’ottimo riscontro in prova.
Ottima prova, al solito, per Giorgio De Tisi sulla Ford Fiesta WRC, che lo ha portato al successo nel gruppo A davanti a Rudi Bicciato (Mitsubishi Lancer) e a un sorprendente Stefano Nadalini, sul podio con la Mitsubishi Lancer EVO. Anche in A 2000 appassionante sfida tra l’esperto veneto Ivano Cenedese, che sulla Renault Clio RS ha vinto per poco meno di 6 decimi di secondo sul trentino Stefano Ceolan (Clio Williams).
Nel gruppo E1 successo per Egidio Pisano (Volkswagen Golf) e seconda piazza per il rientrante teramano Roberto Di Giuseppe, che ha testato il nuovo propulsore montato sull’Alfa 155 GTA, senza esagerare. Terzo sul podio e 2° in classe 2000 l’altoatesino Armin Hafner sull’Alfa 147 Cup, che abitualmente usa in pista.
Antonino “O Play” Migliuolo si è messo dietro tutti nel gruppo N: il sorrentino di Trento si è imposto al volante della Mitsubishi Lancer Evo con motore appena rivisitato, anche se dopo i primi chilometri sono emerse noie al differenziale. Seconda piazza e punti europei preziosi per Gabriella Pedroni (Mitsubishi Lancer) e podio completato dal pilota Ceko Tomas Vavrinec su Mitsubishi Lancer.
Successo in rosa nel gruppo RS+ per la trentina Silvia Pintarelli su Mini John Cooper Works, alla sua seconda Monte Bondone, davanti all’altoatesino Stefan Kraner primo tra le aspirate con la Renault Clio, davanti ad una delusa Rachele Somaschini su Mini. Splendida vittoria di Giacomo Liuzzi in RS turbo, il pilota fasanese al volante della MINI John Cooper Works curata dall’AC Racing ha aggiustato il tiro in prova ed attaccato a fondo in gara staccando il diretto rivale Antonio Scappa su vettura gemella, di oltre 2 secondi. Terzo sul podio di gruppo Marco Cappello, il trentino vincitore tra le aspirate sulla Honda Civic di classe 1.6.
L’appuntamento, per tutti, è per la 68ª Trento – Bondone.